Del Boca, Lorenzo - Il sangue dei terroni

"Lavarono con il loro sangue le pietraie del Carso e i dirupi dell'Altopiano. Nel corso del conflitto più spaventoso della storia, diedero la vita per una patria che non avevano mai conosciuto se non con la maschera di un potere centrale lontano, arrogante e rapace. Ogni anno si celebrano con enfasi insensata le ricorrenze della Prima Guerra Mondiale, ma da nessuna parte si sente dire che l'assoluta maggioranza delle vittime era gente del Sud. Un'intera generazione spazzata via. Figli del Meridione, contadini poveri, braccianti, piccoli artigiani, quasi per metà analfabeti, giovani di vent'anni che furono strappati alle loro famiglie e alla loro terra e mandati a morire in lande remote, tra montagne da incubo e pianure riarse. Si sacrificarono per gli interessi di quelle élite economiche che sfruttavano la loro terra e per il tornaconto di una nuova classe politica che li trattava con ferocia o disprezzo. Finirono a decine di migliaia nelle trincee, stretti nella morsa del fango e del gelo, sotto una pioggia perenne di bombe. Diventarono carne da cannone, numeri da inserire nelle statistiche dello Stato Maggiore, bandierine che i generali spostavano sulle mappe con noncuranza. Vennero massacrati sull'Isonzo e a Caporetto, combatterono con disperazione e con valore sul Piave, lanciati contro un nemico che non conoscevano e che non avevano motivo di odiare. Conobbero la paura, la morte, l'eroismo. Erano i nostri nonni, i nonni del nostro Sud. L'esercito dei terroni".

La decimazione della Brigata Catanzaro non è riportata nei libri di storia, come molte altre storie che riguardano una parte d'Italia. I militi della Catanzaro quasi tutti calabresi, furono utilizzati in prima linea ininterrottamente per mesi, gli fu promesso un periodo di riposo, ma lo stato maggiore ci ripensò, quattro calabresi cafoni possono combattere fino alla morte, l'Italia non sentirà la loro mancanza, ma questi calabresi si rifiutarono di tornare a combattere, volevano solo rifiatare, perché gli altri avevano questa possibilità e loro no? Dovettero ammutinarsi, e l'ammutinamento costò caro, i carabinieri intervennero con quattro mitragliatrici, il resto dell'esercito sedò nel sangue la rivolta, i sopravvissuti patirono la vergogna della decimazione, un soldato su dieci scelto a caso fu fucilato. I rimamenti furono costretti a stare in prima linea fino alla morte.
 

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New member
davvero interessante, chissà quanti episodi delle guerre mondiali sono taciuti...
 
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