Remarque, Erich Maria

lillo

Remember
Perchè scrivere di Erich Marie Remarque? Innanzitutto perchè vorrei far conoscere questo autore a quei frequentatori del forum tanto più giovani di me. Poi perchè Remarque è stato uno scrittore che ha affollato la mia adolescenza e mi ha aiutato a capire il valore dell'uomo e del rispetto verso gli altri.
Remarque divenne famoso alla fine del primo dopoguerra con il libro Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale, atto di accusa contro la prima guerra mondiale, che se non era riuscita ad uccidere i giovani nel fisico, li aveva uccisi nello spirito.
Il libro fu apprezzato moltissimo, tant'è che vendette oltre un milione di copie in poco tempo; ideale continuazione è il romanzo La Via del Ritorno: il libro esprime l'incapacità dei reduci ad adattarsi ad una vita normale, in cui il pericolo di morire non fosse sempre là a ricordare la caducità della vita. Sfogliando il libro, letto 30 anni fa, ho trovato una frase sottolineata allora e che ancora mi colpisce : "Troppo caro è pagato l'eroismo di pochi con la miseria di milioni"�. Tuttavia il romanzo non ebbe lo stesso successo del precedente. Del resto tanti avvenimenti si stavano susseguendo in Germania: il ritorno del nazionalismo e l'ascesa politica di un piccolo uomo, che da li a qualche anno, avrebbe compiuto l'opera più terribile che mai uomo abbia ideato. Pertanto pochi erano quelli disposti ad ascoltare il messaggio di pacifismo e di amore del prossimo proposto dallo scrittore.
Con Tre Camerati, Remarque raggiunge l'apice del suo lirismo, libro di grande pregio, narra le vicende di tre reduci della grande guerra e la storia di un grande amore, in una Germania in cui il pericolo nazionalsocialista è sempre più vicino. Ambientato nella stessa epoca è L'Obelisco Nero.
L'altro filone remarchiano è quello degli apolidi della Germania nazista. Persone, che per motivi politici o religiosi, furono costretti ad abbandonare la Germania ed a vagare per l'Europa, con la necessità di dover vivere una vita clandestina. La sensazione più forte che si apprezza in questi libri è la voglia dei personaggi di vivere una vita normale senza averne la possibilità. Di questo filone fanno parte: Ama il Prossimo Tuo, Arco di Trionfo, La Notte di Lisbona, Ombre in Paradiso.
Con Tempo di Vivere Tempo di Morire, Remarque ritorna alle vicende della guerra, anche se questa volta si tratta della II guerra mondiale.
Il libro L'Ultima Scintilla, parla dei campi di concentramento nazisti.
Ultimo libro scritto da Remarque è stato Il Cielo non ha Preferenze, in questo caso è il secondo dopoguerra l'ambientazione della vicenda. L'epoca delle muffe miracolose (la penicillina), che tuttavia non impedisce la morte della protagonista per tubercolosi.
Nel 1994 la Mondadori ha pubblicato una raccolta di sei racconti, dal titolo Il Nemico.
Perchè questo interesse per la I guerra mondiale? perchè questa è stata la prima guerra di massa, di individui che niente avevano a che fare con la politica e gli affari internazionali, e che si videro sbattuti dalle loro case ai campi di battaglia a morire per ragioni che non conoscevano. E' la guerra dei morti a grandi numeri; dei reduci con gravi lesioni fisiche e psichiche.
Remarque è il testimone più importante di quella guerra e degli orrori che ha determinato sia durante, che negli anni successivi. Ma Remarque è anche lo scrittore che con grande lirismo ha saputo descrivere i sentimenti e l'amore dell'uomo comune.
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Di lui ho letto quello che oramai è diventato un classico Niente di nuovo sul fronte occidentale e Tempo di vivere, tempo di morire. Letti in giovanissima età, mi hanno lasciato una grande tristezza, forse leggere qualcosa di suo adesso mi permetterebbe una maggior presa di coscienza del suo pensiero. Prenderò spunto dalle tue valutazioni per leggerlo ancora.
 
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giudit

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anch'io ho letto "niente di nuovo sul fronte occidentale" ai tempi della scuola e poi "arco di trionco".... anche a me aveva messo parecchia tristezza
 

elena

aunt member
giudit ha scritto:
anch'io ho letto "niente di nuovo sul fronte occidentale" ai tempi della scuola e poi "arco di trionco".... anche a me aveva messo parecchia tristezza

In effetti Remarque, conosciuto da tutti per "niente di nuovo sul fronte occidentale", non è un autore che mette allegria.....ma i suoi romanzi rivelano una sensibilità fuori dal comune (soprattutto per un uomo :wink: !). Io adoro questo autore per la capacità descrittiva degli eventi (e soprattutto delle piccole storie che si inseriscono nei grandi eventi) ma soprattuto per l'analisi introspettiva dei suoi personaggi (che non sono mai "eroi" nel senso letterale della parola, ma sono molto umani con tante debolezze e profonde passioni)!!!!
Mi piacciono talmente tanto i suoi romanzi che.....periodicamente li rileggo!!!
 
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Miag

New member
Grazie lillo, e anche agli altri: "Niente di nuovo sul fronte occidentale" è un libro che sta sullo scaffale della mia vecchia cameretta da tanto tempo (fa parte di una collana di libri evergreen presa dai miei quando ero più piccola), ma il titolo non mi entusiasmava ( :p ) e non ho approfondito ricerche sull'autore, per cui l'avevo lasciato lì a impolverarsi.
Dopo le vostre recensioni lo...rispolvererò! :D
 
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Nihal

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Remarque

[FONT="Georgia"[I][SIZE="3"]]Ho letto di Remarque solo "Niente di nuovo sul fronte occidentale" e l'ho trovato bellissimo, è un romanzo sui falsi maestri che spingono i giovani a scelte mortali, quali la guerra appunto. Ora mi propongono "La via del ritorno" e la recensione che ho letto qui mi fa propendere per la lettura di questo libro. [/FONT][/SIZE][/I]:D :D
 

mat148

New member
Devo rileggerlo anch`io, letto nei primi anni dell`adolescenza poi perso di vista.
Dovrebbe essere una lettura obbligatoria per tutti, per capire l`assurdità della guerre.
Ho paura che a rileggerlo mi faccia venire in mente il mio inutile periodo del servizio militare!
 
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