Benchetrit, Samuel - Il condominio dei cuori infranti

alessandra

Lunatic Mod
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Il film inizia con un'affollatissima riunione di condominio in un quartiere povero della Francia, durante la quale solo una persona vota contro l'installazione di un nuovo ascensore, dato che quello esistente dà parecchi problemi: il timido signor Sternlowitz, residente al primo piano, che si impegna a non partecipare economicamente al "progetto" ma, in cambio, non potrà usufruire dell'ascensore.
Dopo quest'inizio tra lo spassoso e l'amaro (il signor Sternlowitz è palesemente, fin dal principio, un personaggio malinconico) il regista va a curiosare in alcuni appartamenti del condominio.
Il primo è, appunto, quello di Sternlowitz, la cui decisione relativa all'ascensore si ripercuote su di lui in maniera assurda, demenziale, portando la sua vita ad un punto che sembrerebbe di non-ritorno.
Poi c'è un adolescente che vive, con una madre completamente assente, nell'appartamento di fronte a quello di un'attrice in declino. Tra i due nasce un'amicizia fuori del comune.
Infine c'è una donna algerina, che vive sola, nella cui casa piomba all'improvviso un astronauta.
Il resto ve lo lascio scoprire. Dal titolo mi aspettavo una commedia corale, briosa e divertente. Non è così e forse questo, sul momento, mi ha fatto provare un pizzico di delusione, ma solo un pizzico perché si tratta di un film profondo e toccante.
E' la storia di tante solitudini vissute in modo diverso, storie folli, assurde ma personaggi schietti, forse non comuni ma realistici nei sentimenti. Un film che trasmette sperdimento, soprattutto nella storia di Sternlowotz, a differenza di quella di Hamida, divertente e tenera come tenero è tutto il film. Triste ma non tragico, perché per tutti c'è una speranza, che sta nella relazione con l'altro, nell'incontro tra solitudini, che può fare veri e propri miracoli.
Delicatissimo, lo consiglio.
 
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