Marone, Lorenzo-La tristezza ha il sonno leggero

Valuzza Baguette

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"Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli, E uno di quei figli cresciuti un po' qua e un po' là, un fine settimana dalla madre e uno dal padre, Sulla soglia dei quarant'anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l'appuntamento con la sua vita. E uno per uno deciderà di affrontare le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che senta davvero sua, un lavoro che ama, un rapporto con il suo vero padre, con i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per essere soddisfatti della vita dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che non abbiamo alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatoci dalla famiglia. E quando la moglie gli annuncerà di essere incinta, Erri sarà costretto a prendere la decisione più difficile della sua esistenza ..."

Un romanzo che dipinge una vera e propria famiglia disfunzionale,con tutti i relativi problemi,i rancori,gli affetti,le difficoltà e i dolori sia della famiglia stessa sia dei vari membri che la compongono.Uno spaccato di vita quotidiana che risulta scorrevole e mai noioso grazie a una scrittura frizzante.
Una famiglia allargata composta da personaggi mai noiosi,realistici,capaci di creare empatia con il lettore.
Un romanzo molto scorrevole,bello lo stile di questo autore che sa comunicare concetti profondi in parole povere,senza troppi orpelli e giri di parole arriva al punto,e sa farlo molto bene.
Devo dire che l'ho apprezzato,sia come trama che come stile ma non mi ha fatto provare le emozioni intense e dolci/amare di "La tentazione di essere felici" suo romanzo che a mio avviso ha decisamente una marcia in più.
 

qweedy

Well-known member
Ancora una volta Lorenzo Marone ci parla di vita da vivere, di scelte da affrontare, di possibilità. E ancora una volta lo fa con la semplicità di un personaggio capace di arrivare al cuore di tutti con la sua lucida, e a volte cinica, analisi del rapporto con i suoi genitori e i suoi fratelli. Mentre le vite degli altri sfilano via veloci, la sua è ancorata da tempo immemore.
La narrazione scorre morbida e coinvolgente e ci accompagna in modo ironico e accattivante nelle pieghe di questa famiglia napoletana scombinata. Lorenzo Marone bravo come sempre ad affrontare con estrema semplicità e con tocco lieve temi profondi.
La scrittura leggera ma penetrante, mai banale e con tanta, tanta anima, è il motivo per cui consiglio la lettura di questo romanzo ricco di riflessioni sulla vita.

"E' buffa questa cosa che facciamo pagare agli altri le colpe dei nostri genitori. Ognuno se ne va in giro con un mucchietto di dolore incapsulato dall'infanzia, alla ricerca della persona giusta cui restituire un po' dei torti subiti. Alcuni riescono a bloccare la catena dell'odio grazie a un granello di amore incontrato x caso, ma la maggioranza, purtroppo, continua inconsapevole a far girare l'ingranaggio, Giulia ha trovato me, ma non me ne lamento, anche io ho fatto altrettanto con un paio di donne innocenti"

"Avrei potuto costruirmela meglio la vita, senza stare lì a menarmela con la storia del buco allo stomaco da riempire. Il fatto è che tutto ciò che non fai quando è il momento di farlo, te lo porti dietro come una zavorra per il resto dei tuoi giorni"

"L'amore, quello vero, nonostante le ripetute crisi e qualche sporadico tradimento, non deve resistere al tempo, ma alle ferite..."

"Alla fine ti accorgi di avere tutto ciò che avevi sempre desiderato a un passo da te. Trascorriamo la vita a rincorrere una mancanza e a stento ci accorgiamo di tutto il resto che è ai nostri piedi."


"Vai e impara a farti accettare da chi non è obbligato a farlo."
 
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