Il 5 settembre 1967 Milano fu funestata da una serie di omicidi commessi dalla banda Cavallero in fuga da polizia dopo una rapina in banca. Il film di Lizzani inizia con un'analisi sociale della Milano di quegli anni per poi iniziare il racconto della banda composta da tre criminali che guidati da Piero Cavallero saranno gli artefici di 17 rapine. La banda aveva una forte connotazione politica e il film girato a soli sette mesi dall'ultimo episodio criminoso non riesce del tutto a chiarire i fatti, descrivendo l'ultima rapina e la sanguinosa fuga in modo dettagliato, lasciando però aperti molti interrogativi. Il taglio tra film e documentario meritava un maggior approfondimento. Resta un film interessante e interpretato da Gian Maria Volonté in modo magistrale.