205° MG - Il secolo breve di Hobsbawm

ayuthaya

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Eccoci qui... dopo aver rimandato quello che molto affettuosamente io e Zingaro abbiamo soprannominato il "mattonazzo" (in realtà non più di 700 pagine, ma molto grandi, con un carattere piccolissimo e soprattutto di un "peso specifico" molto elevato) per più di un anno :OO, siamo finalmente pronti! Di che "mattonazzo" parliamo? De Il secolo breve di Hobsbawm, uno dei più importanti e completi saggi storiografici esistenti sul secolo scorso, scritto da chi questo stesso secolo non solo lo ha "studiato" ma soprattutto "vissuto"...

Io l'ho comprato diversi anni fa perchè quando lo vidi in libreria (in quell'occasione scontato, se non sbaglio) mi ricordai subito di una lezione apposita fatta dal nostro professore di Storia e Filosofia alle superiori... E siccome io, nonostante i vari tentativi di sopperire alle mie lacune, mi sono sempre sentita ignorantissima sulla storia moderna/contemporanea (ormai il Novecento è "Storia" a tutti gli effetti, ma siamo sicuri di esserne così fuori?), ho deciso di affrontare questa lettura lunga, impegnativa, per riuscire a capirci qualcosa di più... E già in due sarà condividere un pezzettino di fatica e sostenerci a vicenda nel comprendere una materia tanto ardita...

Sei pronto, Ziggy? E voi perchè non affrontate la sfida e ci accompagnate? TUNZZZ :MUCCA
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Prontissimo!

Bellissima apertura, Ale. Aggiungo solo che sarà un mini gruppo piuttosto lungo, visto che un mattonazzo non lo puoi mandare giù dritto per dritto. Probabilmente entrambi lo intervalleremo con altre letture. Per cui se volete salire in carozza a treno partito credo che avrete tutto il tempo per raggiungerci.

Per me è la seconda lettura. Libro straordinariamente semplice e straordinariamente...bello.

Inizio a entrare nel merito, sottolineando come Hob non parli di due differenti guerre mondiali, ma di una sola, durata 31 anni. Iniziata con l attentato di Sarajevo e terminata con le bombe atomiche giapponesi nel '45.

Credo che questa semplice osservazione sia in realtà molto profonda e andrebbe ragionata a lungo.
 

ayuthaya

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Non sapevo o non ricordavo che per te fosse una rilettura! :paura: Allora sei un vero masochista!!!! :mrgreen:
Scherzo, come dicevi tu la lettura sarà moooolto lenta, anche perchè come sai già in questo periodo sono un po' impegnata per cui credo che anche i commenti ne risentiranno... Comunque tu scrivi sempre dove sei arrivato, anche se direi che qui non abbiamo pericolo di spoiler! :mrgreen:

A chi non lo sapesse ricordo che Il secolo breve è intitolato così perchè nell'interpretazione storiografica di Hob (bello Hob, mi piace!:mrgreen:), il Novecento è stato appunto un "secolo breve" iniziato nel 1914 con la prima guerra e finito nel 1989 con la caduta del Muro! Anche queste sono piccole cose che ricordo dalla famosa lezione delle superiori (secoli fa :BLABLA:mrgreen:)...

Ma tu sei già partito? Io ho letto tipo cinque pagine un paio di settimane fa perchè avevo un "buco" e poi mi sono fermata. Anche tu hai l'edizione mastodontica della BUR con l'immagine della bomba atomica in copertina?
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Sì, Ale, stessa edizione.

Io ho letto una cinquantina di pagine, le prime ovviamente. Lo stile dell'autore è notevole. Difficile trovare un saggio/libro storico così "semplice ".

A costo di essere ripetitivo, ne consiglio a tutti la lettura.

A breve entrerò nello specifico, al momento aspetto le tue considerazioni, Ale.
 

ayuthaya

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Io sono arrivata a pagina 40, che in realtà è un po' meno visto che la prima è già 14! Comunque confermo che non sto trovando nessuna difficoltà, anzi, nella loro semplicità molte considerazioni mi hanno sorpresa e colpita, domani magari spiego meglio! Se vado pianino è perché sto leggendo contemporaneamente l'autobiografia di Arenas in mg con c0c0....
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Sono a pagina 60 circa.

Qualche riflessione: la storia dell'umanità, come quella di ognuno di noi, è fatta di momenti. In un solo secondo o con una sola scelta, tutto può cambiare.

Non sapevo che Stalin stesse contrattando per la pace durante il terribile assedio di Leningrado (circa un milione di civili morti di fame e stenti).

Chissà quale sarebbe stato il corso degli avvenimenti se i ssovietici si fossero arresi. Non si sono arresi, costringendo i tedeschi a lottare su più fronti e più a lungo. Il sacrificio dei russi fu immane, circa una persona su dieci morirà durante il conflitto.

Altri episodi fondamentali per capire come siamo arrivati a essere ciò che siamo sono l'estensione coloniale nel Pacifico dei giapponesi e la folle, inspiegabile dichiarazione di guerra di Hitler agli Stati Uniti.

Riguardo all'influenza, sempre più forte, dei giapponesi nel Pacifico, Hos. ci dà un'informazione fondamentale: per l'opinione pubblica americana l'Europa era cosa lontana, mentre il Pacifico era "di casa".

L'attacco a Pearl harbor fu conseguenza dell'embargo commerciale americano.
 

ayuthaya

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Sono un po' indietro, non entro ancora nello specifico, anche perchè il tempo che ho per scrivere non me lo consente (abbi pazienza, lo farò appena mi libererò, tanto penso che ne avrò per un bel po'... :MUCCA), però quello che ho notato e che mi piace è che la visione di Hob, almeno per il momento, è complessiva, "sintetica": non come le sintesi che fanno nei libri di scuola - qui non si scende nei dettagli degli avvenimenti bellici (almeno non per il momento) - ma nel senso che Hob riesce a guardare le cose da una certa distanza e a farci capire cosa ha determinato cosa... Non so se mi spiego. Esempio (che è quello a cui mi riferisco): sta parlando della prima guerra mondale e il suo modo di spiegarci la situazioni nei differenti fronti (quello occidentale, "immobile", che ha portato come conseguenza immani perdite da una parte e dall'altra, e quello orientale, oltre agli altri campi di di combattimento: navale, aereo, sottomarino...) ci fa capire da che parte pende la bilancia e il motivo per cui una fazione piuttosto che l'altra rischiava di perdere... Ecco, io che ho grosse difficoltà a "visualizzare" le cose se si scende troppo nei particolari, riesco a capire le cose molto meglio... :HIPP
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Pagina 90 circa.

Le dinamiche della guerra mondiale (ricordo che per l'autore non c'è stata interuzzione tra la prima e la seconda) sono affrontate in modo mirabile. Per gli avvenimenti specifici meglio rifarsi a testi di genere, qui viene ripercorsa la storia valutandone gli impatti nel tempo.

Se l'Unione Sovietica ha perso la guerra fredda non è a causa di un sistema peggiore rispetto a quello americano. Semplicemente, l'unico paese al mondo a essere uscito rafforzato dalla tragedia sono stati appunto gli Stati Uniti. "Alla finestra" per buona parte di entrambi i conflitti, sono entrati e ne hanno deciso le sorti quando tutti gli altri paesi erano a pezzi. E la Russia è uscita da entrambe le esperienze con le ossa più rotte degli altri. Si stima che il grande orso sovietico abbia perso circa il 10% della propria popolazione, in una guerra, la seconda, logorante, eccessiva e drammatica oltre ogni limite.
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Sono un po' indietro, non entro ancora nello specifico, anche perchè il tempo che ho per scrivere non me lo consente (abbi pazienza, lo farò appena mi libererò, tanto penso che ne avrò per un bel po'... :MUCCA), però quello che ho notato e che mi piace è che la visione di Hob, almeno per il momento, è complessiva, "sintetica": non come le sintesi che fanno nei libri di scuola - qui non si scende nei dettagli degli avvenimenti bellici (almeno non per il momento) - ma nel senso che Hob riesce a guardare le cose da una certa distanza e a farci capire cosa ha determinato cosa... Non so se mi spiego. Esempio (che è quello a cui mi riferisco): sta parlando della prima guerra mondale e il suo modo di spiegarci la situazioni nei differenti fronti (quello occidentale, "immobile", che ha portato come conseguenza immani perdite da una parte e dall'altra, e quello orientale, oltre agli altri campi di di combattimento: navale, aereo, sottomarino...) ci fa capire da che parte pende la bilancia e il motivo per cui una fazione piuttosto che l'altra rischiava di perdere... Ecco, io che ho grosse difficoltà a "visualizzare" le cose se si scende troppo nei particolari, riesco a capire le cose molto meglio... :HIPP
Se è davvero narrato in questo modo (me lo riconfermate?), lo metto in Wishlist! Sembra un ottimo testo da leggere, seguire e per imparare ciò che è successo e perché... Vero? Sbaglio?
Perché dovrei comprarmelo, secondo voi? Datemi dei motivi, m'interessano i libri storici. E poi da come ne parlate sembra coprire un periodo piuttosto lungo.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Se è davvero narrato in questo modo (me lo riconfermate?), lo metto in Wishlist! Sembra un ottimo testo da leggere, seguire e per imparare ciò che è successo e perché... Vero? Sbaglio?
Perché dovrei comprarmelo, secondo voi? Datemi dei motivi, m'interessano i libri storici. E poi da come ne parlate sembra coprire un periodo piuttosto lungo.

assolutamente sì! lui stesso afferma che l'intento del saggio non è spiegare COSA è successo, ma - per quanto possibile - PERCHE'! Il periodo coperto è quello del Novecento nella sua accezione "breve" (1914-1991 e non '89 come avevo scritto erroneamente io)...
Perchè non ti aggiungi a noi, dai!!! :HIPP :MUCCA
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Mi piacerebbe tanto amici. Ma ce la faccio a malapena a malapena a leggere qualche pagina dell'auto-biografia di Arenas. Poi arrivano i dolori al torace, gli antibiotici e gli altri farmaci fanno il resto. Non posso muovermi se non con grande difficoltà: se muovo le braccia mi fa che non vi dico.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Capitolo 6 (seconda parte).

L’esperienza comunista dei Soviet, come frutto della disfatta del “vecchio regime”.

La voglia di pace, il sentimento di rivalsa verso tutto ciò che veniva sentito come corrotto e corruttibile -dalla città ai nemici di sempre, gli ebrei- porteranno Lenin a conquistare il potere in quell’Unione Sovietica così diversa da quella che sarà poi nella mani di Stalin.

Gli anni ’20 furono un decennio decisivo. Marginalizzate le posizioni anarchiche e le altre correnti della sinistra “social democratica”, in molti paesi del mondo si guarderà all’esperienza sovietica con grande speranza. Operai e “proletari” sogneranno, in modo non così astratto, l’unione comunista internazionale. Lenin aveva una prospettiva globale ed era fermamente convinto che la sua Russia fosse solo il punto di inizio. Nel suo immaginario doveva essere l’esempio, “il faro” per la massa di emarginati dal capitalismo imperante.

In Germania, segnatamente a Monaco e in Baviera, nasceranno alcuni Soviet, proprio sull’esempio leninista. Ma la Germania è fatta di tedeschi, di persone che se devono fare la rivoluzione, la fanno solo se non devono calpestare i fili d’erba. La Germania non era pronta per la rivoluzione, non ne aveva, forse, il substrato sociale ed economico.

Lenin guarderà poi, con estrema fiducia, a quell’Asia sterminata e proletaria fatta di eserciti silenziosi che avrebbero potuto rappresentare il braccio armato delle “elites rivoluzionarie”. Ma nemmeno l’Asia, come dimostrerà l’esperimento cinese, si rivelerà pronta.

Stalin ripiegherà allora l’idea di rivoluzione, marginalizzandola all’interno dei confini sovietici e accentrando su di sé e sul partito unico tutto il potere. Con Stalin, la rivoluzione non era più desiderata ad ogni costo. Al contrario doveva passare attraverso la benedizione “russa”. Da qui la nascita e la rinascita di correnti e fazioni di sinistra anti staliniste. Nasceranno le odiose purghe contro tutti coloro non si uniformeranno.


L’importanza del comunismo, che arriverà a guidare in modo concreto una persona su tre sul pianeta, e, idealmente, il 50% della popolazione mondiale, è confermata dal fatto che il secolo breve ha le proprie date di inizio e di fine, proprio nella nascita e nella morte dell’Unione Sovietica.
 

ayuthaya

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Non ricordo più dove sono arrivata (poi controllo) ma ho interrotto sia per studiare sia per cercare di finire Arenas in modo da iniziare domani La porta... :MUCCA :boh:
 
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