Roncaglia, Gino - La quarta rivoluzione: sei lezioni sul futuro del ibro

Jessamine

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DESCRIZIONE
I libri: siamo abituati a vederli, toccarli, annusarli. Sono compagni di vita, un piacere e insieme una necessità. Ma oggi, nell’era degli e-book e dei libri in rete, il mondo dei testi e della lettura sta vivendo una rivoluzione. La quarta, dopo il passaggio da oralità a scrittura, da rotolo a libro paginato, da manoscritto a libro a stampa. Sei lezioni, piacevoli e discorsive, alla scoperta dei sorprendenti strumenti che ci aiuteranno a leggere.

Nel 1951, Isaac Asimov pubblicava su una rivista per ragazzi un breve racconto: Chissà come si divertivano! Il racconto – ambientato nel futuro – si apre con una descrizione stupita del libro a stampa, residuo di un’epoca ormai superata e quasi dimenticata: «Margie lo scrisse perfino nel suo diario, quella sera. Sulla pagina che portava la data 17 maggio 2157, scrisse: “Oggi Tommy ha trovato un vero libro!” Era un libro antichissimo. Il nonno di Margie aveva detto una volta che, quand’era bambino lui, suo nonno gli aveva detto che c’era stata un’epoca in cui tutte le storie e i racconti erano stampati su carta. Si voltavano le pagine, che erano gialle e fruscianti, ed era buffissimo leggere parole che se ne stavano ferme invece di muoversi, com’era previsto che facessero: su uno schermo, è logico.» La descrizione proposta da Asimov sembra oggi straordinariamente attuale. Lo schermo è quello, piccolo e portatile, di dispositivi dai nomi strani: Kindle, iPad, Nook… È davvero questo il futuro che aspetta il libro? Gli e-book riusciranno a raggiungere e superare la perfezione e la comodità dei libri su carta? E quali conseguenze avrà, sul libro come oggetto culturale e sulle abitudini di noi lettori, l’incontro con il mondo digitale?


COMMENTO
Mi è capitato raramente di studiare un testo per un esame universitario e di pensare che questo stesso testo lo avrei voluto consigliare a molti miei amici, anche quelli che nella vita fanno cose completamente diverse da ciò che faccio io, con la quasi certezza che il consiglio si sarebbe rivelato azzeccato.
Ecco, con questo libro mi è successo: non fraintendetemi, non voglio dire che questo sia un libro totalmente illuminante o imprescindibile, quello no, ma è certamente un punto fermo e molto utile per pensare di intavolare una discussione o anche solo una riflessione sull'editoria digitale. E chiunque sia appassionato almeno un pochino anche di tutto quel mondo che sta dietro un libro, è decisamente anacronistico pensare di ignorare l'editoria digitale. Ed è anche estremamente frustrante continuare ad imbattersi in discussioni dove sembra di assistere a crociate folli fra feticisti della carta e fanatici del digitale, dove le uniche argomentazioni sembrano essere "ah, ma senza l'odore della carta non si può parlare di lettura" e "ma no, il digitale salverà la foresta Amazzonica". Ed è ancora più frustrante quando queste discussioni avvengono fra persone mature, intelligenti ed istruite, e ahimé, l'ho visto accadere troppe volte.
Gino Roncaglia ridimensiona ogni legittima e doverosa discussione sul futuro del libro, riportando la questione (indubbiamente complessa e piena di domande ancora senza risposta) ad un piano più razionale e coerente: innanzitutto si interroga sulla funzione del libro, libro come interfaccia, come strumento, come prodotto culturale, e si interroga sulle diverse modalità di fruizione dell'oggetto libro. In seguito cerca di fare chiarezza su cosa sia questo fantomatico e-book, sulla sua modalità di distribuzione, sui dispositivi che ne permettono la lettura (e qui mi sento di fare un doveroso appunto: in sei anni la tecnologia si è evoluta in maniera significativa, e certe riflessioni, per quanto ancora interessanti, risultano inevitabilmente datate) e sulle ipotesi di cambiamento dei contenuti stessi dei libri in favore di una maggiore interattività.
Le domande che si pone sono molte, le risposte che dà sono qualcuna in meno, ma resta comunque interessante riflettere senza allarmismi né trincee su un fattore che ormai fa parte e sempre più farà parte della quotidianità di lettori "forti", studiosi, professori e lettori occasionali.
Il tutto poi è esposto in maniera piuttosto diretta e accessibile, così da risultare godibile anche da parte di persone non addette ai lavori e non avvezze a letture "tecniche" e settoriali.
 
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