Vargas, Fred - L'uomo a rovescio

alisa

Amelia Member
Non il miglior romanzo della Vargas, ma sicuramente godibile. Si delinea il personaggio di Camille, l'amore sempre nell'aria del commissario Adamsberg. Bella anche l'ambientazione nei boschi del Mercantour.

"Martedì¬ ci furono quattro pecore sgozzate a Ventebrune, nelle Alpi. E giovedì¬ nove a Pierrefort. I lupi, - disse un vecchio. - Scendono a valle." Ma è davvero un lupo che uccide tra le montagne del Mercantour? Mentre le superstizioni e le leggende cominciano a girare, un sospetto si diffonde: non è una bestia, potrebbe essere un lupo mannaro. Quando Suzanne viene ritrovata sgozzata, il dubbio diviene certezza. Una nuova inchiesta per lo stralunato Adamsberg"
 
Ultima modifica di un moderatore:

Alceres

Reading Member
L'uomo al rovescio

In effetti non si puo' dire che siamo di fronte al suo capolavoro (che per me rimane "sotto i venti di Nettuno", probabilmente uno dei Gialli/polizieschi più belli di questi ultima decade) Ma troviamo un Adamsberg quanto mai sognante. Sappiamo un po' più di Camille e scopriamo due nuovi personaggi affascinanti Soliman e il Veilleux.
Probabilmente è il finale che delude, nel senso che avrei voluto che il momento topico fosse descritto con più calma, dando quelle pause necessarie per aumentare il pathos.
Ma nell'insieme è un romanzo molto godibile, che ci fa paura e sorridere con il giusto equilibrio.
Vargas è sicuramente LA scrittrice più interessante nel genere, in questi ultimi anni.
Consiglio a tutti ogni suo libro.
Per chi puo', vale la pena leggerli in lingua originale.
Alceres
 

ayla

+Dreamer+ Member
La leggenda popolare sui lupi mannari o meglio sull'uomo a rovescio, chiamato così perché ha i peli all'interno, una specie di pelliccia sottopelle, fa da sfondo alla seconda avventura del commissario più strano di Francia. Il romanzo è scorrevole, ben scritto e avvincente e si lascia divorare che è un piacere.
I personaggi sono tutti ben delineati, l'indecisa e innamorata Camille ma soprattutto il vecchio Guarda che ci tiene a capirle lui le cose mi è piaciuto molto, come pure la caccia all’assassino sui monti del Mercantour a bordo del puzzolente camion di bestiame. Ottimo giallo!:YY
 

Lark

Member
Il libro si apre col mistero di diverse pecore aggredite ed uccise da alcuni animali selvatici, nelle fattorie tra le montagne del Marcantour: Lawrence, un canadese in Francia per studiare il comportamento di un branco di lupi abruzzesi che hanno di recente superato le Alpi stabilendosi lì, si intromette per difendere gli animali, ed analizzando le pecore squartate individua come colpevole un unico lupo, enorme e feroce - troppo grande per essere uno dei lupi del branco. Un dubbio inizia a serpeggiare tra la gente, finché l'omicidio da parte della bestia di Suzanne, una delle proprietarie terriere della zona, non fa dubitare che si tratti "soltanto" di un lupo.
I sospetti di Lawrence e Camille, la propria compagna, ricadono su un uomo del paese, accusato da Suzanne poco prima di morire di essere un lupo mannaro. La donna si metterà in viaggio alla ricerca dell'uomo, misteriosamente scomparso dopo la morte dell'amica, insieme al figlio adottivo di lei, Soliman, e "il Guarda", il pastore alle dipendenze della defunta.
Arrivati ad un punto morto nell'indagine, non avrà altra scelta che quella di rivolgersi al commissario Adamsberg, grande amore del suo passato e detective "speciale", intuitivo e geniale. Il caso, a quel punto, prenderà una svolta.

Bel libro della Vargas, forse il migliore letto finora. Camille, presentata in precedenza ne "L'uomo dei cerchi azzurri" come il grande amore in fuga, ossessione del commissario Adamsberg, è assoluta protagonista: un personaggio affascinante, sensibile, non banale e combattuto. La narrazione si delinea docile sotto la penna della Vargas, l'impressione che ne ho avuto è stata quella di vedersi formare un quadro seguendo la mano della pittrice e senza vedere la tela, osservandone la gestualità distratta e frammentaria, fino ad arrivarne alla conclusione.
Personaggi ben caratterizzati, divertenti, volitivi. Lo stesso Adamsberg è quanto di più lontano sia possibile immaginare dal classico detective perfetto. Romanzo molto rilassante, giallo atipico e piacevole.
Lo consiglio!
 

Meri

Viôt di viodi
Mi piace molto come scrive questa autrice. Forse la trama non è particolarmente impegnativa, ma neanche il genere lo è. Consigliato.
 

gamine2612

Together for ever
Piaciuto anche questo, letto per secondo; i finale mi ha alquanto sorpreso.
I personaggio "singolare di Camille ed il suo rapporto con il commissario Jean Baptiste sono la nota più romantica della storia e fanno da filo conduttore in ogni episodio.
 

isola74

Lonely member
Lettura piacevole, il commissario è sempre sui generis ma alla fine sa dove andare a parlare ( tipo il tenente Colombo:mrgreen:).
Simpatici i personaggi di contorno.
Stavolta avevo capito in anticipo la soluzione e il finale mi è sembrato strappato a forza.
Però se Camille torna a Parigi sono contenta :)
 
Alto