bottegadiscrittura.it

Vi piace?

  • No

    Voti: 3 60.0%
  • Sì, parzialmente

    Voti: 1 20.0%
  • Sì, ma rispondono con troppa lentezza

    Voti: 0 0.0%
  • Sì, si fanno un po' attendere, ma la competenza è fuori discussione

    Voti: 1 20.0%

  • Votanti
    5
  • Sondaggio terminato .

Mondlettrice

New member
Salve a tutti,
vorrei segnalare un sito: bottegadiscrittura.it che, incredibilmente, non prevede alcun tipo di compenso, che non mette oggetti in vendita, non vi invita a pubblicare con loro, non è un'agenzia letteraria, insomma si occupa solo di promozione di una buona scrittura (e lettura) e sembra sviluppato in maniera altamente professionale. Per una volta, persone davvero competenti e non i soliti venditori di fumo...
Bye.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
ciao,

potresti spiegare meglio di cosa si tratta e che scopo ha il sondaggio? perché detto così non si capisce, se è un sito che aiuta gli autori esordienti o altro, siccome poi è difficile valutare volevo avere maggiori informazioni.

grazie :)
 

Mondlettrice

New member
ciao,

potresti spiegare meglio di cosa si tratta e che scopo ha il sondaggio? perché detto così non si capisce, se è un sito che aiuta gli autori esordienti o altro, siccome poi è difficile valutare volevo avere maggiori informazioni.

grazie :)

Certo,
si tratta di un sito professionale che aiuta gli autori esordienti a sviluppare le proprie capacità crative correggendo in forma gratuita bozze di racconti e/o romanzi. Inoltre è aperto ad una comunità di lettori / scrittori e prevede interventi di critica letteraria. Tutto qua. Quello che mi ha colpito è che è forse l'unico sito che io conosca che non cerchi di propinare attività di self-publishing e non si propone nemmeno come editore. È assente dal sito ogni forma di pubblicità. Il sondaggio, effettivamente, mi è venuto fuori in maniera un po' estemporanea... dovrebbe calcolare l'apprezzamento del mio suggerimento, ma poi le risposte suggerite sembrano più calibrate sul gradimento del sito in sé...
 

wolverine

New member
Gli ho dato un'occhiata è mi sembra interessante e utile dal un certo punto di vista (più che altro per autori emergenti).
 

Davide.Zizza

New member
Sembra fantastico, quasi troppo bello per essere vero :) Immagino siano sommersi di richieste... Qualcuno lo ha già sperimentato?

Inviato dal mio LG-D855 utilizzando Tapatalk
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
non mi trovo assolutamente d'accordo con quanto dichiarano in apertura:

"Riteniamo che la scrittura, prima di essere un’arte, sia un mestiere e che dunque come tale possa essere appresa, perfezionata nelle sue tecniche, coltivata con passione e dedizione fino a diventare un’arte."

coltivare la scrittura come mestiere a prescindere dall'arte come dotazione degli autori, origina secondo me tutta una serie di prodotti consumistici globalizzati che orientano e condizionano i lettori intesi come massa, dando poi loro in pasto ciò che di conseguenza sono convinti di voler leggere.
ecco allora le varie saghe fantasy, quelle a sfondo religioso/massonico, le svariate sfumature di diversi colori ...
il tutto corretto rivisto e spianato da specialisti di lingua/mercato, in grado eventualmente essi stessi di procedere alla stesura di un libro su ordinazione.
per intendersi, un po' ciò che accade nel mondo della musica, dove dopo l'exploit iniziale che esprime originalità e creatività, la maggioranza degli artisti finisce per fare più o meno le stesse cose, con sola differenza la qualità determinata da quanto investito per produrlo (session man, elettronica sofisticata, studi registrazione, pubblicità, etc).
ovvio che chi scrive un libro debba anche saperlo fare bene, ma distinguerei tra l'utilizzo conoscenza padronanza della lingua, e tutto ciò che é legato invece al business ed al prodotto di massa, inevitabilmente globalizzato e perciò paraocchi per fantasia e creatività.
concludo riassumendo il mio pensiero: se l'autore non é destinato a opere di tipo divulgativo, miglioriamo la sua capacità di esprimere la propria arte partendo proprio da quest'ultima.
credo sia l'unica vera strada per ottenere, parafrasando la pittura, un vero pittore artista in luogo di un ottimo imbianchino.
con buona pace di chi preferisce il secondo piuttosto di un artista scarso: ma pochi imbianchini finiscono al Louvre, inteso come esposti in gallerie (fatte dalla crema degli imbianchini...)
 

wolverine

New member
non mi trovo assolutamente d'accordo con quanto dichiarano in apertura:

"Riteniamo che la scrittura, prima di essere un’arte, sia un mestiere e che dunque come tale possa essere appresa, perfezionata nelle sue tecniche, coltivata con passione e dedizione fino a diventare un’arte."

coltivare la scrittura come mestiere a prescindere dall'arte come dotazione degli autori, origina secondo me tutta una serie di prodotti consumistici globalizzati che orientano e condizionano i lettori intesi come massa, dando poi loro in pasto ciò che di conseguenza sono convinti di voler leggere.
ecco allora le varie saghe fantasy, quelle a sfondo religioso/massonico, le svariate sfumature di diversi colori ...
il tutto corretto rivisto e spianato da specialisti di lingua/mercato, in grado eventualmente essi stessi di procedere alla stesura di un libro su ordinazione.
per intendersi, un po' ciò che accade nel mondo della musica, dove dopo l'exploit iniziale che esprime originalità e creatività, la maggioranza degli artisti finisce per fare più o meno le stesse cose, con sola differenza la qualità determinata da quanto investito per produrlo (session man, elettronica sofisticata, studi registrazione, pubblicità, etc).
ovvio che chi scrive un libro debba anche saperlo fare bene, ma distinguerei tra l'utilizzo conoscenza padronanza della lingua, e tutto ciò che é legato invece al business ed al prodotto di massa, inevitabilmente globalizzato e perciò paraocchi per fantasia e creatività.
concludo riassumendo il mio pensiero: se l'autore non é destinato a opere di tipo divulgativo, miglioriamo la sua capacità di esprimere la propria arte partendo proprio da quest'ultima.
credo sia l'unica vera strada per ottenere, parafrasando la pittura, un vero pittore artista in luogo di un ottimo imbianchino.
con buona pace di chi preferisce il secondo piuttosto di un artista scarso: ma pochi imbianchini finiscono al Louvre, inteso come esposti in gallerie (fatte dalla crema degli imbianchini...)

Sai che dopo aver letto il tuo post ti devo dar ragione,hot....ho giudicato con troppa leggerezza e senza riflettere
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Sai che dopo aver letto il tuo post ti devo dar ragione,hot....ho giudicato con troppa leggerezza e senza riflettere

assolutamente no, cara amica Wolvy.
Quello che hai postato, che riporto di seguito:

"Gli ho dato un'occhiata e mi sembra interessante e utile dal un certo punto di vista (più che altro per autori emergenti)."

é per me del tutto sensato e condivisibile.
Innegabile che un autore emergente, supponiamolo talentuoso, abbia anche necessità di una certa padronanza del mezzo.
mezzo sul quale lui stesso potrà poi se vogliamo interferire (pensiamo ai Joyce, ai Saramago...), ma che sicuramente deve averne le principali caratteristiche peculiari, vocali consonanti senso ...
aleatorie e spinte al limite, magari, ma pur finalizzate a trasmettere qualcosa, essendo in fondo la scrittura pur sempre un mezzo di comunicazione.
il mio timore è che un approccio troppo scolastico (ed esasperato nella sua omologazione) della formazione possa reprimere in qualche modo la creatività ma anche una certa originalità proprio espressiva, forzando a modifiche di cose considerate errori perché non ortodosse.

tranquilla, non sei assolutamente persona imputabile di leggerezza nel giudicare o che non riflette, e questa tua umiltà é una forma di onestà morale che ti rende onore!
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Io ho frequentato parecchi corsi di scrittura creativa. E devo dire che sono sempre state esperienze bellissime. Di questa bottega che hai postato, però, non so niente.

Ce ne sono di diversi tipi e di diverse qualità, ma nessuna di esse riduce lo scrivere a forme standardizzate. Anzi, fanno l’esatto opposto. Pensare che questi corsi abbassino il livello di genialità, è’ una visione *stereotipata che spesso abbiamo a causa di una percezione distorta dell’uomo-scrittore. Uno scrittore mica si può mettere lì a imparare! Uno scrittore è un genio! Come ti permetti di dire a me come si scrive!

In queste scuole, se le si affrontano con umiltà, si può persino imparare a trovare la propria via. Quella che magari già abbiamo dentro di noi, ma che per qualche motivo da soli non riusciamo a vedere.

A volte vengono insegnate alcune regole generali, questo sì. Perché le regole, nella scrittura, ci sono. E sono anche un tantino noiose, a dirla tutta. Dopo di che infrangerle va benissimo, ma per farlo bisogna prima conoscerle a fondo. Altrimenti diventa una rivoluzione contro il nulla.

Oggi come oggi c’è troppa gente che si auto pubblica. Persone che pagando di tasca propria pensano di essere grandi scrittori. Il loro libro tra le mani, pieno di refusi, gli dà diritto di guardare gli altri dall’alto in basso.

Ognuno fa come vuole. E ognuno ha bisogno di cose diverse dalla vita. Se uno è un genio assoluto, di scuole non ne ha di certo bisogno. Celine non aveva bisogno di scuole. John Fante non aveva bisogno di scuole. E nemmeno Einstein ne aveva bisogno. Ma personaggi del genere si contano sulle dita di una mano in cent’anni. La maggior parte delle persone ha bisogno di imparare. Bisogna essere umili e lavorare a testa bassa. Perché laddove non arriva il genio, può arrivare l’impegno. E l’impegno migliora il genio.

Bisogna dire che le scuole di scrittura creativa non fanno miracoli: se uno non sa scrivere, non sa scrivere, punto e basta.

Porsi il problema se la scrittura sia un’arte o una professione la dice lunga su come affrontiamo la questione della letteratura in Italia. E’ una domanda che nelle scuole anglo sassoni non si sognerebbero di fare, perché chi scrive è visto alla stessa stregua di un artigiano. Al pari di chi fa vasi o di chi fa il punto croce. E gli artigiani sono artisti, senza ombra di dubbio. Il muratore è un artista. Il calciatore è un artista. Tutte le professioni sono un’arte, ma nessuna è investita di auree particolari. Scrivere libri è come coltivare l’orto o fare un edificio con le proprie mani. Un libro è un oggetto, al pari di una patata o di un vaso da fiori. C’è molta bellezza in tutte queste cose e chi le ama le vede.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
E' tutto gratuito oppure sono servizi a pagamento?

Dovrebbe essere gratuito. Solitamente sono piccoli autori che offrono i propri servizi di editing in cambio di visibilità e nella speranza di trovare l’autore dell’anno.

A me sembra un buon metodo per tutti.

Non credo che questo sito offra al momento veri e propri corsi, ma solo servizi di editing. Gratis a quel che si dice e sarà certamente così.
 

Mondlettrice

New member
Bottegadiscrittura.it

non mi trovo assolutamente d'accordo con quanto dichiarano in apertura:

"Riteniamo che la scrittura, prima di essere un’arte, sia un mestiere e che dunque come tale possa essere appresa, perfezionata nelle sue tecniche, coltivata con passione e dedizione fino a diventare un’arte."

coltivare la scrittura come mestiere a prescindere dall'arte come dotazione degli autori, origina secondo me tutta una serie di prodotti consumistici globalizzati che orientano e condizionano i lettori intesi come massa, dando poi loro in pasto ciò che di conseguenza sono convinti di voler leggere.
ecco allora le varie saghe fantasy, quelle a sfondo religioso/massonico, le svariate sfumature di diversi colori ...
il tutto corretto rivisto e spianato da specialisti di lingua/mercato, in grado eventualmente essi stessi di procedere alla stesura di un libro su ordinazione.
per intendersi, un po' ciò che accade nel mondo della musica, dove dopo l'exploit iniziale che esprime originalità e creatività, la maggioranza degli artisti finisce per fare più o meno le stesse cose, con sola differenza la qualità determinata da quanto investito per produrlo (session man, elettronica sofisticata, studi registrazione, pubblicità, etc).
ovvio che chi scrive un libro debba anche saperlo fare bene, ma distinguerei tra l'utilizzo conoscenza padronanza della lingua, e tutto ciò che é legato invece al business ed al prodotto di massa, inevitabilmente globalizzato e perciò paraocchi per fantasia e creatività.
concludo riassumendo il mio pensiero: se l'autore non é destinato a opere di tipo divulgativo, miglioriamo la sua capacità di esprimere la propria arte partendo proprio da quest'ultima.
credo sia l'unica vera strada per ottenere, parafrasando la pittura, un vero pittore artista in luogo di un ottimo imbianchino.
con buona pace di chi preferisce il secondo piuttosto di un artista scarso: ma pochi imbianchini finiscono al Louvre, inteso come esposti in gallerie (fatte dalla crema degli imbianchini...)

Be'... scusate se ritorno dopo tanto tempo, ma non immaginavo che una mia semplice segnalazione suscitasse tanto interesse. Non so cosa dire... avete tutti un po' ragione. Comunque fanno anche laboratori di lettura, ho partecipato (un po' troppo timidamente forse) ad un laboratorio su Flaubert... è stato divertente, anche perché avevo letto Madame Bovary, ma non L'Educazione sentimentale (a dire il vero non l'ho ancora finito...). Visto che siete comunque un po'curiosi come me, se ho nuove notizie non mancherò di farvele sapere. A presto!
 
Alto