Hornby, Nick - Funny girl

Spilla

Well-known member
Nick Hornby recconta la storia (vera) di Sophie Straw, attrice comica inglese che negli anni '60 spopolò in una delle prime sit-com della BBC. Sophie, giunta dal nord dell'Inghilterra a Londra con il sogno di recitare, realizza in modo del tutto fortuito il suo sogno; accanto a lei il produttore Dennis, i due autori e il suo partner nella fiction verificano come spesso la finzione e la realtà si alterino a vicenda.

Il mio giudizio non può essere granché benevolo. Nonostante alcune buone intuizioni (ad esempio la confusione in cui chi fa spettacolo rischia di rimanere invischiato, sovrapponendo i ruoli sullo schermo a quelli nella vita reale) il libro mi è sembrato sciatto, soprattutto nell'uso del linguaggio (forse anche a causa di una cattiva traduzione, ma non ho elementi sufficienti per affermarlo), povero di idee e ben poco "spiritoso". Qualche momento commovente sul finale quando i personaggi, ormai anziani, tracciano un bilancio delle loro esistenze.

Nick Hornby, di cui non avevo mai letto niente prima d'ora, non penso rientrerà più nei miei programmi di lettura :boh:
 

alessandra

Lunatic Mod
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Storia vera?! Non ne avevo idea!
Questo romanzo parte da un'idea frizzante per poi virare su tutt'altro argomento. Barbara, la protagonista (che in seguito diventa Sophie Straw) vince un concorso di bellezza nel suo paesino, ma si rende conto che ciò che lei vuole non è essere ammirata da tutti per il suo aspetto, bensì per le sue doti di attrice comica. A mio parere il libro sarebbe stato molto migliore se si fosse concentrato con spirito umoristico su di lei e sulle sue avventure/disavventure. Invece sembra che a Hornby, stavolta, prema raccontare tutt'altro, ossia il retroscena di uno spettacolo, la difficoltà di scriverlo, le vicissitudini e i malumori tra sceneggiatori, attori e produttori. Si capisce che conosce bene ciò che scrive e il romanzo è intelligente, i dialoghi sono brillanti e alcuni personaggi sono ben tratteggiati nelle loro fragilità e trasgressioni. Peccato che l'unico a rimanere in superficie sia proprio quello di Sophie. Molto ben fatta la sovrapposizione tra spettacolo e realtà, sarebbe potuto essere un gioiello ma l'impressione è che l'autore voglia dire troppe cose e si perda un po'. Per me comunque in fin dei conti è promosso anche se non a pieni voti, niente a che vedere con gli altri suoi libri.
 
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