Le Figure retoriche sono una delizia intellettuale che si trova solamente in pochi scritti.
Vorrei però aprire questo topic ricordando quali sono le figure retoriche della lingua italiana.
Riporto solamente quelle che più mi piacciono.
Anafora: ripetizione di una o più parole all'inizio di due o più versi o di enunciati successivi (se invece la ripetizione avviene alla fine di enunciati successivi, avremo la epifora):
Per me si va nella città dolente,
Per me si va nell'etterno dolore,
Per me si va tra la perduta gente (Dante)
Iperbole: espressione esagerata, per eccesso (è un secolo che ti aspetto; muoio di fame) o per difetto (esco a fare due passi; vado e torno in un baleno). E' il contrario della litote.
Litote: affermazione di un concetto attraverso la negazione del suo contrario (non bello = brutto; non intelligente = ignorante). E' il contrario dell'iperbole.
Ossimoro: accostamento di parole di significato contrario.
Sinèddoche: trasferimento di significato (come la metafora e la metonimia) che consiste in una estensione o in un restringimento del significato di una parola.
E la più bella in assoluto:
Sinestesia: associazione in un'unica espressione di parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse:
là , voci (= sfera uditiva) di tenebra azzurra (= sfera visiva) (G. Pascoli)
fredde (= sfera sensoriale) luci (= sfera visiva) / parlano (= sfera uditiva)
Vorrei però aprire questo topic ricordando quali sono le figure retoriche della lingua italiana.
Riporto solamente quelle che più mi piacciono.
Anafora: ripetizione di una o più parole all'inizio di due o più versi o di enunciati successivi (se invece la ripetizione avviene alla fine di enunciati successivi, avremo la epifora):
Per me si va nella città dolente,
Per me si va nell'etterno dolore,
Per me si va tra la perduta gente (Dante)
Iperbole: espressione esagerata, per eccesso (è un secolo che ti aspetto; muoio di fame) o per difetto (esco a fare due passi; vado e torno in un baleno). E' il contrario della litote.
Litote: affermazione di un concetto attraverso la negazione del suo contrario (non bello = brutto; non intelligente = ignorante). E' il contrario dell'iperbole.
Ossimoro: accostamento di parole di significato contrario.
Sinèddoche: trasferimento di significato (come la metafora e la metonimia) che consiste in una estensione o in un restringimento del significato di una parola.
E la più bella in assoluto:
Sinestesia: associazione in un'unica espressione di parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse:
là , voci (= sfera uditiva) di tenebra azzurra (= sfera visiva) (G. Pascoli)
fredde (= sfera sensoriale) luci (= sfera visiva) / parlano (= sfera uditiva)