206º MG - Prima che sia notte di Reinaldo Arenas

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Ayu e il sottoscritto sono pronti!
Leggeremo e commenteremo questa autobiografia di uno scrittore, Reinaldo Arenas, che potrebbe essere ancora fra noi. Purtroppo il regime dittatoriale di Fidel Castro gli ha praticamente vietato una "vita". Una vita che lui, omosessuale e scrittore, entrambe colpe imperdonabili durante la tirannia castrista, non ha potuto vivere come avrebbe voluto: con la libertà di parola.

Non aggiungo altro in quanto questo grido di libertà, a Cuba, si sente ancora. E magari sussurrato lo vogliamo ascoltare anche noi, qui nelle nostre calde e comode case dove possiamo dire quello che vogliamo senza che nessuno ci bussi alla porta per imprigionarci, umiliarci, distruggerci, fisicamente e mentalmente.

Buona lettura ad Ayu e a chi vorrà aggregarsi!
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Introduzione e Capitolo I - Le Pietre

Ho letto qualche pagina d'assaggio: l'introduzione e il primo capitolo, Le Pietre.
Già da queste poche righe la nostalgia di Cuba si è fatta sentire. Ci sono stato una decina d'anni fa o forse più e mentre Arenas narra qualche aneddoto riguardante la sua famiglia, di quando era ancora un bambino piccolissimo, mi è tornata in mente la spensieratezza indescrivibile dei cubani, che con così poco di ciò che possiedono materialmente ti riesmpiono di sensazioni gioiose, di comicità demenziale, di calore e amore per una terra che vorresti che anche la tua fosse così.
Tutto ciò che descrive è bello eppure povero; solo Cuba e i cubani ti riempiono l'anima fino all'orlo. Di un miscuglio di profumi, di uno stato d'animo allo stesso tempo triste per le loro difficoltà e radioso a causa dei loro sorrisi e della loro generosità e ospitalità. Tutto insieme.
Quindi anche fra queste poche righe c'è luminosità. Malgrado la disperazione di certi periodi sembra che per il cubano tutto andrà a posto. Eppure sono pagine negative, già dall'inizio. Ma per il momento io sono troppo influenzato dai ricordi del mio soggiorno nell'isola per scrivere commenti più precisi.
Arenas racconta di scaramucce che rammenta da quando aveva poco più di due anni. Viveva in una classica famiglia latino americana, numerosa e povera; lamenta la difficoltà per le giovani donne di tenersi un marito. È curioso come critica ogni volta loro, senza citarne le eventuali responsabilità invece di colpevolizzare il fidanzato di turno, latin lover infedele e menefreghista.

Scorre liscio.
 

ayuthaya

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Ero arrivata anch'io allo stesso punto e sono andata un po' avanti, spero di commentare in giornata! Molto bello quello che hai scritto, Sandro!
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Ero arrivata anch'io allo stesso punto e sono andata un po' avanti, spero di commentare in giornata! Molto bello quello che hai scritto, Sandro!

Veramente, si, molto bello ciò che ha scritto Sandro. Ha la capacità di farmi pensare al contrario rispetto alle mie opinioni, che troppo spesso si cristallizzano. Il che è un ottimo modo per sviluppare il pensiero critico. È un buon esercizio quello di prendere il proprio motore e, ogni tanto, farlo girare al contrario. Ma ci vuole qualcuno che ti spinga a farlo.

Voglio dire: io, pur non essendo di sinistra, non credo che la dittatura cubana sia solo censura e bavaglio. Ne ho un'opinione in larga parte positiva, pur essendo conscio che la libertà di espressione quasi non esiste. Il discorso è molto ampio, spero si possa approfittare di questo mg per parlarne serenamente.

Mi piacerebbe che Sandro ci raccontasse la sua personale esperienza a Cuba. Tu, Ale, ci sei stata?
 
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ayuthaya

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Allora, ho letto poco più di quaranta pagine, il libro è suddiviso in brevissimi capitoletti e questo agevola molto la lettura.
Mi sembra incredibile non aver mai sentito parlare di questo personaggio prima (sebbene sia ignorante su tante cose, magari è colpa mia...), sarebbe interessante in futuro leggere un suo romanzo. Comunque il racconto della sua infanzia non può non colpirmi, per l'estrema povertà e allo stesso tempo la straordinaria naturalezza, quasi spensieratezza mi verrebbe da dire, che ne traspare.
Una cosa però mi ha lasciato un po' perplessa (sebbene lo stesso Arenas offra una parziale spiegazione): ma possibile che la scoperta della sua sessualità - anzi, della sua omosessualità, che si rivela immediatamente - sia così precoce, e a quanto pare non solo per lui, ma per tutti? Cioè, in poche parole: ti sembra normale che a sei anni questo bambino già quasi si masturbasse e a otto avesse fatto esperienze quasi complete con ragazzini del suo stesso sesso come se nulla fosse? :paura: Sarò io bigotta, o io donna (magari per voi uomini è diverso :boh:) ma per quanto cerchi di essere aperta di vedute, sei-otto anni mi sembra davvero molto presto! Tanto più che, come ammette lui stesso, quella dell'erotismo sembra diventare subito un'ossessione anche per lui, per non dire di perversione (e non parlo di omosessualità qui, ma del fatto di farlo con animali, nei buchi degli alberi... :paura:)... :? In effetti come accennavo lui stesso in parte giustifica questo comportamento per il fatto di vivere in campagna (a stretto contatto con gli animali), e in un ambiente che è "naturalmente" violento... Ci sarebbe poi da aggiungere anche la povertà, magari la promiscuità... Non so, cosa ne pensi di questa cosa, C0c0?

Quanto a Cuba, anch'io ci sono stata, ma per poco... una vacanza flash di una settimana, che però mi è bastato per apprezzare la bellezza dell'isola e soprattutto quella della sua gente. C'è una strana regola per cui in certi Paesi si fa più fatica a "vedere" la povertà, perchè è "mascherata" dal sorriso delle persone, dalla loro innata voglia di vivere e di condividere... Di Cuba ho un bellissimo ricordo: ci eravamo fatti accompagnare in spiaggia - l'unica mattina in cui abbiamo fatto mare - da uno dei tanti finti "tassisti" (fra l'altro aveva una bellissima auto d'epoca, per cui Cuba è così famosa) e prima di lasciarci ci aveva proposto un pranzo in un ristorante "locale": accettammo. All'ora stabilita torna a prenderci e comincia ad addentrarsi per vie e viette, tanto che - lo ammetto - tra me e me ho pensato che avevamo fatto male a fidarci di uno sconosciuto... la alla fine arriviamo al "ristorante".... casa sua (tutto mi ha fatto credere che fosse così)! :D Sua moglie (suppongo) ci attendeva e ci preparò da mangiare (chiaramente pesce)... Peccato non aver potuto scambiare più che qualche parola (maledetto inglese, sempre a livelli minimi!!! :W)! Comunque sia ricordo quel pranzo così "genuino" (i tutti i sensi) come una delle esperienze più belle dei miei viaggi, anche perchè questa casa non era isolata, eravamo in una specie di villaggio, ed era così bello poter condividere - anche se per qualche ora - la "vera vita" di quelle persone... :D

Comunque immagino che per te, Sandro, deve avere tutto un altro valore affettivo... E' come se io mi trovassi a leggere il racconto di un uomo vissuto in Nepal... :sbav:
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Eccomi. Circa le tue perplessità, che sono anche le mie, riguardo la prima parte del tuo intervento, ho trovato un articolo di un certo Oliviero Facchinetti (psicologo terapeuta) che scrive:

Il comportamento sessuale dei bambini

Imparare la sessualità è importante nella crescita di un bambino tanto quanto lo è imparare qualsiasi altro aspetto della vita. I bambini devono avere un atteggiamento positivo verso le parti sessuali del loro corpo così come positivo è l’atteggiamento che hanno verso le braccia o le gambe. Devono capire che è una cosa bella essere maschio o femmina. Se i genitori parlano con i figli del loro corpo e dei sentimenti e dei comportamenti che riguardano il sesso, i bambini imparano che parlare di sesso con i genitori è una cosa bella. Far capire ai propri figli che possono rivolgersi a loro e parlare liberamente è uno dei modi migliori che i genitori hanno per aiutarli a costruire la loro scala di valori.

Che cosa influenza il comportamento sessuale dei bambini

I genitori

Ciò che voi pensate riguardo alla sessualità dei bambini ha una grande influenza sul vostro modo di affrontare il comportamento sessuale dei vostri figli. Ciò che hanno fatto e detto i vostri genitori, il vostro credo religioso, il bagaglio culturale e le vostre opinioni sono tutti elementi che avranno una forte influenza sul modo di gestire il comportamento sessuale di vostro figlio. Potrete aiutare vostro figlio a sentirsi sano e normale, oppure a vergognarsi e sentirsi colpevole a seconda del modo in cui reagirete e risponderete alle sue domande.

Televisione, radio e giornali

I bambini sono influenzati da ciò che vedono, sentono e leggono. Hanno occasione di vedere una gran quantità di sesso presentato in un modo o nell’altro dalla televisione, i video, i giornali, i manifesti pubblicitari. Attraverso ciò che leggono, vedono e sentono imparano che cosa significa essere uomo o donna e come si comportano uomini e donne. A volte assistono ad immagini di violenza sessuale o di attività sessuali che, a causa della loro età, non sono ancora in grado di capire e questo li può turbare.

Il comportamento degli adulti

I bambini imparano dai genitori – i loro primi insegnanti. Vedono come si comportano e come si trattano e se amano e rispettano il loro partner. A volte i bambini possono vedere i loro genitori o altri adulti criticare o deridere persone dell’altro sesso, e alcune volte i bambini stessi vengono presi in giro dagli adulti. Questo tipo di comportamento può portare i bambini a sentirsi scontenti di essere maschio o femmina. Può insegnare loro ad aver paura delle persone dell’altro sesso o a considerarli inferiori.

Asili e scuole

Molte scuole e asili insegnano ai bambini a conoscere il loro corpo, ad usare i nomi esatti per ogni parte del corpo, e danno indicazioni su come chiedere aiuto nel caso non si sentissero al sicuro o dovessero essere toccati da qualcuno in un modo che li può turbare.

Lo sviluppo sessuale dei bambini

I bambini provano delle sensazioni sessuali fin dalla nascita. I maschietti possono avere erezioni e sia maschi che femmine possono avere una sensazione piacevole toccando le parti sessuali del loro corpo.

In età prescolare


  • I bambini solitamente esplorano i loro genitali (le parti sessuali del loro corpo) solo verso la fine del primo anno di vita poiché sono più difficili da vedere di altre parti come le mani o i piedi.
  • Spesso si toccano i genitali perché provano piacere o perché ciò li consola quando sono arrabbiati o agitati.
  • Verso il compimento del primo anno quando sono senza pannolino giocano con i genitali (e se ne hanno la possibilità, anche con la popò). Tutto ciò fa parte della loro curiosità.
  • Sotto i tre anni di età non capiscono che tutte le parti del loro corpo sono permanenti, perciò un bambino piccolo può essere preoccupato di perdere il suo pene se vede che una bambina non ce l’ha , allo stesso modo una bambina può essere preoccupata perchè non ha il pene.
  • I bambini in età prescolare di solito non si vergognano del loro corpo e amano stare nudi.
  • Ai bambini di questa età piace spesso guardare sia il loro che il corpo di altri bambini. Possono fare il gioco del dottore e dell’infermiera che consiste sia nel guardare che nel toccare.
  • Spesso sono interessati al corpo dei loro genitori e a volte possono desiderare di toccarli mentre fanno la doccia.
  • Desiderano sapere da dove vengono i bambini e come vengono fuori dal corpo della mamma. Vogliono anche sapere come loro sono nati.
  • Verso i tre anni di età sono in grado di capire a quale sesso appartengono e verso i sei-sette anni si rendono conto che questa è una cosa che in linea di massima non cambierà più.
  • Intorno ai quattro anni sono molto attratti dalle parole che riguardano la toilette e sono curiosi di sapere che cosa si fa in bagno (specialmente nel bagno degli altri). Si divertono molto con le barzellette e, se ne conoscono, con le parolacce che riguardano il bagno.


Nei primi anni di scuola


  • Di solito i bambini sanno che guardare il corpo di altri e masturbarsi sono cose che si fanno in privato.
  • Possono ancora essere interessati a giocare e a guardare perché sono curiosi, e questo accade specialmente intorno ai bagni dei maschi e delle femmine.
  • I bambini sentono parlare di rapporti sessuali e ne parlano tra loro, usando spesso delle parole che hanno udito dai loro amici.
  • Sono ancora curiosi riguardo alla gravidanza e alla nascita.
  • I bambini iniziano a preferire amici delle stesso sesso.
  • Nei primi anni di scuola è probabile che provino imbarazzo verso la nudità e dimostrino di avere vergogna sia con i genitori che con gli altri.
  • Iniziano a parlare e a raccontare barzellette sul sesso con gli amici.
  • Giocare al sesso può includere il baciarsi, corteggiarsi e fingere di sposarsi.

La masturbazione



  • Nella prima infanzia toccarsi i genitali può avvenire:
    • Per scoprire il proprio corpo
    • Perché è piacevole
    • Perché il bambino ha bisogno di andare in bagno
    • Perché prova una sensazione di consolazione quando è preoccupato
  • Verso i primi anni di scuola i bambini hanno imparato che la masturbazione è una cosa che si fa in privato. (Se un bambino lo fa in pubblico è probabile che sia perché c’è qualcosa che non va nella sua vita o perché è stato molestato).
  • Quando un bambino raggiunge l’età prescolare è probabile che vogliate parlare con lui della masturbazione. Ditegli che la masturbazione fa sentire piacere, ma è una cosa che si deve fare in privato e non quando si è con altre persone.
  • Se i bambini si masturbano molto è probabile che ci sia qualcosa che li preoccupa. E’ importante cercare di scoprire che cos’è. I bambini molto piccoli non sono in grado di dirlo, perciò dovrete pensare alle possibili cause, per es. l’arrivo di un fratellino, il ritorno al lavoro della mamma, e cercare quindi di scoprire come aiutarli a stare meglio.
  • Se un bambino si masturba per consolarsi, dirgli di non farlo potrà causargli ancora più tensione. Provate a dirgli: “Vedo che sei un po’ nervoso, lascia che ti abbracci.”

Carezze e abbracci



  • Il contatto fisico – abbracci, carezze e coccole – con entrambi i genitori, è molto importante affinché i bambini si sentano amati e imparino a manifestare amore e affetto.
  • Alcuni padri e patrigni hanno delle difficoltà ad abbracciare e coccolare troppo i figli per paura di essere accusati di molestie sessuali. C’è differenza tra carezze affettuose e carezze di interesse sessuale ed è responsabilità dell’adulto non oltrepassare questa linea.
  • Le carezze ad un bambino devono essere una dimostrazione di amore e non devono essere fatte dagli adulti per riceverne piacere.

Che cosa possono fare i genitori


Fin dalla tenera età i bambini sono spesso curiosi di sapere da dove vengono. Potete fornire loro spiegazioni semplici e sincere e spesso questo è tutto ciò che vogliono sapere, almeno per un po’. Spiegate che sono stati generati da uno spermatozoo del loro papà e da un ovulo della loro mamma e che questi due elementi sono cresciuti in un cantuccio particolare nel corpo della loro mamma fino al momento in cui sono nati per essere quella persona speciale che oggi sono.
A mano a mano che crescono si potranno dar loro più informazioni, che lo spermatozoo proviene dal pene del papà e l’ovulo dalle ovaie della mamma. A volte, poiché la mamma e il papà si amano molto, si baciano e si abbracciano, i loro corpi si avvicinano e papà mette il suo pene nella vagina della mamma. Non tutti gli spermatozoi incontrano un ovulo per trasformarsi in un bambino, solo quelli veramente speciali come quello che ha permesso di far nascere … (indicate il nome del vostro bambino). Può accadere che i bambini vogliano ascoltare questa spiegazione più e più volte. Per aiutare vostro figlio a capire come è nato può essere molto utile utilizzare dei libri che contengono delle illustrazioni che il bambino può seguire mentre voi gli fornite la spiegazione.

  • Rispondete con sincerità e con naturalezza alle domande dei bambini in modo che capiscano che possono parlare con voi di sesso e porvi delle domande quando hanno bisogno di sapere qualcosa.
  • Anche se usate dei soprannomi come “pisello” al posto di pene, i bambini devono conoscere il nome esatto di ogni parte del loro corpo prima di iniziare la scuola.
  • Mostrate ai bambini foto o illustrazioni del corpo umano e parlate di come funziona ogni parte di esso.
  • Se avete difficoltà a trovare le parole per parlare di sesso con vostro figlio, cercate di iniziare quando è molto piccolo così sarete meno imbarazzati. I bambini solitamente sono molto pratici e possono recepire con facilità le informazioni semplici e veritiere.
  • Dimostrate loro che stimate le persone di entrambi i sessi.
La maggior parte dei genitori desidera che i loro figli abbiano un atteggiamento sano nei confronti del sesso. Il modo in cui vi comporterete e reagirete di fronte a qualsiasi discorso sul sesso influenzerà l’atteggiamento e le opinioni dei vostri figli sia verso questo argomento che verso loro stessi.

Giochi sessuali


L’infanzia è il momento della conoscenza e dell’esplorazione. Durante l’infanzia i bambini esplorano il loro corpo, e quindi anche le parti sessuali. Essi imparano guardandosi l’un l’altro, toccandosi e facendo giochi che hanno a che fare col sesso, ad es. “dottore e infermiera”. L’interesse dei bambini per il sesso e per i giochi sessuali non occupa tutto il tempo che hanno a disposizione per giocare ma è solo una delle tante cose che vogliono conoscere e sperimentare. Il gioco sessuale per il bambini non ha lo stesso significato che ha per gli adulti. Per i bambini si tratta di essere curiosi del proprio corpo e delle differenze tra i sessi. Se i bambini giocando si guardano il corpo a vicenda, solitamente lo fanno solo tra amici.
I genitori non devono preoccuparsi per i giochi sessuali se i bambini lo fanno con amici della loro stessa età e corporatura, a patto che non siano forzati a fare cose che non vogliono fare e che non facciano cose che i bambini della loro età non possono conoscere. A volte è utile stare nei paraggi mentre fanno questi giochi in modo da poterli tenere sott’occhio ed essere sicuri che nessuno dei bambini sia in difficoltà.

Se vedete i bambini fare giochi sessuali


Di solito i bambini si divertono a fare questi giochi esattamente come si divertono a fare altri giochi. Spesso quando i bambini si accorgono di essere stati visti fare questi giochi si vergognano, specialmente se si rendono conto che i loro genitori non approvano e sono imbarazzati. Se chiederete loro di smetterla e di fare un altro gioco, di solito lo faranno, quanto meno in presenza di adulti.
Molte delle cose che i bambini trovano imbarazzanti o che temono, sono causate dal modo che hanno i genitori di reagire.

  • Se vedete vostro figlio fare dei giochi sessuali e non sapete come reagire, fate un respiro profondo e pensateci bene.
  • In questo modo non farete qualcosa che lo possa spaventare o turbare.
  • Pensate al messaggio che volete trasmettergli e a quale reazione potrebbe provocare.
  • Tale messaggio sarà importante per il bambino e per lo sviluppo della sua conoscenza del sesso e della sessualità.
  • Sia il messaggio che il modo in cui lo trasmetterete, dipenderà dall’età e dalla maturità del bambino. Potrete dirgli che è giusto essere curiosi anche verso gli altri, ma i bambini devono imparare che le parti sessuali del proprio corpo e di quello degli altri sono private. Potrete dire qualcosa del tipo: “vedo che state facendo un gioco con il vostro corpo. Ci sono molti modi per imparare a conoscere il corpo, uno di questi è guardare il corpo di qualcun altro, un altro è guardare dei libri, se volete ve ne faccio vedere alcuni.”

Se ce la faccio più tardi scriverò qualche altra considerazione circa quanto ho letto.
 

ayuthaya

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urca! :paura:
In effetti in quanto all'età forse sono io che non mi rendo conto di una certa "precocità" naturale (mio figlio ha sei anni mezzo...:OO), ma è certo che certe "deviazioni" (ripeto, non mi riferisco all'omosessualità) credo si possano imputare all'ambiente estremamente povero in cui è vissuto...

Comunque nel frattempo sono andata avanti e sono a pagina 70 circa... Ormai il nostro Reinaldo ha sedici anni, è appena diventato contabile agrario in una scuola che di fatto era un centro di indottrinamento del comunismo, e il suo atteggiamento nei confronti del nuovo regime è ancora oscillante: all'inizio sembrava essere fortemente contrario, ora ammette che l'entusiasmo giovanile ("giovane" lui, ancora "giovane" la rivoluzione...) a volte coinvolge anche lui e si tende a non rendersi conto di ciò che si ha sotto gli occhi. Comunque è evidente - e molto interessante - l'intento dissacratorio: mi è piaciuto molto il fatto che lui "smonti" tanti miti sui ribelli (quando ancora contrastavano Batista) che sono stati appositamente "gonfiati" a posteriori per giustificare la durezza della nuova dittatura. E' chiaro che in questo libro le cose vengono chiamate col loro nome e non c'è alcuna volontà di farsi "ingannare" dalle menzogne della propaganda...

Dove sei arrivato tu?
 

ayuthaya

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Pagina 110 circa

Procedo lentamente ma non per colpa del libro, che è molto scorrevole, ma perché si stanno avvicinando le date delle prove e sto studiando sempre più...
Comunque, seguo con interesse le vicende politiche -personali e professionali del nostro Reinaldo. Il modo in cui vive (o non vive, a seconda dei casi) il sentimento comunista e la sua sessualità è strettamente intrecciato con ogni altro aspetto della sua vita...
Mi chiedo se per un omosessuale, sopratutto in una situazione così difficoltosa come un regime - che come tale pretende la "virilità - la preponderanza di questo aspetto sia normale. Comunque ho trovato molto interessante il capitoletto in cui l'autore suddivide i vari tipi di "checche", perché ci fa capire che essere omosessuale non "basta" ad essere discriminato: dipende anche a che tipo di "checca" appartieni, e infatti ci sono omosessuali che anche sotto il regime fanno il bello e il cattivo tempo. Ennesima conferma che non ci sono mai "princìpi" che una buona posizione politica non possa mettere da parte...
Ho letto un passaggio molto bello sul rapporto fra dittatura e bellezza (in questo caso, la letteratura), domani lo riporto!
Tu dove sei?
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Sono un po' più indietro. Sarò a casa dal lavoro da domani per qualche giorno così recupero.
Ho notato anch'io che il Bugarron è, in un certo senso, considerato meno omosessuale del Maricon. Penso comunque che tutta l'America Latina abbia in qualche modo la mania del machismo. Forse, come dici tu, il regime despota, tiranno della maggior parte dei paesi latino americani, avendo vissuto per anni sotto dittatura, abbia in qualche modo instillato una forma di vergogna in chi ha delle preferenze sessuali "diverse".

Poi ripensando un po' ai primi capitoli, quando Arenas parla dei suoi primi approcci con i ragazzi e anche prima, da bambino, trovo (mi dà fastidio dirlo) che sia abbastanza anormale certe tendenze così estreme. Non so che pensare: sono sicuro che se uno scrittore si appresta a raccontare la storia della sua vita, soprattutto dopo essere arrivato alla fine o quasi della stessa, non abbia intenzione di scrivere frottole che potrebbero oltremodo dipingerlo come uno schifoso pazzo invertito, ma come si fa a credere ciecamente a certi episodi come quello dell'albero, delle scrofe, del cane?
Dico la verità; non vedevo l'ora di passar oltre e arrivare al periodo in cui la tirannia riempiva le pagine del libro, piuttosto che proseguire a leggere vicende che avrebbero potuto essere scritte più velatamente. Sarà anche voluta la cosa, ma comunque...

Passando ad altro... Un aspetto della rivoluzione che suppongo non molti conoscono credo sia quello di come Castro abbia trovato la tavola imbandita senza ordinare nulla :). Batista ha lasciato senza combattere. Nessuna conquista, nessun morto attorno alla poltrona del vincitore. Solo fucilazioni sicure e chi ci rimette a la pelle era qualche ricco mafioso che con Batista al governo aveva carta bianca in cambio di chissà che percentuale sui suoi affari. Molto più tardi, almeno racconta Arenas (ma è cosa risaputa), Castro inscenò la sua entrata trionfale, accompagnato da chi aveva rischiato la vita per lui.
Ed ecco come un altro grande oratore è riuscito ad esaltare la folla e a illudere un'intera popolazione.
 

ayuthaya

Moderator
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Sono un po' più indietro. Sarò a casa dal lavoro da domani per qualche giorno così recupero.
Ho notato anch'io che il Bugarron è, in un certo senso, considerato meno omosessuale del Maricon. Penso comunque che tutta l'America Latina abbia in qualche modo la mania del machismo. Forse, come dici tu, il regime despota, tiranno della maggior parte dei paesi latino americani, avendo vissuto per anni sotto dittatura, abbia in qualche modo instillato una forma di vergogna in chi ha delle preferenze sessuali "diverse".

Poi ripensando un po' ai primi capitoli, quando Arenas parla dei suoi primi approcci con i ragazzi e anche prima, da bambino, trovo (mi dà fastidio dirlo) che sia abbastanza anormale certe tendenze così estreme. Non so che pensare: sono sicuro che se uno scrittore si appresta a raccontare la storia della sua vita, soprattutto dopo essere arrivato alla fine o quasi della stessa, non abbia intenzione di scrivere frottole che potrebbero oltremodo dipingerlo come uno schifoso pazzo invertito, ma come si fa a credere ciecamente a certi episodi come quello dell'albero, delle scrofe, del cane?
Dico la verità; non vedevo l'ora di passar oltre e arrivare al periodo in cui la tirannia riempiva le pagine del libro, piuttosto che proseguire a leggere vicende che avrebbero potuto essere scritte più velatamente. Sarà anche voluta la cosa, ma comunque...

Passando ad altro... Un aspetto della rivoluzione che suppongo non molti conoscono credo sia quello di come Castro abbia trovato la tavola imbandita senza ordinare nulla :). Batista ha lasciato senza combattere. Nessuna conquista, nessun morto attorno alla poltrona del vincitore. Solo fucilazioni sicure e chi ci rimette a la pelle era qualche ricco mafioso che con Batista al governo aveva carta bianca in cambio di chissà che percentuale sui suoi affari. Molto più tardi, almeno racconta Arenas (ma è cosa risaputa), Castro inscenò la sua entrata trionfale, accompagnato da chi aveva rischiato la vita per lui.
Ed ecco come un altro grande oratore è riuscito ad esaltare la folla e a illudere un'intera popolazione.

E' proprio quello a cui mi riferivo quando dicevo che ero un po' sconvolta non solo dalla precocità anagrafica ma anche dalle "perversioni"... Possibile che, come dice lui, fossero così frequenti? Comunque anch'io sono contenta di essere passata oltre, anche se è evidente che l'omosessualità resta una componente fondamentale di questo libro così come lo è stata della sua vita.

Comunque mi sono fermata e sto andando avanti un po' con Hob, così procediamo insieme... Fammi sapere a che punto sei in giornata! ;)
 

ayuthaya

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Pagina 130, nessuno spoiler

Allora...ho letto un capitolo che è forse il cuore di questa autobiografia e certamente il più bello di tutti quelli che abbia letto finora: La mia generazione. Sarebbe da ricopiarlo per intero... Eccone alcuni stralci:
"Perchè questo accanimento contro di noi? Perchè questo accanimento contro tutti quelli che hanno voluto allontanarsi dalla piatta tradizione e dalla rozzezza della nostra Isola*? (...) Sembra che nella nostra storia due attitudini, due personalità siano sempre in lotta: quella ribelle, amante della libertà e quindi della creazione e della sperimentazione, e quella degli opportunisti e dei demagoghi, amanti del potere, capaci di crimini e delle ambizioni più meschine. (...) Comunque sia la gioventù degli anni sessanta non si diede da fare per cospirare contro il regime, ma in favore della vita."

Ci sei arrivato, Sandro? Che ne pensi?

Questo bel capitolo fa da pendent all'altro bellissimo passaggio cui ti avevo già accennato:
"La bellezza per la bellezza è pericolosa per ogni dittatura, perché essa implica un ambito che va oltre i limiti che la dittatura assegna agli esseri umani; il suo territorio sfugge al controllo della polizia di regime che non può, pertanto, regnarvi. La bellezza, in un sistema dittatoriale, è sempre dissidente, perchè le dittature sono di per sè antiestetiche, grottesche."
Questa è talmente bella che quasi quasi la metto sul thread delle citazioni... :HIPP

Comunque a questi bel capitoli ne è seguito uno, L'erotismo, in cui il nostro dà sfoggio di tutta la sua frenetica attività sessuale, e sinceramente - per quanto abbia capito il legame "spirituale" fra la libertà e la frenesia sessuale che coinvolgevano tutti e i risvolti politici, sociali, anche solo "di vita per la vita" - ci vedo poca poesia nel fatto che lui abbia conteggiato più di cinquemila amanti con cui ha avuto rapporti in quegli anni... :paura: :boh:
Sarà, ma faccio davvero fatica ad assimilare tutto questo aspetto della sua vita, o per meglio dire il modo in cui vive tutto questo...

Mi fermo qui per ora...

* Una curiosità: vedo che spesso Arenas chiama Cuba semplicemente "l'Isola"... Sai se anche gli altri cubani fanno abitualmente così? é molto carino, sembra un nomignolo affettuoso, quale che il loro Paese sia l'unica "Isola" che conta nel mondo...:wink:
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Pensavo di commentare un po' ma lo farò stasera. Sono tornato da un'ora circa da Padova dopo un ricovero di tre giorni per un intervento chirurgico che fino all'ultimo speravo di evitare. Sono leggermente immobilizzato ma ho letto un centinaio di pagine.
Scusami se ti ho abbandonato in questi giorni ma non ci saranno scuse stasera. Mi leggerai sicuramente.
Ho delle lamentele da fare all'autobiografia ma anche alcune buone riflessioni da dedicare ad Arenas.
A dopo. :wink:
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Sto leggendo la prima edizione italiana dell'autobiografia di R. Arenas. Questa:

5390zd.jpg



Uscita in Italia nel 1993. Ugo Guanda Editori - Biblioteca della Fenice - con una scultura di Eugenio Baroni (particolare) fotografata da George Mott. La traduzione è di Elena Dallorso. Non mi pare che la versione economica, sempre della Guanda, Le Fenici Tascabili, sia diversa. Per quanto ne so ha la stessa traduzione, l'introduzione e la lettera d'addio. Costa meno, molto meno.

Non ho letto quanto avrei voluto a causa di quanto ho scritto nel mio precedente intervento ma ho ugualmente alcune considerazioni da fare.
Non sono scandalizzato dalle vicende raccontate dettagliatamente da Arenas, ma sono infastidito dal suo ostentare, a mio parere superfluo, la sua omosessualità e fame di sesso. Quello che più m'interessa, come chiave di lettura, sono le vicende storico politiche di Cuba in quegli anni e i riferimenti al regime di Castro che forse non tutti conoscono. Infatti per alcuni Castro è colui che ha liberato l'isola da quel tiranno di Batista. In effetti quando Castro scese all'Avana Batista aveva già preso il suo gruzzolo, racimolato le sue cose e se n'era già andato altrove.
Ciò che più mi piace è quanto Arenas, da cubano intellettuale, dice della gestione del potere.
L'insieme dei provvedimenti che Castro prese quando conquistò il potere passarono incredibilmente in secondo piano. Le fucilazioni degli sconfitti in nome della bandiera!

È vero, ci sono pagine bellissime, capitoli interi da quotare e altre parti che non mi piacciono come ho scritto poco sopra.
Ma tornando a quello che hai scritto e a quello che stavo per elencare io ci sono delle similitudini. Credo che la risposta sia una e soltanto una. Sempre la stessa: Fidel Castro. Il più longevo dittatore della storia.
Arenas scrive: "Sono passati più di trent’anni, ma Fidel continua a celebrare processi teatrali e ogni tanto si fa riprendere dalla televisione. Ma ora non fucila gli sbirri di Batista, ma i suoi stessi soldati, a volte perfino i generali. Perché la stragrande maggioranza del popolo e degli intellettuali non si resero conto del fatto che stava cominciando una nuova tirannide, più sanguinosa ancora della precedente?

Forse ce ne rendemmo conto, ma la gioia di sapere che si viveva una rivoluzione, che una dittatura era stata abbattuta e che era il momento di vendicarsi, era più grande delle ingiustizie e dei crimini che venivano commessi. Non solo. Tutte le ingiustizie e le fucilazioni venivano fatte in nome della giustizia, della libertà e del popolo”.

Abbiamo letto che non c'è libertà di parola, esiste il divieto di scrivere come si vuole, gli omosessuali sono perseguitati dalla polizia e così la scusa per incarcerare tutti quelli che non si sottomettono alle volontà del regime è etichettarli come dei contro-rivoluzionari e spesso per questo crimine c'è la pena di morte!

...to be continued

Non ho finito ma non ce la faccio più. Scrivo su un iPad mini e sono immobilizzato a letto a causa dell'intervento chirurgico. Concluderò stasera, Ayu. Non riesco a muovermi bene... :boh:
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Ho appena iniziato il capitolo "La mia generazione", pag. 108.
Mi spiace non tenere il tuo ritmo ma 'sti cavolo di farmaci mi ammazzano. Più che i postumi dell'intervento stesso.

Ad ogni modo, leggendo le prime righe del capitolo sunnominato mi è venuto in mente il perché del titolo. Non so se lo conosci già. "Prima che sia notte" è così intitolato perché per la maggior parte del tempo, essendo un'opera vietata dal regime per ovvi motivi, il nostro scriveva in mezzo ai boschi o in posti dove la luce non era delle migliori. Perciò doveva terminare quello che aveva in mente prima che facesse buio. Prima che fosse notte, appunto. Altrimenti non ci vedeva più!

Oggi mi sforzerò di raggiungerti, se sei ancora a pag. 130...

:wink:

Dimenticavo... Ho chiesto alla mia compagna circa il simpatico nomignolo con cui i cubani chiamano Cuba. Nemmeno lei ha le idee chiare ma siamo arrivati alla conclusione che, essendo un arcipelago formato da moltissime isolette, ben più di mille (dice lei), alcune anche grandi (vedi i Cayos: Cayo Coco TUNZZZ per esempio o Cayo Largo), si suppone che l'ISOLA sia il core del paese.
Venezia è Venezia isola, dove ci sono i vaporetti. Sarà mica veneziano uno che abita a Marghera o a Dolo, no? :mrgreen:
Come per i veneziani "La piazza" è Piazza San Marco. Evidentemente è nell'"isola" che sei davvero con i piedi a Cuba.
Chissà se ci siamo andati vicino con i nostri ragionamenti...
 
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