Tansi, Sony Labou - La vita e mezza

bonadext

Ananke
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La vita e mezza è un romanzo breve sulla sacralità della vita umana, in chiave originalissima e folle.
Pubblicato nel 1979 è stato un'innovazione nel panorama sub-sahariano francofono dell'epoca, io aggiungerei che è stato una “genialata”, e come scrive nella prefazione lo stesso autore è una favola creata interamente nella sua mente, che ci parla dell'assurdità dell'assurdo e che inaugura l'assurdità della disperazione.

Questa favola moderna in vesti africane si colloca fuori da ogni costrizione temporale, dove è in atto un susseguirsi di terribili e sanguinarie dittature che porteranno ad una dimensione “quasi” mitica e/o apocalittica dell'Africa (o del mondo intero?), dove l'autore lancia il suo messaggio di speranza per il futuro.

Il tutto ruota attorno alla profetica figura di Marziale, a sua figlia e a sua nipote, che combattono una lunga serie di guerre civili contro le dittature, ognuno a modo loro (le donne sfruttando la bellezza dei propri corpi), e dove il paradosso che attraversa il romanzo si ricollega ai più antichi miti e alle più lontane religioni, ma è anche un'allegoria dell'opposizione alla disumana dittatura.

Lo stile e la scrittura mi hanno ricordato molto quelli di J.G. Ballard e di Jonas Jonasson, sempre molto ironici e di facile intuizione...
Insomma è una lettura che consiglio a tutti i lettori esigenti e sognatori come me, per chi vuole leggere qualcosa di non scontato e ordinario senza cadere nel banale!
 
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