AA.VV. - New York stories

bonadext

Ananke
image_book.php


Dalla quarta:
A chi la attraversa con occhi attenti, New York racconta la storia di un secolo preciso, il Novecento: in quali idee credeva, di quali mali soffriva, che sogno di felicità inseguiva. Camminare tra il Lower East Side e il Greenwich Village, o pedalare su per Broadway fino a Times Square, o costeggiare l'isola in traghetto da Harlem alla Battery, è come assistere a un'epopea che nasce nell'età del transatlantico e delle grandi migrazioni, supera gli anni ruggenti, gli anni ribelli, gli anni dell'opulenza, e finisce una mattina di inizio millennio, il giorno del 2001 in cui qualcuno ha immaginato di poter distruggere New York. Ma una città non è fatta solo di luoghi: sono le persone con i loro sentimenti, le loro relazioni e desideri, a darle la sua anima. E New York - lo dice Fitzgerald nel racconto che apre questa raccolta - non è la città di chi ci è nato, ma quella di chi l'ha desiderata, e ha dovuto combattere per farne parte. Come la vecchia Mary del racconto di Nicholasa Mohr (tradotto per la prima volta in Italia), che ha lasciato un figlio a Portorico con l'intenzione di tornare a riprenderselo dopo aver fatto fortuna; come gli emigranti descritti da Mario Soldati che durante la traversata immaginano cosí il loro approdo: «fauci aperte, immane leviatano, a triturare senza pietà chiunque non sapesse l'inglese». I personaggi indimenticabili di queste storie - la bella bionda di Dorothy Parker, quello spilungone di Jelly che gareggia a colpi di rime in strada per rimediare un pranzo, o Pier Paolo Pasolini, in pantaloni di velluto e scarpe di camoscio, che si aggira da solo per le zone piú cupe del porto - compongono il frastuono di grida, litigi, proteste, suppliche, dichiarazioni d'amore che sono la musica di New York. «Un luogo dove nascondersi, dove perdersi o ritrovarsi, dove fare un sogno in cui si abbia la prova che forse, dopo tutto, non si è un brutto anatroccolo, ma si è meravigliosi, degni di amore», come scrive Truman Capote. Paolo Cognetti da anni esplora le strade e le storie della Grande Mela, e ci regala con quest'antologia una bussola letteraria preziosa e originale per il nostro personalissimo viaggio.


Bella l'idea di fare questa antologia, Cognetti ha saputo organizzare bene l'opera dividendola nei periodi che ha vissuto la città di New York nell'arco del '900. Il problema (mio) è stato di trovarsi a leggere una marea di racconti per lo più mediocri, la maggior parte sono racconti autobiografici che sembrano ripetersi tutti nella stessa malinconia o nella stessa solitudine pur avendo stili diversi, ma questo è un po il mantra che riunisce tutti i racconti e alla lunga mi hanno un po annoiato. Su 22 racconti ne ho trovati 5 sopra le righe, dei piccoli capolavori! Sono un po pochi, ma cmq mi sento di consigliare questa raccolta a tutti gli amanti della Grande Mela, per approfondire e vivere o rivivere i vari periodi storici della città ma soprattutto delle persone che ci hanno vissuto, e conoscere autori nuovi.
Questa frase di Cognetti potrebbe essere la quinta essenza del libro: "Nessuno al mondo è così solo come chi è solo a New York."


“La mia città perduta” di F.S. Fitzgerald - 3 stelle

“La bella bionda” di D. Parker - 4 stelle

“Solo i morti conoscono Brooklyn” di T.Wolfe - 3 stelle

“Il 14° Distretto” di H. Miller - 5 stelle :ad:

“Italo-americani” di M. Soldati - 2 stelle

“Storia dello slang di Harlem” di Z. N. Hurston - 3 stelle

“Il barile magico” di B. Malamud - 3 stelle

“La vecchia Mary” di N. Mohr - 3 stelle

“New York (1946)”di T. Capote - 3 stelle

“Ballata” di J. Cheever - 3 stelle

“Saluti a casa” di R. Yates - 5 stelle :ad:

“Ti vedo, Bianca” di M. Brennan - 5 stelle :ad:

“La suocera” di E. Sanders - 3 stelle

“Un marxista a New York” di O. Fallaci - 5 stelle :ad:

“Ascoltare” di G. Paley - 3 stelle

“Interni a Manhattan” di M. Maffi - 2 stelle

“Bei tempi addio” di J. Didion - 3 stelle

“L'angelo Esmeralda” di D. Delillo - 3 stelle

“Un luogo dove non sono mai stato” di D. Leavitt
- 3 stelle

“Le cose che facciamo per amore” di M. Simpson - 3 stelle

“Il gilgul di Park Avenue” di N. Englander
- 3 stelle

“Limiti cittadini” di C. Whitehead - 5 stelle :ad:
 
Ultima modifica:
Alto