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Franzinelli., Mimmo. L'amnistia Togliatti. 1946. Colpo di spugna sui crimini fascisti.
Questo splendido volumetto di storia è uscito a maggio finalmente nella economica Feltrinelli
che ce lo ri-consegna all'attenzione.
Pochi studiosi, se non Franzinelli (che è sempre stato vicino, sul piano personale, al movimento anarchico), avrebbero avuto il coraggio di mettere nero su bianco un lavoro cosi' lucido su una delle pagine piu' allucinati e vergognose (e soprattutto taciute) della storia italiana post-fascista: l'amnistia Togliatti.
Sergio Luzzatto lo ha definito un libro “impressionate quanto importante”. Lo è -per gli ignoranti (ma per loro è e sarà inutile).
Il colpo di spugna sui crimini fascisti verrà infatti sancito dal Migliore in persona, divenuto ministro, che per altro-esistono le circolari- aveva già provveduto ad assoldare tra le proprie fila orde di fascisti tra i meno esposti.
Vedere la foto del giorno dell'indulto concesso alla Banda Carità, ad esempio, una delle piu' feroci compagini di torturatori e assassini di Salo', fa, da sola, una impressione enorme. E' del 28 luglio 1951, e fan il saluto fascista a braccio teso.
Ma l'amnistia Togliatti, che spiega molto, da sola, attorno a quello che accadrà in Italia nei vent'anni successivi, resta una pagina taciuta del panorama politico pubblico, e non solo storiografico, grazie proprio allo squallore del “realismo” delle sinistra italiana (e dei marxisti), che nemmeno 20 anni di fascismo e una guerra mondiale riusciranno a rendere meno infingarda e ipocrita.
Franzinelli mette in ordine tutto, da storico di vaglia, fornendo un quadro chiaro ed esaustivo della questione.
Bel libro. Grazie Franzinelli. Fai respirare gli studiosi e la poca gente decente che la classe colta italiana abbia ancora al suo interno.
Quanto alla “gente” , non capi' allora come non capirà adesso. Che vadano, inconsapevoli ed ignoranti, a mangiar la polenta e a ballare alle Feste dell'Unità, sui morti, i torturati, i fucilati, e gli amnistiati per le loro danze.
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Questo splendido volumetto di storia è uscito a maggio finalmente nella economica Feltrinelli
che ce lo ri-consegna all'attenzione.
Pochi studiosi, se non Franzinelli (che è sempre stato vicino, sul piano personale, al movimento anarchico), avrebbero avuto il coraggio di mettere nero su bianco un lavoro cosi' lucido su una delle pagine piu' allucinati e vergognose (e soprattutto taciute) della storia italiana post-fascista: l'amnistia Togliatti.
Sergio Luzzatto lo ha definito un libro “impressionate quanto importante”. Lo è -per gli ignoranti (ma per loro è e sarà inutile).
Il colpo di spugna sui crimini fascisti verrà infatti sancito dal Migliore in persona, divenuto ministro, che per altro-esistono le circolari- aveva già provveduto ad assoldare tra le proprie fila orde di fascisti tra i meno esposti.
Vedere la foto del giorno dell'indulto concesso alla Banda Carità, ad esempio, una delle piu' feroci compagini di torturatori e assassini di Salo', fa, da sola, una impressione enorme. E' del 28 luglio 1951, e fan il saluto fascista a braccio teso.
Ma l'amnistia Togliatti, che spiega molto, da sola, attorno a quello che accadrà in Italia nei vent'anni successivi, resta una pagina taciuta del panorama politico pubblico, e non solo storiografico, grazie proprio allo squallore del “realismo” delle sinistra italiana (e dei marxisti), che nemmeno 20 anni di fascismo e una guerra mondiale riusciranno a rendere meno infingarda e ipocrita.
Franzinelli mette in ordine tutto, da storico di vaglia, fornendo un quadro chiaro ed esaustivo della questione.
Bel libro. Grazie Franzinelli. Fai respirare gli studiosi e la poca gente decente che la classe colta italiana abbia ancora al suo interno.
Quanto alla “gente” , non capi' allora come non capirà adesso. Che vadano, inconsapevoli ed ignoranti, a mangiar la polenta e a ballare alle Feste dell'Unità, sui morti, i torturati, i fucilati, e gli amnistiati per le loro danze.
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