Ebershoff, David - The Danish girl

Valuzza Baguette

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"Siamo a Copenaghen, inizi Novecento: entrambi stanno dipingendo nel loro atelier, lui realizza paesaggi velati dalla nebbia del Nord; lei ritrae su enormi tele i ricchi committenti della borghesia cittadina. Proprio per completare uno di questi lavori, il ritratto di una nota cantante d'opera, Greta domanda al marito di posare in abiti femminili.
Da principio Einar è riluttante, ma presto viene completamente sedotto dal morbido contatto della stoffa sulla sua pelle. Via via che si abbandona a questa esperienza, il giovane entra in un universo sconosciuto, provando un piacere che né lui né Greta avrebbero mai potuto sospettare. Quel giorno Einar ha un'autentica rivelazione: scopre infatti che la sua anima è divisa in due e forse lo è stata sempre: da una parte l'artista malinconico e innamorato di sua moglie, dall'altra Lili, una donna mossa da un prepotente bisogno di vivere..."

Una storia struggente questa,un romanzo che lascia un sapore agrodolce in bocca,tanta sofferenza passata da Einar,una felicità purtroppo molto breve quella di Lili.
Mi è piaciuto,sia la storia di Lili Elbe(ovviamente romanzata) sia lo stile dello scrittore,romanzo che si fa leggere velocemente,belle ambientazioni,ben definiti i personaggi,ho amato il personaggio di Greta,la moglie di Einar sembra molto debole ma in realtà ha decisamente carattere e tanta forza di volontà.
Bellino.
 
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Zeebo

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E insomma, ci facciamo dettare le letture dalle uscite cinematografiche.
 

Valuzza Baguette

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Ma non penso proprio,l ho letto perché sto partecipando ad una sfida su un blog.tra l'altro nemmeno ho visto il film.e soprattutto se anche qualcuno lo facesse non vedrei il motivo di criticare :boh:
 

estersable88

dreamer member
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Aggiunto in wishlist! Ho visto il film, l'ho molto apprezzato e mi è venuta la curiosità di approfondire la storia di Lili... spero di poter leggere presto il libro!
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Da tanto tempo volevo leggere questo libro, incuriosita dall’omonimo film e dalla storia di Gerda (o Greta), Einar e Lili. Ed eccomi qua, a lettura ultimata, con un bel problema. Sì, perché questo è un libro tutt’altro che facile da recensire: la storia raccontata è così forte, controversa, stupefacente che trovare le parole giuste per renderla al meglio è una piccola impresa.
Einar e Greta sono marito e moglie, giovani artisti, lui dipinge paesaggi, paludi e brughiere, lei fa ritratti di personaggi famosi. Un bel giorno la modella del ritratto di Greta non può posare e l’artista chiede al marito di indossare le scarpe e le calze per permetterle di ritrarre le gambe. E’ questa la scintilla che riporta a galla una parte dell’anima di Einar che era dentro di lui da sempre, sin da quand’era ragazzino, ma che era nascosta sotto un temperamento schivo ed un corpo particolarmente aggraziato. E’ l’anima di una donna che da quel momento si chiamerà Lili e che sempre più spesso farà visita a Greta finendo per spazzar via Einar. Ma Lili non è, come superficialmente si potrebbe pensare, un capriccio o una finzione: Lili esiste nel corpo di Einar, prova sentimenti indipendenti da lui e preme per uscire, come dimostrano le sempre più frequenti emorragie: una chiara ribellione della parte femminile del corpo di Einar. Ben presto Greta ed Einar-Lili cominciano a consultare dei medici perché trovino una soluzione che permetta a tutti di vivere questa situazione al meglio e di ritrovare un equilibrio, ma nessuno sembra capire quale sia la reale condizione di Einar… nessuno tranne un professore tedesco che finalmente trova la soluzione, drastica ma definitiva.
Inevitabilmente il cambiamento nella vita di tutti coloro che sono intorno a Lili sarà radicale, ma alla fine, dopo non poche tribolazioni, ognuno troverà una dimensione, una soddisfazione, un posto accettabile nel mondo… tutti, anche Einar.
La storia di Lili, raccontata in questo libro con una buona dose di fantasia, è in realtà una vicenda realmente accaduta in Danimarca all’inizio del Novecento ed è stata di esempio ed ispirazione per molte persone transessuali e non. Il coraggio di Lili e di Gerda ha spinto molte persone ad essere se stesse e credo che il messaggio che questo libro vuole lanciare sia proprio questo: un invito ad essere noi stessi, a lasciar uscire la parte più vera di noi, facendo una scelta ed affrontandone le conseguenze, anche se a volte ciò è tutt’altro che facile e comporta delle rinunce.
Passando all’aspetto puramente stilistico, direi che Ebershoff ha scritto questa storia in modo magistrale, dando il giusto spazio ai personaggi, alle loro riflessioni e sensazioni, facendoci vivere questa vicenda con loro, passo passo, come se fossimo lì a guardare. Tutto questo è reso ancora più appassionante da una prosa semplice, ma ad effetto. Una lettura scorrevole e coinvolgente che, per quanto mi riguarda, ha pienamente soddisfatto le aspettative. Consigliato, è ovvio!
 

qweedy

Well-known member
Per me è stata una lettura pesante e noiosa, è stato faticoso arrivare alla fine. Peccato... poteva essere una bella trama, ma la narrazione è risultata lenta e prolissa.
Ho la sensazione che sia uno dei pochi casi in cui il film potrebbe essere migliore del libro. La storia è davvero insolita.
 

momi

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La prima parte è un po' noiosa, e un po' troppo incentrata su Greta tanto da far apparire Einar/Lili come una figura dai contorni sfuocati e senza una personalità ben definita. Proseguendo la lettura diventa molto più avvincente e interessante.
Ho amato il personaggio di Greta, che per amore aiuta il proprio sposo a cambiare sesso e, pur con molta difficoltà, lascia Lili libera di iniziare una nuova, se pur breve, vita come donna.
Ho trovato molto interessante il tema del cambiamento, del cercare di dare delle risposte ad un malessere legato al fatto di nascere in un corpo che non ci rappresenta.
 
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