Mainetti, Gabriele - Lo chiamavano Jeeg robot

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Esordio nel lungometraggio per Gabriele Mainetti in questo film dal titolo non proprio accattivante.

Un romanaccio che vive di piccoli furti sprofonda in un fusto radioattivo depositato nel Tevere. Da quel momento acquisirà una forza e una resistenza ultra umane. Ma il film non parla di questo, la trama è solo un pretesto per trattare di altro. Il protagonista, burbero e solitario, deciderà inizialmente di sfruttare i propri super poteri per rubare e per tornaconto personale. Finché, chi meno te lo aspetti, gli farà conoscere l’amore, in tutte le sue sfumature. Quello individuale, universale, fisico e platonico.

C’è tutto in questo film, la magia, la follia e il delirio di onnipotenza.

Bellissima l’immagine di quando salva la bambina dal rogo. Si guarda intorno e vede facce normali, le facce della gente comune che si rende conto essere il sale dell’esistenza.

Il finale è uno scontro epico tra il bene e il male. Un film complicato, che, vista la trama, rischiava lo scivolamento nel pacchiano e nel ridicolo, che invece viene condotto con sapiente equilibrio verso una morale universale raccontata attraverso una metafora fantastica . Come solo il grande cinema può.
 

Volgere Altrove

New member
Ma infatti. Ne sento parlare in giro con un qualche rispetto.Non so se lo andro'a vedere ma......vedo/leggo che lo rispettano.
Cosi anche tu, vedo.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ma infatti. Ne sento parlare in giro con un qualche rispetto.Non so se lo andro'a vedere ma......vedo/leggo che lo rispettano.
Cosi anche tu, vedo.

Sono curiosa di sapere se nel frattempo l'hai visto, io l'ho fatto ieri sera e... che delusione!
Sarà che mi aspettavo altro (non avevo visto il trailer e mi ero fatta una mia idea che si rifacesse agli anni '80 :boh:), sarà che mi è sembrato troppo tarantiniano per i miei gusti, ma a me non è piaciuto, nonostante Santamaria sia un attore che di solito apprezzo ed io sia una fan del cinema italiano.
La troppo cruda realtà di periferia mischiata con la fantasia del supereroe per caso non è stata di mio gusto, purtroppo.
 

Volgere Altrove

New member
Sono curiosa di sapere se nel frattempo l'hai visto, io l'ho fatto ieri sera e... che delusione!
Sarà che mi aspettavo altro (non avevo visto il trailer e mi ero fatta una mia idea che si rifacesse agli anni '80 :boh:), sarà che mi è sembrato troppo tarantiniano per i miei gusti, ma a me non è piaciuto, nonostante Santamaria sia un attore che di solito apprezzo ed io sia una fan del cinema italiano.
La troppo cruda realtà di periferia mischiata con la fantasia del supereroe per caso non è stata di mio gusto, purtroppo.

no, sorry, non visto ancora.
( e se non lo trovo in qualche cineforum ,sarà difficile vederlo. Come sai non ho e non voglio la TV, e l'unica via è quella. Vediam nei prossimi mesi se ci sarà qualche ripescaggio in zona.)
 

isola74

Lonely member
A me è piaciuto.
Finalmente non la solita commedia all'italiana "e vissero felici e contenti"...
E proprio come in Jeeg Robot, la trasformazione c'è stata: Enzo, da ladruncolo che mangia solo budini alla crema e guarda tutto il giorno film porno, diventa eroe per la sua città, in difesa del bene.
Il film è a tratti commedia, a tratti film d'avventura-fumetto. Promosso!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Dal Cineforum - Contiene spoiler

Lo chiamavano Jeeg Robot non è un film superficiale, certo si tratta di ottimo cinema d'azione e d'intrattenimento, ma non è solo questo, affatto.
E' un film grottesco, che fa ridere - esilarante il personaggio di Zingaro, soprattutto nella scena in cui canta Anna Oxa e in quella in cui stermina tutti i napoletani camorristi - e commuovere. Commedia e tragedia sono dosate perfettamente.
Jeeg è anche, a suo modo, un film disturbante. E' un film sulla solitudine, sull'emarginazione e sul riscatto. Un film che racconta un mondo ai margini della società, un mondo di ladri, di spacciatori, di squallore e miseria, di vite e menti instabili. E lo racconta in modo decisamente insolito, fantasioso e originale, che cattura l'attenzione e colpisce nel segno.
Enzo è un piccolo, anzi piccolissimo delinquente, un ladruncolo. Vive al margine dei margini, ha un carattere brusco, forse ce l'ha dalla nascita o forse ce l'ha perché dalla vita non ha mai avuto niente e non si aspetta niente. Di colpo si ritrova dotato di superpoteri. La situazione si ribalta, Enzo-Jeeg da quel momento è il padrone del suo mondo.
Bellissimo, seppur inquietante, il personaggio di Alessia, affetta da forti problemi psichici, che, dopo una vita di abusi e dolore, trova serenità solo rifugiandosi nell'assurdo, nella passione per il supereroe Jeeg Robot, per lei reale. Anche lei trova il suo riscatto, anche se di breve durata, e lo trova attraverso il suo eroe, Jeeg, che assume le sembianze di una persona in carne e ossa, Enzo. Tra i due nasce una tenerissima storia d'amore.
Bravissimo Santamaria ma strepitosi anche Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli.
Da vedere!
 

velvet

Well-known member
Molto bello questo film, ne avevo sentito parlare ma non mi ero interessata, forse a causa del titolo, e quindi è stata una piacevolissima e inattesa sorpresa per me!
Un perfetto mix, in giuste dosi, di realismo e fantasia, commedia e drammaticità, perfetti i personaggi (Enzo, Fabio, Alessia) e buone le interpretazioni.
Consigliato!
 

wolverine

New member
Adoro questo film e lo rivedo sempre con piacere, una vera innovazione del genere comics e non solo....un vero cult generazionale come pulp fiction di tarantino.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Film molto originale che esce dal solito cliché italiano soprattutto con una sceneggiatura azzeccata ma anche una regia "sporca", periferica, Roma come il Bronx, protagonisti ben delineati. Un film che si basa su una morale e sua una presa di posizione chiara.
 
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