James, Marlon-Breve storia di sette omicidi

Valuzza Baguette

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"Vicina al reggae, eppure così distante dalla rivoluzione pacifista auspicata dalla religione rastafari, nel 1976 la Giamaica trabocca di proiettili, miseria, stupri, droga, mafia, servizi segreti e poliziotti corrotti. Il 3 dicembre, alla vigilia delle elezioni politiche, e a due soli giorni dal grande «concerto per la pacificazione», organizzato da Bob Marley («il Cantante») per attenuare le tensioni che dilaniano l’isola e la sua disperata capitale, sette uomini armati irrompono nella villa di Marley, e feriscono lui, la moglie, il manager e molte altre persone. È un episodio storicamente accertato, del quale pubblicamente si è detto pochissimo, mentre moltissimo è stato raccontato, sussurrato e cantato per le strade di West Kingston. Chi erano gli attentatori? Che fine hanno fatto? Chi li aveva mandati? Breve storia di sette omicidi – oltre a essere un romanzo che colpisce per lo stile complesso, vario e seducente – è il racconto, epico e polifonico di questa vicenda, e di questi uomini. Un ambizioso e compiuto ritratto del lato oscuro della Giamaica, e non solo, dagli anni Settanta agli anni Novanta. Un poema lungo vent’anni, nel quale si intrecciano i destini di decine di personaggi le cui vite sono state irrimediabilmente segnate dagli eventi del 1976: chi impegnato semplicemente a sopravvivere, chi a nascondersi, chi a prendersi tutto. E anche quando l’azione si sposterà principalmente negli Stati Uniti, il fantasma di quei giorni giamaicani continuerà ad aleggiare su ognuno di loro."

Non fatevi ingannare dal titolo,questo romanzo è tutto tranne che breve,e gli omicidi nemmeno si riesce a contarli,la storia ambientata dapprima nella Jamaica del '75 si sviluppa in un arco temporale di vent'anni e coinvolge innumerevoli personaggi,in un escalation di violenza non indifferente;corruzione,gang,omicidi efferati,scene di sesso e violenza.
Crudo,violento,decisamente ruvido questo romanzo non è di facilissima lettura,un po per la quantità di personaggi,un po per lo stile dell'autore che a volte risulta volutamente confusionario e ricco di flussi ininterrotti di pensieri(a me è piaciuto molto).
Devo dire che nonostante la fatica iniziale dopo pagina 200 diventa scorrevolissimo.
Mi è piaciuto molto.
 
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