Schisa, Brunella - La donna in nero

estersable88

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EDOUARD MANET HA TRENTASEI ANNI ED È UNO DEI PIÙ AFFERMATI PITTORI DI FRANCIA QUANDO INCONTRA BERTHE MORISOT, VENTISETTENNE DALL'INQUIETA BELLEZZA ALLA RICERCA DI UN PROPRIO SPAZIO NEL MONDO DELL'ARTE. DA QUEL MOMENTO LE LORO VITE SONO UNITE DA UN LEGAME INDISSOLUBILE. SULLO SFONDO DI UN EPOCA IN CUI ESPLODONO CAMBIAMENTI RADICALI, BRUNELLA SCHISA, CON RIGORE STORICO E SENSIBILITÀ DI NARRATRICE, METTE IN SCENA UN TRAVOLGENTE RAPPORTO A DUE CHE SPRIGIONA IL PROFUMO DEI GRANDI ROMANZI D'AMORE, UNA PARTITA DI PASSIONI E DI INTELLIGENZE FATTA DI CORPI E IMMAGINI, DI LUCE E COLORE, DI PAROLE ED EMOZIONI, DI EROTISMO E TENSIONE. UN RAPPORTO CHE HA SEGNATO IN MODO INDELEBILE IL DESTINO DEI PROTAGONISTI: QUELLO DI UN UOMO E UN ARTISTA TORMENTATO E IMMORTALE, E QUELLO DI UNA DONNA LIBERA E ROMANTICA, CHE SAREBBE DIVENTATA LA PIÙ GRANDE PITTRICE DELL'OTTOCENTO.

Parigi, seconda metà dell’Ottocento. Tra mostre d’arte, correnti pittoriche diverse, caffè e salotti dove si discute di cultura e di politica, nasce l’amicizia e poi l’amore tra due artisti accomunati da un temperamento forte e tenace e da un’anima tormentata ed insoddisfatta.
Si tratta di Edouard Manet, l’artista più denigrato dell’epoca, irriverente, testardo, passionale, geniale, e Berte Morisot, bruna affascinante ed altera, personalità apparentemente algida e scostante, ma in realtà romantica ed altrettanto tormentata.
Sono loro le due figure in primo piano in questo romanzo: il pittore e la sua modella, l’uomo e la donna. Sullo sfondo di una Parigi che in poco tempo si ritrova dal lusso elegante dei salons alla desolazione infernale della guerra, il rapporto tra Berte ed Edouard cresce indipendentemente dalla loro volontà, fino ad avvolgerli in un legame indissolubile al quale sarà difficile sottrarsi. La figura chiave del libro è indiscutibilmente Berte: bella, inaccessibile e tenace nel perseguire il suo obiettivo di diventare una pittrice. Berte non ha paura di ribellarsi alle convenzioni sociali che le imporrebbero di cercare marito e sposarsi: preferisce impegnarsi con tutta se stessa nel lavoro finchè non avrà trovato un uomo che ama e che ricambia il suo amore. Questo, almeno, è ciò che dice a se stessa ed alla famiglia… ma la realtà è un’altra: Berte è innamorata di un uomo sposato, di un donnaiolo impenitente, di un artista pazzo e geniale, del suo amico Edouard Manet. Lei ha paura della forza del sentimento che prova per il pittore e cerca di sottrarvisi, ma non sa che la paura è reciproca: anche l’uomo combatte contro l’amore travolgente che prova per la sua musa, la sua donna in nero. I due si cercano e si respingono in un crescendo di passione e tensione erotica che esplode in un amore travolgente e totalizzante.
Con una prosa delicata ed impalpabile come i tocchi di Berte, Brunella Schisa tratteggia questa storia a tinte contrapposte: i colori tenui ed eleganti della Parigi bene si contrappongono al nero intenso, simbolo della femminilità e della passione proibita, intervallati dal grigio della guerra e della distruzione. Lo fa indugiando nelle descrizioni dell’ambientazione e nella narrazione particolareggiata degli avvenimenti quotidiani, permettendoci di conoscere i protagonisti da una prospettiva più intima, senza mai sconfinare nella volgarità o nell’indiscrezione.
All’inizio e per buona parte del libro si ha l’impressione di osservare una storia che scivola via senza intoppi e si ha perfino il timore che il tutto si riduca a mero fumo senza mai arrivare ad una svolta. Tuttavia, pagina dopo pagina, si impara ad affezionarsi a questi personaggi e ci si ritrova coinvolti nella spirale delle emozioni di Berte, fino al momento in cui il romanzo sboccia con sensualità dirompente. Lettura consigliata a chi ama i romanzi storici che parlano d’arte e che non si limitano ad una fredda esposizione dei fatti, ma che mescolano la realtà storica all’immaginazione. Una bella storia d’altri tempi che profuma d’amore.
 
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Brunella Schisa ha commentato così la nascita di questo suo primo romanzo, pubblicato nel 2006:
Quando mi sono imbattuta per la prima volta in Berthe Morisot, dodici anni fa, la cosa che più mi colpì di questa prima pittrice impressionista fu il fatto che una donna borghese avesse scelto di frequentare un gruppo di artisti scapestrati che andavano contro tutte le regole dell’accademia così ho iniziato a raccogliere materiale, mi sono procurata il diario, le lettere, le biografie e, piano piano, ho scoperto la storia appassionante che c’è dietro agli undici ritratti di Berthe firmati da Manet. Ho tenuto nel cassetto per tanti anni questo progetto finché, quattro anni fa, ho deciso di portare a termine il romanzo, stupendomi del fatto che nessuno avesse ancora raccontato la storia di Berthe e Edouard.
Tra il 1868 e il 1874 Edouard Manet esegue ben undici ritratti di Berthe Morisot, quasi tutti in abiti neri come testimonianza della devozione di Manet verso la pittura spagnola di Goya e Velazquez, nel suo atelier in rue Guyot, nel quartiere di Batignolles, sempre colpito dalla luce diretta a differenza degli altri atelier orientati a nord per proteggersi dal sole. Manet e i suoi compagni impressionisti erano ossessionati dalla mutevolezza della luce e la analizzavano nei suoi infiniti cambiamenti. Berthe amava la pittura, amava dipingere, e divenne un’artista (la prima donna impressionista). Si innamorò di un uomo sposato, di Edouard Manet, e nei ritratti che lui le fece la sua passione nascosta si rivela attraverso il suo sguardo. Mi ha colpito la delicatezza della scrittura dell’autrice, resa ancora più soave dalla voce di Marina Brizzi Braus che narra la storia con una voce carezzevole e che ti conduce in un’atmosfera fluttuante, dove le passioni più forti ed intense vengono interiorizzate apparendo per questo ancora più profonde. Un aspetto della personalità di Berthe mi ha profondamente colpito: quando era delusa dal comportamento di Manet, dalla sua critica verso la sua pittura e dal suo tenersi a distanza da lei, la pittrice si chiudeva nella sua stanza smettendo di mangiare, voleva spegnersi ma poi, spinta da un improvviso vigore, tornava alla luce, alla vita.
Ringrazio tantissimo estersable88 per avermi consigliato questa biografia romanzata che mescola perfettamente, senza riuscire a coglierne nettamente i confini, ambientazioni realistiche ed immaginazione.
 

ila78

Well-known member
Sarebbe interessante leggere una biografia di Manet per scoprire il rovescio della medaglia, dici così però ho trovato il suo personaggio un tantino "forzato", va bene l'artista maledetto, il donnaiolo etc, ma ho avuto l'impressione che certe situazioni siano esagerate, sicuramente sbaglio io, non so.
Per il resto non sapevo nulla dell'esistenza di Berthe Morisot, non ricordo neanche di aver visto qualche sua opera al Musee d'Orsay a Parigi e mi sono divertita ad affiancare la lettura a Wikipedia e a andare a cercare le sue opere. Figura estremamente moderna e anticonformista, mi è dispiaciuto leggere nelle note finali che la professione di pittrice non le è mai stata "riconosciuta" ufficialmente.
Molto belle le narrazioni della guerra e delle battaglie della Comune, mi hanno ricordato I Miserabili.
Un bel romanzo storico che consiglio agli appassionati degli Impressionisti. Voto 3/5
 
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