Come stiamo costruendo un futuro funerario per l'Italia

Fabio

Altro
Membro dello Staff
I libri e la carta sono stati un mezzo perfetto nella storia. Ora l'economia e lo sviluppo corre #digital.
Ritengo che affidare il periodo più fertile, creativo, malleabile e "osmotico" del processo di apprendimento di un bambino, nelle mani di un "non digital" sia la strategia perfetta per acceleraree acuire il divario innovativo e tecnologico del "bloccato Belpaese" nei confronti del frenetico e accelerante "resto del mondo".

Questa chart mi causa dolore! Dobbiamo mettere assieme una formazione che prenda i benefici del processo di formazione classico ai mezzi digital.
Personalmente ritengo che ai giorni nostri sia il bambino a insegnare come funziona il mondo a un 65 enne.

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Zingaro di Macondo

The black sheep member
E in questo grafico mancano i paesi cosidetti del terzo mondo. Dove l'educazione sta diventando un fondamento. E dove sono, non i trentenni, ma i ventenni a fare educazione. Con uno spirito e un'abnegazione innati..
 

Marzati

Utente stonato
Da studente un po' grandicello, mi permetto di dire che il problema principale della scuola italiana non credo sia l' età degli insegnanti (per quanto sia comunque un problema da porsi). Mi chiedo se questa scuola digital ci permetta veramente di andare avanti e di creare un buon futuro per il nostro paese, anche nel caso in cui sia applicata alla didattica al meglio. Alla fine il digitale si sta rivelando, almeno per quanto riguarda il liceo, dove studio e quindi so (più o meno) di che parlo, una sostituzione di mezzi, non una rivoluzione didattica...
 

SALLY

New member
Mia nipote ha cominciato la suola mercoledì, prima elementare...sono contenta che le maestre siano tutte giovanissime e la scuola è una scuola digitale, l'unica in città, non ci sono libri...mah, vedremo..io intanto già le ho preso Pinocchio, Il piccolo principe, L'isola del tesoro...mi sono capitati a 2 euro l'uno ad un mercatino :mrgreen:
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
dove studio e quindi so (più o meno) di che parlo, una sostituzione di mezzi, non una rivoluzione didattica...
Insegnanti old, se non anagraficamente, nell'approccio.
La tecnologia digitale può ACCELERARE il processo di formazione e permette di attivare meccanismi di formazione del sapere analitico e critico finora inimmaginabili.

Purtroppo gli insegnati che potrebbero fare questo saranno precari o camerieri in qualche bar, mentre l'insegnante inadeguato è probabilmente di ruolo e insegnerà con l'approccio "meno faccio meglio sto".
 

zanblue

Active member
Purtroppo gli insegnati che potrebbero fare questo saranno precari o camerieri in qualche bar, mentre l'insegnante inadeguato è probabilmente di ruolo e insegnerà con l'approccio "meno faccio meglio sto".

Conosco personalmente in Italia, un insegnante di ruolo che insegna sguazzando nella propria ignoranza.. tanto chi la licenzia ?

Meno fa e meglio sta.
Sfrutta tutti i giorni di malattia possibili e immaginabili, profondamente razzista nei confronti degli allievi stranieri, non conosce una sola parola di inglese, non sa usare un computer, insegna ai bambini che Daniel Pennac è un filosofo e che il Taj Mahal si trova in Pakistan....:W :W
Come possono imparare dei bambini da un personaggio del genere?
Perchè nessuno verifica le reali capacità di chi dovrà insegnare ?
A fine anno scolastico sarebbero necessarie le pagelle anche per gli insegnanti, integrate dai voti dei propri studenti per verificare la preparazione dell'insegnante.Questo cambierebbe un pò le cose.
 

Spilla

Well-known member
Insegnanti old, se non anagraficamente, nell'approccio.
La tecnologia digitale può ACCELERARE il processo di formazione e permette di attivare meccanismi di formazione del sapere analitico e critico finora inimmaginabili.
".

Me lo puoi fare un esempio, please? Così capisco meglio 'sta cosa dell'accelerazione...
 

Marzati

Utente stonato
Insegnanti old, se non anagraficamente, nell'approccio.
La tecnologia digitale può ACCELERARE il processo di formazione e permette di attivare meccanismi di formazione del sapere analitico e critico finora inimmaginabili.

Purtroppo gli insegnati che potrebbero fare questo saranno precari o camerieri in qualche bar, mentre l'insegnante inadeguato è probabilmente di ruolo e insegnerà con l'approccio "meno faccio meglio sto".

In parte ti do ragione, certi insegnanti non sono pronti per le novità del digitale, magari non sanno neanche accendere un pc, e per questo non fanno che ostacolare il processo di digitalizzazione.
Ma attenzione, posso testimoniare che non c'è voglia di fare nulla fra gli insegnanti, anzi, riconosco il loro continuo impegno nell' insegnamento. Ovvio però che ci sono sempre delle eccezioni.
Detto ciò, il problema non è solo degli insegnanti, mancano le infrastrutture, da noi siamo obbligati ad usare il registro elettronico, anche se ci vogliono 5(non esagero nè scherzo) minuti per accedere far caricare una pagina internet, e due anni fa neanche c' era il wifi.
Ripeto: io vedo come questa rivoluzione digitale più come una sostituzione di mezzi che come un reale progresso; prima scrivevo coi gessi, ora uso la penna elettronica. I reali vantaggi mi paiono pochi, magari posso avere più informazioni in minor tempo con internet, condividere i libri in un cloud, usare solo il tablet, ma qui si tratta di comodità in più (non da nulla, ne convengo) ma non rivoluzioni. Penso che una rivoluzione sarebbe il riuscire a far apprendere in minor tempo più informazioni, o la memorizzazione istantanea della nozione necessaria (lo so si tratta di utopia, è solo per fare un esempio).
Forse sarebbe meglio che rendessero agibili le aule inagibili, che ottimizzassero gli orari, tarassero meglio le verifiche con le competenze, diverse, raggiunte nei diversi indirizzi.
Poi se ci sono vere rinnovazioni offerte dalla scuola digitale, mi aggiungo all' utente sopra di me e ti chiedo quali esse siano, probabile che io non le conosca.
Altre due cose:
1. Parli per esperienza? Se insegnante, alunno o hai competenze nel settore?
2. Leggendo, non puoi cogliere il mio tono e i lineamenti del mio viso, ma sappi che ho scritto tutto ciò nella massima cordialità, curiosità e voglia di confronto, senza voler essere aggressivo o presuntuoso.
 

ila78

Well-known member
E' un argomento delicato, com'è delicato il lavoro dell'insegnante, non tutti lo possono svolgere perché non tutti hanno le competenze ma soprattutto LA SENSIBILITA' per aver davanti 20 testoline e plasmare quelle 20 testoline e inculcargli l'amore per lo studio, l'interesse per quello che stanno apprendendo. Il lavoro dell'insegnante è lì....hai detto niente?!
Io la penso come Zan, non credo sia una questione anagrafica, o almeno non solo, è che gli insegnanti andrebbero aggiornati e "testati" periodicamente per valutare se sono in grado davvero di "tirar fuori qualcosa" dalla classe, il problema in Italia è che molti, troppi, si siedono dietro la cattedra per arrivare al 27 del mese.
Io ho avuto pessime insegnanti di matematica, quella delle elementari non la sapeva nemmeno lei, alle medie in 3 anni ne abbiamo cambiate 10 tra maternità e malattie varie, alle superiori avevo una scema che portava avanti solo quelli che nei compiti in classe prendevano dall'8 in su e quindi marciavano da soli senza bisogno di troppe spiegazioni; tutti gli altri erano "ignoranti che la matematica non l'avrebbero mai capita". Risultato? Ho sempre detestato la matematica, non mi sono mai applicata per studiarla; probabilmente non sono portata, non avrei mai studiato Fisica all'università ma FORSE, dico FORSE avrei potuto arrivare alla sufficienza (non essendo io stupida o decerebrata come riteneva la mia insegnante) se lei ci avesse messo un pochino di amore e interesse in più.
Se l'insegnante ha passione per quello che fa non avrà problemi ad aggiornarsi e a "digitalizzare" il suo metodo d'insegnamento o ad adeguarsi ai "supporti" moderni. Ma bisogna volerlo fare. Il problema è tutto lì.
 

SALLY

New member
E' un argomento delicato, com'è delicato il lavoro dell'insegnante, non tutti lo possono svolgere perché non tutti hanno le competenze ma soprattutto LA SENSIBILITA' per aver davanti 20 testoline e plasmare quelle 20 testoline e inculcargli l'amore per lo studio, l'interesse per quello che stanno apprendendo. Il lavoro dell'insegnante è lì....hai detto niente?!
Io la penso come Zan, non credo sia una questione anagrafica, o almeno non solo, è che gli insegnanti andrebbero aggiornati e "testati" periodicamente per valutare se sono in grado davvero di "tirar fuori qualcosa" dalla classe, il problema in Italia è che molti, troppi, si siedono dietro la cattedra per arrivare al 27 del mese.
Io ho avuto pessime insegnanti di matematica, quella delle elementari non la sapeva nemmeno lei, alle medie in 3 anni ne abbiamo cambiate 10 tra maternità e malattie varie, alle superiori avevo una scema che portava avanti solo quelli che nei compiti in classe prendevano dall'8 in su e quindi marciavano da soli senza bisogno di troppe spiegazioni; tutti gli altri erano "ignoranti che la matematica non l'avrebbero mai capita". Risultato? Ho sempre detestato la matematica, non mi sono mai applicata per studiarla; probabilmente non sono portata, non avrei mai studiato Fisica all'università ma FORSE, dico FORSE avrei potuto arrivare alla sufficienza (non essendo io stupida o decerebrata come riteneva la mia insegnante) se lei ci avesse messo un pochino di amore e interesse in più.
Se l'insegnante ha passione per quello che fa non avrà problemi ad aggiornarsi e a "digitalizzare" il suo metodo d'insegnamento o ad adeguarsi ai "supporti" moderni. Ma bisogna volerlo fare. Il problema è tutto lì.

Non è un caso che anch'io in tanti anni di scuola, e tante insegnanti ne ricordi solo una che riusciva a carpire l'attenzione, la curiosità, il piacere di ascoltarla...era l'insegnante di italiano-storia-epica, a distanza di 40 anni mi ricordo ancora le inflessioni della sua voce quando leggeva Omero ...tutti gli altri...anonimi.
 
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