Tanizaki, Junichiro - Neve Sottile

MarcoS

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Il libro narra le vicende delle sorelle Makioka di Osaka,appartenenti ad un'antica e rispettabile famiglia in decadenza negli anni precedenti al secondo conflitto mondiale.La trama è semplice,direi essenziale poichè banalmente(solo in apparenza) pone l'attenzione sulla quotidianità degli eventi in casa Makioka.Il filo conduttore è costituito dai varî tentativi di maritare Yukiko,la terza delle quattro sorelle,timida ed introversa,ormai trentenne e difficilmente "appetibile" per la logica degli antichi accordi matrimoniali.A fare da contraltare c'è Taeko:la più piccola delle sorelle è una "ribelle" in cerca di indipendenza economica,veste secondo la moda occidentale e ha già trovato un buon partito da sposare,ma dovendo rispettare le tradizioni non può sposarsi finchè la maggiore non abbia fatto altrettanto.Il tutto normalmente coinvolge le due sorelle maggiori:Tsuruko e Sachiko le quali,a mio parere,sembrano incarnare in modo diverso il medesimo ruolo,cioè quello del capofamiglia. Tsuruko,insieme al marito,rappresenta il vertice della famiglia Makioka,avendo l'ultima parola nell'amministrare le vicende familiari e il patrimonio del "clan".All'investitura formale si contrappone la figura di Sachiko(e marito):la seconda delle sorelle è il compromesso opportuno tra tradizione e premura familiare,capace di perseguire il bene della famiglia senza trascurare i sentimenti di Yukiko.Le vicende potranno sembrare un pò noiose,ripetitive dopotutto l'intero romanzo analizza eventi di vita quotidiana.Il vero protagonista è il contrasto tra modernità e tradizione,occidente ed oriente,tale da trascurare lo scoppio della seconda guerra mondiale.
A mio parere si tratta di un'opera meravigliosa per chi ha una vera ossessione per la cultura nipponica,una lettura fortemente consigliata.Inoltre Tanizaki si conferma scrittore validissimo in quanto,come pochi,riesce a rendere affascinante un tema stagnante come la vita quotidiana di una famiglia,anche se non si può parlare di una vera saga familiare(non scomodo paragoni con Mann,Singer,Garcia Marquez,Zola e tanti altri).Lo stile è lento,delicato ed elegante.....direi un compromesso tra Mishima e Kawabata.Chi sogna il Giappone non potrà non immaginarsi al fianco delle Makioka ad ammirare lo spettacolo dei ciliegi in fiore,dilettandosi nella composizione di uno haiku che possa immortalare il momento.
 
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