Inizio domani, tu Ila che edizione hai? Traduzione di? :wink:
Io edizione BUR, traduzione di Margherita Ghirardi Minoja. Questa traduzione non l'ho mai letta, in gennaio quando ho letto Gente di Dublino avevo un'altra edizione (orrenda, piena di errori di stampa, c'erano addirittura le pagine in ordine sbagliato :W ) che non riportava il traduttore :W, cmq ho controllato e questa della BUR risulta diversa, per fortuna! :YY
Non so se avevi letto il mio commento in pb, cmq ti riporto la spiegazione della tecnica usata da Joyce per questi racconti, ovvero le epifanie:
‘Epifanie’ nella letteratura inglese
In letteratura inglese il termine venne ripreso nel suo equivalente inglese “epiphany” da James Joyce per indicare momenti di rivelazione nella vita di un personaggio, ovvero un momento in un romanzo o in una storia in cui un personaggio sperimenta un improvviso risveglio spirituale, durante il quale dettagli trascurabili, pensieri, gesti, oggetti, sensazioni emergono e si uniscono insieme per condurlo ad una nuova consapevolezza interiore. Si tratta spesso di dettagli o ricordi sepolti per lungo tempo nella memoria e che all’improvviso vengono in superficie per dare avvio ad un processo mentale spesso lungo e doloroso. Simili alle epifanie di Joyce sono quelli che Virginia Woolf chiama “moments of being” letteralmente ‘momenti di essere’, cioè i momenti di massima intensità, di percezione, di visione durante la “incessante pioggia di innumerevoli atomi che colpisce le nostre menti ogni giorno”. (cit.)
Poi non so se nella tua edizione viene spiegato l'ordine che seguono i racconti in base alle fasi della vita, ti riporto anche questo:
Le storie inoltre seguono una sequenza tematica e possono essere suddivise in quattro sezioni, ciascuna delle quali rappresenta una fase della vita: l'infanzia (Le sorelle, Un incontro, Arabia); l'adolescenza (Eveline, Dopo la corsa, I due galanti, Pensione di famiglia); la maturità (Una piccola nube, Rivalsa, Polvere, Un caso pietoso); la vita pubblica (Il giorno dell'Edera, Una madre, La grazia). Alla fine è presente un epilogo, I morti. (da Wiki)