Strout, Elizabeth - Amy e Isabelle

Meri

Viôt di viodi
Isabelle e Amy sono madre e figlia, vivono in una cittadina americana, senza amici o parenti. Amy è la clasica adolescente un po' timida e introversa, che fuma di nascosto con l'amica Stacy e inizia una storia col supplente di matematica. Un giorno il datore di lavoro di Isabelle vede Amy in auto con l'insegnante e il rapporto tra madre e figlia inizia a vacillare.

Rimango sempre sorpresa dal modo di scrivere della Strout, arriva nel profondo di ogni personaggio e inevitabilmente il lettore si immerge completamente nella storia.
 

Spilla

Well-known member
Isabelle e Amy sono madre e figlia, vivono in una cittadina americana, senza amici o parenti. Amy è la clasica adolescente un po' timida e introversa, che fuma di nascosto con l'amica Stacy e inizia una storia col supplente di matematica. Un giorno il datore di lavoro di Isabelle vede Amy in auto con l'insegnante e il rapporto tra madre e figlia inizia a vacillare.

Rimango sempre sorpresa dal modo di scrivere della Strout, arriva nel profondo di ogni personaggio e inevitabilmente il lettore si immerge completamente nella storia.

Grazie, Meri, lo leggerò ;)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Questo è un libro bellissimo, il terzo che leggo della Strout e, a mio parere, il migliore.
Un libro in cui, dapprincipio, non sembra succeda gran che, eppure carico di una tensione profonda che l'autrice, con la sua scrittura sensibile, riesce a far percepire al lettore: quella tra Isabelle - una madre sola, allo stesso tempo severa e fragile, che cerca di soffocare dentro di sé gli scheletri nell'armadio nascondendosi dietro una correttezza e un perbenismo quasi maniacali - e Amy, la figlia adolescente, condizionata dalla madre ma dotata dei naturali sogni e desideri di chiunque stia diventando donna. Da dove nasce quella tensione? Cosa è successo tra loro? Pian piano, pezzettino dopo pezzettino, tra la casa in cui le due vivono sole e l'ufficio in cui lavorano insieme per via di una serie di coincidenze, la risposta a queste domande prende forma e le due personalità emergono in tutte le loro sfaccettature, con l'aiuto di vari personaggi di contorno, come i colleghi, ciascuno con le proprie caratteristiche. I misteri si svelano, i rapporti si evolvono, i cerchi si chiudono.
Un esordio strabiliante, da leggere.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Conoscevo già Elizabeth Strout per aver letto, un po' di tempo fa, Olive Kitteridge, il suo romanzo certamente più famoso. Di quella lettura ho un ricordo piacevole, ma molto vago… so per certo, però, che non sarà lo stesso per Amy e Isabelle: questo libro è decisamente difficile da scordare, almeno per me… mi è piaciuto molto di più, mi ha coinvolta emotivamente, ha toccato corde profonde.
È la storia di una madre e una figlia adolescente che, dopo aver vissuto quasi in simbiosi per sedici anni (questa l'età di Amy), si ritrovano d'improvviso ad odiarsi, acerrime nemiche, presenze ostili obbligate a convivere. Tutto cambia, improvvisamente, quando Isabelle scopre delle cose su Amy che le fanno capire che la figlia che credeva di conoscere è cresciuta, maturata, sta emancipandosi da lei ed anzi contro di lei. Quella figlia cui ha dedicato la vita è, in realtà, una sconosciuta ribelle ed ostile che forse la odia, di sicuro le si rivolta contro e non vuole parlarle. Cosa ha scatenato quest'onda d'urto? Ad un primo sguardo potremmo dire che è stato l'amore, ma indagando un po' più a fondo scopriremo che tutto si deve alla paura. Paura di non essere all'altezza l'una dell'altra, all'altezza della società di una piccola cittadina di provincia, all'altezza delle aspettative del prossimo, di se stesse, dell'uomo che si desidera e si crede di amare. Paura di fallire, di non proteggere abbastanza, di deludere chi ci è caro, paura che gli errori del passato si ripetano e si tramandino.
Amy e Isabelle è un romanzo toccante e bruciante sull'adolescenza e il rapporto madre-figlia, ma anche sulla necessità di vivere la propria vita senza costrizioni, libere da pregiudizi o condizionamenti sociali, economici, religiosi, culturali… una necessità che non è superficiale e frivola, ma che è parte del bisogno di autodeterminarsi che riguarda intimamente ognuno di noi.
 
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