Vinterberg, Thomas - Via dalla pazza folla

Meri

Viôt di viodi
Bathsebah Everdene è una ragazza di campagna, cresciuta dagli zii, che rifiuta la proposta di matrimonio del fittavolo benestante Gabriel Oak, che pur le piace, per non divenire proprietà di nessuno e resistere in un ideale d'indipendenza che per la società vittoriana non è certo la norma. Per un rovescio di fortune, Bathshebah si trova in seguito a dirigere una fiorente fattoria, mentre Gabriel lavora al suo servizio come pastore. Dai campi, lui la vedrà, negli anni, resistere anche alla corte e alla protezione del ricco vicino Bolwood e cedere invece al desiderio per l'arrogante tenente Troy. Fino alla loro seconda occasione. (MyMovies)

Trama carina,anche se, secondo me ci sono dei buchi,:? paesaggi bellissimi.
Non ho capito il senso del titolo.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Anche secondo me non è un film fluido e continuo, troppo veloce nella successione degli eventi e poco approfondimento psicologico dei personaggi.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Non ho capito il senso del titolo.
"Via dalla pazza folla" fa riferimento ad un verso di una poesia di Thomas Gray, poeta cimiteriale o dark romantic di metà Settecento, "Elegia scritta in un cimitero campestre", dal gusto melanconico e decadente, dedicata alla morte del suo migliore amico e poeta, Richard West.

Lontani dall'ignobile lotta della pazza folla
i loro pacati desii non si sono mai afflosciati;
in questa reclusa valle della vita
hanno continuato per il loro silenzioso corso.


Il poema intero è lunghissimo.

Thomas Gray afferma l'uguaglianza che ci deve essere fra gli uomini e che anche nelle persone più povere potevano erano presenti individualità che avrebbero meritato di emergere a livello politico e sociale ma non è stato possibile a causa delle disparità economiche nella società dell'epoca; l'autore, nel poema, elogia quindi la gente comune, i contadini perché, sempre secondo l'autore, la fama ed il potere e la ricchezza materiale sono concetti illusori che non sopravvivono nell'uomo per l'eternità.
Tematiche, queste, care alla letteratura vittoriana di cui Hardy è un forte esponente.
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Ho visto ieri questo adattamento del 2005, con Carey Mulligan e Matthias Schoenaerts come protagonisti. Il film in sé è fatto bene, come recitazione, ambientazione, costumi e musiche (sui costumi non sono un esperto ma mi sembravano ok). Il problema è l'adattamento, perché ci sono alcuni cambiamenti sui personaggi e sulla storia che a mio parere distorcono l'idea che ci si fa dei personaggi, specie se non si è letto il libro.
Primo fra tutti Boldwood, che sembra una persona più che normale, solo timido, mentre dal libro emergono comunque dei problemi relazionali e probabilmente mentali non indifferenti. Questo a sua volta influisce sull'idea che ci si fa di Bathsheba.
Insomma poteva essere più coerente con il libro, anche come dialoghi, però so di essere un pignolo su questo punto quindi magari altri non noteranno questi difetti e diranno che è perfetto. Anche il finale è più romantico di quanto non fosse nel libro, quasi sdolcinato direi 😅 Però è da manuale per un film romantico.

Voto: 2.5 stelle su 5
 
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