Pasolini, Pier Paolo - Uccellacci e uccellini

elisa

Motherator
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Totò e il figlio Ninetto si stanno recando presso un cascinale nei dintorni di Roma, con l'intenzione di sfrattare dei poveracci che non pagano l'affitto da mesi e si cibano solo di nidi di rondine. Durante il percorso incontrano un corvo parlante che si rivela un saccente intellettuale marxista di vecchio stampo. L'uccello convince Totò e il figlio a vestirsi da frati ed a ripetere a tutti gli uccelli la predica di San Francesco. Totò, nei panni di Frà Ciccillo riesce a farsi capire dai falchi e dai passerotti...(Filmscoop.it)

Che cos'é questo film che inizia con Domenico Modugno che canta i titoli di testa? questa storia fatta di apologhi, parabole, simboli e situazioni reali in una periferia romana desolata sia quando è stracciona sia quando mostra tutto il suo sfarzo? chi rappresentano i due personaggi on the road, lo scaltro e scafato attore Totò con la sua maschera mitigata dalle briglie che il regista gli tiene ben strette perché non rivesta i soliti panni e Ninetto, con la sua parlata borgatara e la semplicità e immediatezza di un ragazzo di periferia lasciato invece a briglie sciolte? e il corvo parlante che farà una pessima fine come il grillo in Pinocchio? e tutti quei personaggi tra il reale e il surreale come la compagnia teatrale? ebbene questo è un film che stimola le domande e con leggerezza ti accompagna in questo percorso autoriali, unico nel suo genere.
 
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alessandra

Lunatic Mod
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Sicuramente mi sono persa mille cose di questo film, mille simboli o significati sottesi, ma è stata comunque una visione molto piacevole, accompagnata da una certa meraviglia nell'osservare i personaggi e le scene che a tratti sembrano teatrali. Non c'è una vera trama, ma un susseguirsi di episodi più o meno surreali, a partire da quelli in cui c'è il corvo parlante; bellissime le parti in cui un insolito Totò conversa con gli uccelli e agghiacciante la scena della famiglia povera che mangia nidi di rondine. Un film politico, intellettuale, di una comicità amara e malinconica. E' il primo film di Pasolini che vedo, non credo però che questo sia il suo genere solito.
 
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