Zingaro di Macondo
The black sheep member
Esordio nel lungometraggio per Gabriele Mainetti in questo film dal titolo non proprio accattivante.
Un romanaccio che vive di piccoli furti sprofonda in un fusto radioattivo depositato nel Tevere. Da quel momento acquisirà una forza e una resistenza ultra umane. Ma il film non parla di questo, la trama è solo un pretesto per trattare di altro. Il protagonista, burbero e solitario, deciderà inizialmente di sfruttare i propri super poteri per rubare e per tornaconto personale. Finché, chi meno te lo aspetti, gli farà conoscere l’amore, in tutte le sue sfumature. Quello individuale, universale, fisico e platonico.
C’è tutto in questo film, la magia, la follia e il delirio di onnipotenza.
Bellissima l’immagine di quando salva la bambina dal rogo. Si guarda intorno e vede facce normali, le facce della gente comune che si rende conto essere il sale dell’esistenza.
Il finale è uno scontro epico tra il bene e il male. Un film complicato, che, vista la trama, rischiava lo scivolamento nel pacchiano e nel ridicolo, che invece viene condotto con sapiente equilibrio verso una morale universale raccontata attraverso una metafora fantastica . Come solo il grande cinema può.
Un romanaccio che vive di piccoli furti sprofonda in un fusto radioattivo depositato nel Tevere. Da quel momento acquisirà una forza e una resistenza ultra umane. Ma il film non parla di questo, la trama è solo un pretesto per trattare di altro. Il protagonista, burbero e solitario, deciderà inizialmente di sfruttare i propri super poteri per rubare e per tornaconto personale. Finché, chi meno te lo aspetti, gli farà conoscere l’amore, in tutte le sue sfumature. Quello individuale, universale, fisico e platonico.
C’è tutto in questo film, la magia, la follia e il delirio di onnipotenza.
Bellissima l’immagine di quando salva la bambina dal rogo. Si guarda intorno e vede facce normali, le facce della gente comune che si rende conto essere il sale dell’esistenza.
Il finale è uno scontro epico tra il bene e il male. Un film complicato, che, vista la trama, rischiava lo scivolamento nel pacchiano e nel ridicolo, che invece viene condotto con sapiente equilibrio verso una morale universale raccontata attraverso una metafora fantastica . Come solo il grande cinema può.