26° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
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Lascio sempre aperto il 25° Poeticforum (anche perché vorrei commentare le poesie, quando mi verrà incontro l'ispirazione :mrgreen:) e intanto apro il 26°, considerato che, nonostante siamo in agosto, lo "zoccolo duro" è più o meno presente :)

Attendo le vostre proposte, scritte da voi o meno.
 

shvets olga

Member
Incantesimo

Se, al tuo scrittoio, metti da parte il lavoro,
prendi giù un libro, cerchi questi versi
e leggi che io sto lì in ginocchio, l'orecchio
contro il tuo petto dove i muscoli
si inarcano come grossi tomi che si aprono, in curve
di gabbiani, attraverso le onde sonore del tuo cuore,

e che mi passi le dita fra i capelli,
sfilando dalla massa ribelle ciocche
sottili come segnalibri di seta scarlatta,
e mi accarezzi le guance come se lisciassi
veline tra rigide illustrazioni,
e mi tiri verso di te

per leggermi solo negli occhi, vedrai,
in monocromo argento, te stesso,
seduto al tuo scrittoio, prendere giù un libro,
cercare questi versi, e allora, amore,
non saprai chi di noi due legge
ora, chi scrive, e chi è scritto.

Kate Clanchy
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Vù Cumprà

Agosto ce ne andiamo

solo vi lasciamo Milano
vigilate voi, noi assenti
sulle nostre case eleganti
sui bei ladri distinti
sui governanti
noi ce ne andiamo, vi lasciamo
i nostri cani adorati
affamati assetati
ce ne andiamo, vigilate voi
sulla statuina che è d'oro
che non se la portino via vi lasciamo per compagnia
i nostri cani adorati
affamati assetati
e poi piccioni e piccioni
e sotto i piccioni
statue dai grandi nomi
statue rinomate
ma voi come vi chiamate?
Vi abbiamo tolto anche i nomi
nelle nostre città
vigilate voi, voi Persone
che chiamano Vù Cumprà.

Vivian Lamarque
 

maclaus

New member
Come Petrarca

Sparse di sabbia
il vento l’arenile
mentre imperioso il mare
alzava le sue onde.

Forte l’uragano
intralciava
il mio cammino
quel giorno tempestoso
e, come Petrarca,
m’avventurai
sulla battigia
solo e pensoso…

Sferzavami
l’acqua il viso
e la melanconia la mente
per un pensiero triste
come i passi miei
tardi e lenti:
i nostri son giorni
che durano niente
poiché il Tempo padrone
riprende le sue ore…
Inesorabilmente.

(maclaus)
 

Marzati

Utente stonato
Conrad Siever-Antologia di Spoon River, di Masters

Non in quel giardino abbandonato
dove i corpi si trasformano in erba
che non nutre greggi, e in sempreverdi
che non portano frutto-
là dove lungo i sentieri ombrosi
si odon vani sospiri,
e si sognano sogni anche anche più vani
d' intima comunione coi morti-
ma qui sotto il melo
che amavo, vegliavo e sarchiai
con dita nodose
per lunghi, lunghi anni;
qui sotto le radici della vedetta del Nord
aggirarmi nel moto chimico della vita,
nel suolo e nella carne dell' albero,
e negli epitaffi viventi
di mele più rosse!

Se non conoscete l' Antologia, ma dubito, ve la consiglio caldamente. Alcuni suoi epitaffi riempono il cuore.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
My Life

estate
quest’alba che non si decide a levarsi dal suo giaciglio
tra le nubi filtra solo un debole chiarore
molta pioggia deve ancora scendere dal cielo

ma la mia sarà una bella giornata

mi avvio per le strade
scarpe chiuse felpa pesante ombrello
la claustrofobia mi assale
sono già bagnato, ma di sudore

l’ombrello in un cassonetto la felpa sul marciapiede
lancio le scarpe lontano, in direzioni opposte
la spinta atletica di spalla potente e coordinata
due grida alle rispettive contrazioni muscolari,
ringhi di autoaffermazione, come a marcare il territorio

la canotta già intrisa di pioggia fresca
aderisce alla mia figura disegnandomi il corpo
forte e ribelle contro dio e l’umanità, oppressori

i capelli sciolti bagnano la schiena
la mia barba gocciola sul petto
scorrono dalle spalle rivoli sui gomiti
gli occhi socchiusi tra gli scrosci
mandano lampi sincroni col temporale

la mia bella giornata è ormai nel pieno

atavica libertà selvaggia, le braccia levate al cielo
corro ansimando a perdifiato
nessun altro intorno, pur tra questa folla alienata

urto contro muri alberi pali individui pseudo-umani
cado rotolando, mi rialzo ridendo fiero
ora le persone fanno ala al mio passaggio
fendo due mura come Mosè le acque

sbigottiti sorpresi stupefatti
sorrisi di circostanza, spaventati e poi imbarazzati
nella mia libertà vedono riflessa la loro pazzia
ma nessuno fermerà l’animale in fuga

non la gente non i preti i dottori non le guardie né semafori rossi...
rombanti scatole metalliche mi aggrediscono
prepotenti suoni di clacson stridore di gomme sull’asfalto…

perché l’acqua su di me e nelle pozze intorno
ora sembra diventata così rossa?

la mia giornata é ormai finita:
ma é stata forse la più bella!


Hot
 
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alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Incantesimo

Se, al tuo scrittoio, metti da parte il lavoro,
prendi giù un libro, cerchi questi versi
e leggi che io sto lì in ginocchio, l'orecchio
contro il tuo petto dove i muscoli
si inarcano come grossi tomi che si aprono, in curve
di gabbiani, attraverso le onde sonore del tuo cuore,

e che mi passi le dita fra i capelli,
sfilando dalla massa ribelle ciocche
sottili come segnalibri di seta scarlatta,
e mi accarezzi le guance come se lisciassi
veline tra rigide illustrazioni,
e mi tiri verso di te

per leggermi solo negli occhi, vedrai,
in monocromo argento, te stesso,
seduto al tuo scrittoio, prendere giù un libro,
cercare questi versi, e allora, amore,
non saprai chi di noi due legge
ora, chi scrive, e chi è scritto.

Kate Clanchy

Partiamo con i commenti :BLABLA
 

shvets olga

Member
Incantesimo

Se, al tuo scrittoio, metti da parte il lavoro,
prendi giù un libro, cerchi questi versi
e leggi che io sto lì in ginocchio, l'orecchio
contro il tuo petto dove i muscoli
si inarcano come grossi tomi che si aprono, in curve
di gabbiani, attraverso le onde sonore del tuo cuore,

e che mi passi le dita fra i capelli,
sfilando dalla massa ribelle ciocche
sottili come segnalibri di seta scarlatta,
e mi accarezzi le guance come se lisciassi
veline tra rigide illustrazioni,
e mi tiri verso di te

per leggermi solo negli occhi, vedrai,
in monocromo argento, te stesso,
seduto al tuo scrittoio, prendere giù un libro,
cercare questi versi, e allora, amore,
non saprai chi di noi due legge
ora, chi scrive, e chi è scritto.

Kate Clanchy

Quando ero di buon umore ho letto poesia Incantesimo, che mi è piaciuta subito e mi sembrava cosi tangibile e visibile.
Vedo questi due,vedo la loro passione. La passione è visibile e si sente in ogni parola, in ogni gesto.
Quante volte ho guardato a mio marito, pensando “metti da parte il lavoro… e mi tiri verso di te” :)
Quando due amori si incontrano e si dissolvono l’uno nell’altro…
“…amore,
non saprai chi di noi due legge
ora, chi scrive, e chi è scritto.”
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Quando ero di buon umore ho letto poesia Incantesimo, che mi è piaciuta subito e mi sembrava cosi tangibile e visibile.
Vedo questi due,vedo la loro passione. La passione è visibile e si sente in ogni parola, in ogni gesto.
Quante volte ho guardato a mio marito, pensando “metti da parte il lavoro… e mi tiri verso di te” :)
Quando due amori si incontrano e si dissolvono l’uno nell’altro…
“…amore,
non saprai chi di noi due legge
ora, chi scrive, e chi è scritto.”

la perfetta fusione in un unico essere completo, formato da ciò che ciascuno rispettivamente è, al punto di non poter più distinguere il singolo nell'atto del dare e ricevere, che è poi il meccanismo fondante dell'esistenza.

:)
 

shvets olga

Member
la perfetta fusione in un unico essere completo, formato da ciò che ciascuno rispettivamente è, al punto di non poter più distinguere il singolo nell'atto del dare e ricevere, che è poi il meccanismo fondante dell'esistenza.

:)

Non sono d'accordo con te.
Ho scritto: “quando due amori si incontrano e si dissolvono l’uno nell’altro”, si dissolvono non spariscono,intendevo dissoluzione arricchente e stimolante:)
L'amore non è rinuncia dell'individualità.
Nel mio caso, nel mio rapporto con mio marito non posso dire chi scrive, e chi è scritto al 100% (siamo due indocili), non posso dire che noi siamo una cosa sola e un insieme perfetto - siamo abbastanza liberi (dentro un ragionevole), io non sparisco nel profondo di lui (dovrebbe divorziare?:)). Semplicemente, non mi piace amore devastante. E secondo me, la poesia non tocca le questioni fondamentali del rapporto tra uomo e donna, nella poesia descritto bellissimo solo un momento di passione e desiderio, descritto con sguardo ironico della donna, che non perde di vista le piccole debolezze del marito :)
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Non sono d'accordo con te.
Ho scritto: “quando due amori si incontrano e si dissolvono l’uno nell’altro”, si dissolvono non spariscono,intendevo dissoluzione arricchente e stimolante:)
L'amore non è rinuncia dell'individualità.
Nel mio caso, nel mio rapporto con mio marito non posso dire chi scrive, e chi è scritto al 100% (siamo due indocili), non posso dire che noi siamo una cosa sola e un insieme perfetto - siamo abbastanza liberi (dentro un ragionevole), io non sparisco nel profondo di lui (dovrebbe divorziare?:)). Semplicemente, non mi piace amore devastante. E secondo me, la poesia non tocca le questioni fondamentali del rapporto tra uomo e donna, nella poesia descritto bellissimo solo un momento di passione e desiderio, descritto con sguardo ironico della donna, che non perde di vista le piccole debolezze del marito :)

indistinguibili nel dare e nel ricevere, nell'intensità di questo scambio, non certo per individualità, che se non fosse mantenuta lo impedirebbe togliendone valore...
non so se riesco a spiegarmi
 

shvets olga

Member
indistinguibili nel dare e nel ricevere, nell'intensità di questo scambio, non certo per individualità, che se non fosse mantenuta lo impedirebbe togliendone valore...
non so se riesco a spiegarmi


Idealmente, nelle coppie ideali sì, ma siccome nella vita reale non ci sono le coppie ideali sono molto distinguibili, è difficile distinguere essendo dentro, l’osservatore vede la maggior parte del gioco :), chiedete ai vicini e tutto sarà chiaro e distinguibile.
Come misurare, quale unità di misura dell'intensità di questo scambio (a dare e ricevere aggiungerei perdere)? Direi la felicità, il livello dell'autostima, tranquillità (fiducia interiore e la pace della mente).
Credo, che la donna dà di più e anche perde di più a causa della sua emozionalità e disponibilità a sacrificare se stessa per l'amore (non dico che è bene sia per lei sia per lui).

Spero che ti ho capito bene :)
 
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maclaus

New member
Cari Olga e Hot, siete troppo profondi...

Così profondi che leggo e rileggo i vostri post e mi sento dissolvere...:?

:D :YY :ad: :ad: :ad:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Alcune considerazioni.

L’amore è un sentimento molto particolare, poiché può tradursi nella vita reale in un rapporto di coppia, perciò inteso come “transitivo”, come altrettanto galleggiare nella dimensione filosofica, quella che non prevede un oggetto su cui venire riversato ma è tutt’uno con i propri intimi stati emozionali.

Vi sono molte persone di particolare sensibilità, che nella ricerca dell’amore ne coltivano più questo secondo aspetto, proprio per prescindere dall’esistenza di partner, fonti sì di sinergia positiva, purtroppo sovente transitoria, ma fatalmente anche di aspetti negativi legati a compromessi esistenziali e questioni di affermazione delle rispettive personalità nell’ambito di coppia.

Spesso peraltro i due tipi di amore coincidono, soprattutto nelle fasi di innamoramento in cui sono rafforzati da passione, sentimenti di reciproca stima e talvolta miope ammirazione a-critica; ma è frequente che, coll’affievolirsi -che spesso nel tempo subentra- dell’infatuazione, vi sia una trasformazione nella direzione della seconda forma.

Il partner non è più allora l’oggetto-fonte dell’amore, ma un’entità praticamente anonima e impersonale, strumentale alla forma filosofica autonoma di questo stato idealizzato che si autoalimenta dell’emotività di chi lo adotta.

E’ inevitabile che, di conseguenza, di lui emergano e siano messi in risalto e discussione tutti i difetti che inevitabilmente possiede in quanto a propria volta persona viva e manifesta, correlati agli aspetti della natura umana che li originano: meschinità, povertà d’animo, egocentrismo, etc., cose già presenti ovviamente in chiunque, più o meno latenti, ma che erano sopite nella bambagia dell’infatuazione. E tutto assume gradatamente una dimensione che, se a chi osserva da fuori pare magari invariata nei risultati e aspetti comportamentali, all’interno della coppia viene a basarsi su tutt’altri presupposti.

Presupposti che non ricavano più l’amore dal partner, ma dall’idea personale che si ha nel proprio io dell’amore. In sostanza una forma di egoismo catartico spirituale estremo.

Egoismo che, reputando il sacrificio finalizzato al proprio sentire, fornisce forza motivando ad affrontare con sopportazione le negatività del partner; non più per lui -che in tal caso si procederebbe a scaricare con pochi scrupoli, e anzi spesso si finisce per farlo una volta che non lo si ritiene più all'altezza e “il gioco non vale più la candela”- ma per se stessi: pena che costituisce uno dei pilastri del proprio sentimento e che portare in spalla come una croce -“la propria croce!”- costituisce fonte di autostima rendendo, se pur clandestinamente, orgogliosi di se stessi.

Il godimento che ne consegue è appagante, come sempre quello che scaturisce dal masochismo, come di fatto è.

Molti ménage campano in tal modo a tempo indeterminato, per quella che è l’incapacità (o la non volontà, inconscia o consapevole) di valutare oggettivamente la fine di un rapporto, trasformando più o meno deliberatamente la figura del partner in veicolo inconsapevole del proprio paradiso artificiale amoroso, millantando come amore per lui -bruto e ignobile concentrato di difetti e negatività- il proprio sacrificio inscenato con tenacia, che in realtà è solo per se stessi.

Magari fino a che quello, distrutto da condizionamenti che percepisce ma non realizza, se ne va deluso e distrutto da quella che è ormai una permanente violenza psicologica; ma con il marchio del colpevole, del prepotente e di chi sarebbe responsabile della fine di un amore e dell’abbandono del tetto coniugale.

In questo senso concordo esservi tanta ironia nella considerazione da parte della poetessa del comportamento dell’uomo di questa poesia: pare proprio che la donna lo stia usando, sfruttandone le debolezze, per ricevere quelle attenzioni creazione delle proprie fantasie emotive, affermando in sostanza che non ne è lui in realtà l’attore, ma lei stessa attraverso lui.

Questo non distinguere chi fa cosa, indica proprio che lì non vi sono due partner che si scambiano amore, ma una sola che lo vive sulle proprie pulsioni, dove lui è un accessorio propedeutico, una marionetta.

Ammesso e non concesso, tristemente, che le coppie ideali non ci siano -o lo siano in limitate fasi esistenziali, in cui ciò può realizzarsi per un transitorio cumulo di coincidenze reciprocamente appaganti-, in tal caso quelle reali non sarebbero rette da sentimento etereo e idealizzato, bensì da un mare di compromessi che le rendono in realtà dei sodalizi più o meno affettivi.

E’ qui che si iniziano calcoli e misurazioni, chi dà di più e quanto, chi riceve di più, chi perde chi vince, chi si sacrifica per l’amore…

Ciò è molto penoso, ma se l’amore non esiste allora ne è il più probabile candidato a surrogarlo; ed in effetti molte coppie “di lungo corso” finiscono per vivere in equilibri/squilibri di tale fatta, laddove anche il ruolo di chi afferma essere il perdente che più si sacrifica è in realtà scelta voluta, essendo proprio in tale sconfitta la vera vittoria: il sacrificio si fa per se stessi -giammai lo si farebbe per l’altro!-, per l’amore filosofico che è molto più elevato di quello prosaico di coppia.

E a ben vedere, ad uscirne perdente è quel cavernicolo “gretto e terreno”, che vede l’amore solo in un relazionarsi con la partner, trovandosi incapace per cromosomica mancanza di sensibilità a concepire quello filosofico, infinito ed eterno; da lei ridotto progressivamente ad assumere perfettamente in buona fede comportamenti dolci ed affettivi, che lui per un’istintiva dedizione protettiva-sessual-maschilista identifica come amore e che peraltro nulla sortiscono sulla partner. La quale assiste sorridendo compiaciuta dentro di sé, continuando esternamente a proclamarsi sua vittima.

:MUCCA
 
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shvets olga

Member
Grazie per queste tue considerazioni molto interessanti. Non posso dire che condivido li pienamente.
E’ una specie di sindrome di Stoccolma in amore :??, quando la vittima ama “la propria croce!” e quando il suo aguzzino non deve migliorare per non perderla.
Cosa dire, l'amore è ingiusto, come la vita, da questi muoiono. In amore tutto è confuso, tutto si è intrecciato, chi è in grado di capire?
Sono un sostenitore di non complicare le cose già complicate.
Per me queste tue considerazioni anche è una visione inaspettata della poesia.
"Magari fino a che quello, distrutto da condizionamenti che percepisce ma non realizza, se ne va deluso e distrutto da quella che è ormai una permanente violenza psicologica; ma con il marchio del colpevole, del prepotente e di chi sarebbe responsabile della fine di un amore e dell’abbandono del tetto coniugale.
In questo senso concordo esservi tanta ironia nella considerazione da parte della poetessa del comportamento dell’uomo di questa poesia: pare proprio che la donna lo stia usando, sfruttandone le debolezze, per ricevere quelle attenzioni creazione delle proprie fantasie emotive, affermando in sostanza che non ne è lui in realtà l’attore, ma lei stessa attraverso lui.
Questo non distinguere chi fa cosa, indica proprio che lì non vi sono due partner che si scambiano amore, ma una sola che lo vive sulle proprie pulsioni, dove lui è un accessorio propedeutico, una marionetta."


Mi piacerebbe pensare che la poetessa cerca soluzione nelle cose semplici: una carezza, un tocco, un abbraccio...
:)
 

shvets olga

Member
"... nelle coppie ideali sì, ma siccome nella vita reale non ci sono le coppie ideali .."

:MUCCA

anche per mancanza di una carezza, un tocco, un abbraccio... :)

Dopo le tue considerazioni io mi sono sconcertata :): sto pensando cosa sinificano le parole in monocromo argento nella frase

...per leggermi solo negli occhi, vedrai,
in monocromo argento...


estraneità e freddezza?
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
anche per mancanza di una carezza, un tocco, un abbraccio... :)

Dopo le tue considerazioni io mi sono sconcertata :): sto pensando cosa sinificano le parole in monocromo argento nella frase

...per leggermi solo negli occhi, vedrai,
in monocromo argento...


estraneità e freddezza?

scusa se ti ho risposto con una frase tua, ma mi pareva un buon modo per chiudere il cerchio del discorso...

mi è piaciuta moltissimo la tua considerazione sulla sindrome di Stoccolma.

aggiungo che, per sottolineare che quanto ho detto non è esattamente la regola del tutto, avevo premesso trattarsi di considerazioni. vero é che sono fondamentalmente pessimista -o realista ?!? -, ma sai bene che sono anche inguaribilmente romantico.

non ho voluto negare il sacrificio di un componente della coppia, ma solamente precisare che non è esclusivo appannaggio della donna, o perlomeno non più in maniera assoluta al giorno d'oggi rispetto a ieri -parlando della nostra realtà geografica, ovviamente-; vi sono anche molti maschi che vivono l'amore di coppia con grande sofferenza e subendo in silenzio maltrattamenti che, se pure di stampo psicologico, si traducono in estremo disagio nel vivere.

che volesse contrapporre quell'unico tono, freddo ma prezioso, alle più prosaiche e poco sentimentali famose 50 sfumature?
:wink:
 

maclaus

New member
...intervengo, in punta di piedi, in questo interessantissimo dialogo solo per dire che:
- confermo il mio giudizio su Hot, che ho sempre reputato un romanticone sotto una "scorza" da duro;
- Olga è una raffinatissima fruitrice di poesia... riesce sempre a cogliere l'essenza delle rime...
:ad:
:D
 
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