Imprenditori di sè stessi...

Lauretta

Moderator
Ciao a tutti,
da qualche mese mi sono orientata ad affiancare i miei innumerevoli contratti a progetto con una pratica privata e sento, da quando sto lavorando per la promozione del sito e per farmi conoscere, una carica molto positiva che mi fa pensare che questa cosa potrebbe andare bene.
Nessuno ancora mi ha cercato né chiamato per un appuntamento, ma dei colleghi iniziano a fare il mio nome, esprimono fiducia e riconoscenza, cosa che da dipendente nessuno ti riconosce. Vi faccio un esempio: l'altro giorno mi ha chiamata una collega pedagogista che dice di aver dato il mio nome ad altre due colleghe, dicendo loro "e' una proprio brava!". In sei anni di lavoro da dipendente nel pubblico, mai nessuno si è minimamente avvicinato a riconoscermi anche solo l'impegno nel portare avanti un progetto, anzi, ci si aspetta che si ringrazi per il rinnovo di contratto che arriva ogni sei mesi.
Questo per condividere anche la solidarietà tra professionisti, il sostegno e l'utilizzo dell'altro per completare delle competenze ed offrire un servizio migliore.
Io non so se questa cosa andrà bene nella mia vita, ma devo dire che il tempo che dedico ad essere imprenditrice è il migliore che abbia mai speso per l'ambito lavorativo.
Mi piace la definizione imprenditore di me stesso, perché la sento proprio vera. Si prende in mano la propria vita e si sceglie di correre il rischio, ma anche di esplorare un mondo che è possibile costruirsi con le sfumature che che si vogliono utilizzare; scegliere che cosa fare, per quanto tempo farlo e in che modo farlo, rispondendo sì ai bisogni del cliente, ma di fatto solo a te stessa.
Mi piacerebbe sapere da voi se ci è capitato di affrontare una cosa simile e con quale entusiasmo.
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
A me non è mai capitato; posso solo augurati "in bocca al lupo" sperando che il progetto dia frutti! :D
 

Dallolio

New member
In bocca al lupo!!! Una buona immagine di sè è fondamentale per far cambiare le cose, io ti auguro una buona dose di fortuna perchè nelle cose umane è necessaria!
 

malafi

Well-known member
Una cosa come questa non l'ho mai provata.

Ma il tentativo di affiancare alla mia attività principale altre attività 'imprenditoriali' .... sì, l'ho fatto e lo sto facendo.
 

ila78

Well-known member
E' un'idea che mi solletica da parecchio, ma sono frenata. Un po' dagli aspetti pratici (soldi....) un po' dalla paura.
Comunque complimenti e in bocca al lupo. :wink:
 

Dallolio

New member
E' un'idea che mi solletica da parecchio, ma sono frenata. Un po' dagli aspetti pratici (soldi....) un po' dalla paura.
Comunque complimenti e in bocca al lupo. :wink:

A me piace molto questa mentalità, ma solo se lo fanno gli altri :mrgreen:

Io dalla terza superiore decisi che avrei fatto l'insegnante statale con posto fisso e sostanzialmente fino 1 mese fa mi sono mosso in quella direzione; ora in teoria ho raggiunto l'obiettivo ma le leggi sono cambiate ed è tutto in forse... tuttavia dovesse rivelarsi questa una strada chiusa mi rivolgerei di nuovo a un altro posto fisso, dovessi farcela a 75 anni, il giorno della pensione :mrgreen:
 

Tanny

Well-known member
Complimenti per la scelta, ti auguro vivamente di portare avanti al meglio la tua attività.

Io ho fatto più o meno la stessa cosa, ho aperto la partita iva nel 2007 (cavolo sono quasi 10 anni), ma per i primi anni lavoravo da un collega, ero uno pseudo-autonomo-dipendente e la cosa non rendeva molto, ho quindi iniziato a lavorare realmente come autonomo prendendo lavori da svolgere la sera e nel contempo ho iniziato a costruirmi un intricata rete di conoscenze.
La cosa ha funzionato talmente bene che nei primi tempi lavoravo 16 ore al giorno (schiavitù allo stato puro) praticamente facevo un doppio lavoro, con la piccola differenza che il lavoro serale-notturno rendeva circa il quadruplo di quello diurno; ho iniziato a mancare dal lavoro "ufficiale" il sabato, poi ci ho aggiunto il martedì, subito dopo il giovedì, fino quando sono arrivato al punto che le ore nel corso di una giornata non mi bastavano più.
A quel punto ho fatto una mossa quasi suicida: trasformare il mio appartamento in ufficio e ristrutturarne un altro per andarci a vivere, ci ho speso un botto di soldi (e non li avevo tutti), nel giro di due mesi ho aperto, il mio ex capo non l'aveva presa per niente bene, dato che ora sono un suo diretto concorrente e qualche suo cliente mi ha seguito.
All'inizio avevo molti dubbi e timori che alla fine si sono rivelati completamente infondati, ora continuo ad ingrossare il giro e se vado avanti di questo passo sarò costretto a prendere un dipendente.

In questo genere di cose è fondamentale l'entusiasmo e la determinazione, non so come funziona il tuo lavoro, ma la regola generale credo sia la stessa, quindi se ti posso dare un consiglio sono vitali la visibilità e le conoscenze, e se non si dispone già di questi fattori occorre crearseli, è brutto da dire ma non sempre la professionalità è sufficiente per mandare avanti un'impresa.
Non sto parlando di spintarelle e raccomandazioni varie, per conoscenza intendo il fatto di "entrare nel giro", quando ho iniziato non conoscevo praticamente nessuno e nel giro di pochissimo tempo mi sono creato una rete di conoscenze da far spavento, questa cosa mi è costata tempo e fatica, ho una sorta di secondo lavoro (non retribuito) del quale è forse meglio non parlare che mi occupa un sacco di tempo ma in termini di visibilità rende parecchio, recentemente pure in quest'ultimo "settore" mi si è ampliato il giro, ora devo gestire 9 dipendenti.


Edit: rileggendo il mio commento, mi rendo conto che quanto da me scritto potrebbe essere interpretato malamente, non nego che è un ragionamento da squali, ma il modo che ho utilizzato per crearmi il mio giro non è stato quello di auto-definirmi squalo mettendo in bella vista la pinna dorsale, ma l'esatto opposto; ho dato il mio contributo affiancandomi (gratuitamente) a determinate realtà ed alla fine mi sono creato il mio spazio, questa cosa costa tempo e fatica, ma dato che non sono un raccomandato che ha avuto la fortuna di trovarsi la pappa pronta, in qualche modo ho dovuto arrangiarmi.
 
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Lauretta

Moderator
Non sto parlando di spintarelle e raccomandazioni varie, per conoscenza intendo il fatto di "entrare nel giro", quando ho iniziato non conoscevo praticamente nessuno e nel giro di pochissimo tempo mi sono creato una rete di conoscenze da far spavento, questa cosa mi è costata tempo e fatica, ho una sorta di secondo lavoro (non retribuito) del quale è forse meglio non parlare che mi occupa un sacco di tempo ma in termini di visibilità rende parecchio, recentemente pure in quest'ultimo "settore" mi si è ampliato il giro, ora devo gestire 9 dipendenti.

Però ora sono curiosa di sapere di cosa ti occupi e anche del tuo secondo lavoro!
Ammirevole Tanny!!! spero tra 10 anni di poter scrivere anche io un post di questo genere
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Complimenti per la scelta, ti auguro vivamente di portare avanti al meglio la tua attività.

Io ho fatto più o meno la stessa cosa, ho aperto la partita iva nel 2007 (cavolo sono quasi 10 anni), ma per i primi anni lavoravo da un collega, ero uno pseudo-autonomo-dipendente e la cosa non rendeva molto, ho quindi iniziato a lavorare realmente come autonomo prendendo lavori da svolgere la sera e nel contempo ho iniziato a costruirmi un intricata rete di conoscenze.
La cosa ha funzionato talmente bene che nei primi tempi lavoravo 16 ore al giorno (schiavitù allo stato puro) praticamente facevo un doppio lavoro, con la piccola differenza che il lavoro serale-notturno rendeva circa il quadruplo di quello diurno; ho iniziato a mancare dal lavoro "ufficiale" il sabato, poi ci ho aggiunto il martedì, subito dopo il giovedì, fino quando sono arrivato al punto che le ore nel corso di una giornata non mi bastavano più.
A quel punto ho fatto una mossa quasi suicida: trasformare il mio appartamento in ufficio e ristrutturarne un altro per andarci a vivere, ci ho speso un botto di soldi (e non li avevo tutti), nel giro di due mesi ho aperto, il mio ex capo non l'aveva presa per niente bene, dato che ora sono un suo diretto concorrente e qualche suo cliente mi ha seguito.
All'inizio avevo molti dubbi e timori che alla fine si sono rivelati completamente infondati, ora continuo ad ingrossare il giro e se vado avanti di questo passo sarò costretto a prendere un dipendente.

In questo genere di cose è fondamentale l'entusiasmo e la determinazione, non so come funziona il tuo lavoro, ma la regola generale credo sia la stessa, quindi se ti posso dare un consiglio sono vitali la visibilità e le conoscenze, e se non si dispone già di questi fattori occorre crearseli, è brutto da dire ma non sempre la professionalità è sufficiente per mandare avanti un'impresa.
Non sto parlando di spintarelle e raccomandazioni varie, per conoscenza intendo il fatto di "entrare nel giro", quando ho iniziato non conoscevo praticamente nessuno e nel giro di pochissimo tempo mi sono creato una rete di conoscenze da far spavento, questa cosa mi è costata tempo e fatica, ho una sorta di secondo lavoro (non retribuito) del quale è forse meglio non parlare che mi occupa un sacco di tempo ma in termini di visibilità rende parecchio, recentemente pure in quest'ultimo "settore" mi si è ampliato il giro, ora devo gestire 9 dipendenti.


Edit: rileggendo il mio commento, mi rendo conto che quanto da me scritto potrebbe essere interpretato malamente, non nego che è un ragionamento da squali, ma il modo che ho utilizzato per crearmi il mio giro non è stato quello di auto-definirmi squalo mettendo in bella vista la pinna dorsale, ma l'esatto opposto; ho dato il mio contributo affiancandomi (gratuitamente) a determinate realtà ed alla fine mi sono creato il mio spazio, questa cosa costa tempo e fatica, ma dato che non sono un raccomandato che ha avuto la fortuna di trovarsi la pappa pronta, in qualche modo ho dovuto arrangiarmi.


Oddio, scritto così pare che spacci :D :)
Comunque bravissimo! Non tutti sarebbero in grado di imbarcarsi in un'avventura del genere! Complimenti!
Speriamo Lauretta percorra la tua stessa, vincente, strada...
 

Reid

Member
Sensazione provata di persona, ma purtroppo non nel mio lavoro. Tanti in bocca al lupo Lauretta.
Be, non penso sia spam se ci linkassi il tuo sito qui. Moderatori permettendo eh.
 

SALLY

New member

Noooo....Lauretta, non si dice crepi, ma grazie!!!!

La leggenda:
… lo sapevate che in bocca al lupo risale a Romolo e Remo, cuccioli d’uomo salvati dalla lupa. Infatti il lupo quando sposta i cuccioli da una tana all’altra si aggira circospetto e attentissimo agli altri predatori, che in questo caso sono esposti al maggior rischio possibile perché in natura il lupo che difende i cuccioli è quanto di più feroce ci possa essere.


Quindi in bocca al lupo aveva significato che lo spirito del lupo sia con te e ti protegga dai pericoli della vita, perché chi era nella bocca del lupo erano i cuccioli, ed erano al sicuro! Romolo e Remo in particolare furono tratti in salvo appunto dalla lupa che non avendo altro che la bocca come organo di presa, li ghermì delicatamente con le proprie fauci e li portò nella sua tana.


La totale perdita cognitiva dell’origine del detto ha fatto si che in questi ultimi 20anni anziché il “grazie” di risposta all’augurio “in bocca al lupo” si sia arrivati per ignoranza al “crepi” o “crepi il lupo”, in assoluto non senso come augurio.
 
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