LXXVIII GdL - Lo straniero di Camus

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Lo straniero di Camus​

ha superato la fase sondaggio quindi dovrà essere letto da tutti :wink:

Scherzi a parte, vi invito a partecipare numerosi per leggere questo breve romanzo francese, un classico della letteratura contemporanea datato 1942

Si può partire già da domani ma anche il mese prossimo, ognuno può aggiungersi secondo i propri ritmi, l'importante è segnalare sempre l'eventuale spoiler nel titolo del post.

Buona lettura :)
 
Ultima modifica di un moderatore:

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Inutile dire che sono molto contenta, ultimamente sto azzeccando le proposte!!!!:YY
Fra un paio di giorni dovrei finire Proust, poi ho in programma uno o due libri piuttosto brevi, quindi partirò con Camus... Diciamo che dovrei iniziarlo entro la prima settimana di Maggio! :wink: :MUCCA
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Anche io non lo leggerò subito, mi adeguerò, in questo periodo non sto più programmando nulla, lascio che siano gli altri a farlo per me, quindi mi regolerò in base alla partecipazione qui :wink:. Intanto l'ho procurato in versione ebook.
 

isola74

Lonely member
Penso di partecipare, devo solo decidere se partecipare anche alla sfida ( e quindi inserirlo in entrambi i gruppi)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
l'ho ritirato in biblioteca, Tascabili Bompiani, edizione del 1987, traduzione di Alberto Zevi

incipit

“Oggi la mamma è morta. O forse ieri, non so. Ho ricevuto un telegramma dall'ospizio: "Madre deceduta. Funerali domani. Distinti saluti." Questo non dice nulla: è stato forse ieri.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Io ho la versione ebook trovata gratis in rete, ho controllato, è la stessa edizione di elisa... lo inizierò insieme alla sfida, spero di farcela proprio per la data di partenza, cioè giovedì
 

velvet

Well-known member
Questa la mia edizione, credo sia la stessa di Elisa.

Albert-Camos-Lo-Straniero.jpg
 

isola74

Lonely member
Primi due par.

Ho iniziato e letto in pausa pranzo i primi due paragrafi (15 pagine circa).
Il protagonista mi sembra un po' "apatico", e ho trovato tremendo il finale del paragrafo:
Ho pensato che era sempre un’altra domenica passata, che adesso la mamma era seppellita, che avrei ripreso il lavoro; e tutto sommato non era cambiato nulla.
 

Vitt96

Member
primi 3 capitoli

Letti i primi tre capitoli, anch'io definirei il protagonista un tipo apatico, che non si aspetta più niente dalla vita; come se vivesse in un limbo, al sicuro dalle emozioni: osserva la vita da lontano e in modo oggettivo.
Tra poco inizio il quarto :mrgreen:
 

velvet

Well-known member
Fino al capitolo 5

Condivido quanto detto, il signor Mersault è un apatico, resta estraneo a quanto lo circonda e si lascia portare avanti dal caso, dallo scorrere degli eventi.
Qualsiasi cosa gli viene chiesto, se vuole sposarsi, cambiare città, diventare amico, la sua reazione è identica, pensa che "è uguale", "non ha nessuna importanza".
Cosa è importante allora? Credo che la sua risposta sarebbe Niente, ma vediamo come continua.

Al momento mi piace, si entra subito nell'ambientazione, in questo clima un po' oppresso, tra personaggi di quart'ordine.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ho iniziato e letto in pausa pranzo i primi due paragrafi (15 pagine circa).
Il protagonista mi sembra un po' "apatico", e ho trovato tremendo il finale del paragrafo:
Ho pensato che era sempre un’altra domenica passata, che adesso la mamma era seppellita, che avrei ripreso il lavoro; e tutto sommato non era cambiato nulla.

Sembra Carlo Verdone in Viaggi di nozze quando gli muore la moglie :mrgreen:
 

Vitt96

Member
2° parte, 3° capitolo

Spoiler


Il carattere apatico del protagonista sembra proteggerlo, alienandolo, da tutto ciò che gli sta succedendo:
Egli ha ucciso un uomo, si trova in prigione e sta affrontando un lungo processo; ma, nonostante ciò, la narrazione continua imperterrita. Non una parola di rimorso, né di rabbia. Né sensi di colpa. Pochissime sono le sensazioni che riescono ad oltrepassare lo scudo che egli ha eretto a sua difesa e a far vibrare le corde del suo animo, una di queste è il pianto del signor Salamano che gli ricorda per qualche momento la madre.
Bella la descrizione di come il suo modo di pensare sia cambiato da "uomo libero" a "prigioniero", di come cambiano le priorità e la percezione del tempo in prigione.
 
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