Nemirovsky, Irene - I cani e i lupi

*cuorepensante*

New member
Finito ieri di leggere questo libro intenso e coinvolgente. ecco la trama:

Le basta vederlo una volta sola, quel bambino ricco, ben vestito, dai riccioli bruni, dai grandi occhi splendenti, che abita nella meravigliosa villa sulla collina e di cui dicono sia un suo lontano cugino, per essere certa che lo amerà per sempre, di un amore assoluto e immedicabile. A Kiev, la famiglia di Ada abita nella città bassa, quella degli ebrei poveri, e suo padre appartiene alla congrega dei maklers, gli intermediari, quegli umili e tenaci individui che si guadagnano da vivere comprando e vendendo di tutto, la seta come il carbone, il tè come le barbabietole. Fra le due città sembra non esserci nessun rapporto, se non il disprezzo degli uni e l'invidia degli altri. Eppure, quando il ragazzine Harry si troverà di fronte la bambina Ada, ne sarà al tempo stesso inorridito e attratto: "come un cagnolino ben nutrito e curato che senta nella foresta l'ululato famelico dei lupi, i suoi fratelli selvaggi". Molti anni dopo il destino li farà rincontrare a Parigi: e Harry cederà a quella misteriosa attrazione del sangue che Ada esercita su di lui.

Consigliato!
qualcuno l'ha letto? O ha letto altro di questa autrice? Io l'adoro (Suite Francese mi è piaciuto molto)!
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Letto Il ballo, un racconto lungo o romanzo breve pubblicato nel 1930. Mi ha lasciato perplessa sia come scrittura, un po' eccessiva, che come contenuti che ho trovato quasi banali. Ma essendo un libretto di 83 pagine fila via liscio senza gridare comunque al capolavoro. Vanno date sicuramente altre possibilità a questa scrittrice dal destino tragico.
 

Peggy

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Ho appena finito questo libro, di questa autrice avevo già letto "Il ballo".
Mi è piaciuta la scrittura molto scorrevole,ma la storia non mi ha del tutto soddisfatta! Mi ha appassionata fino a metà circa,cioè fin quando si sposano! E forse per il fatto che non ho capito il senso di quel matrimonio, mi ha delusa.
Tutto sommato un libro piacevole!
 

LearnToKill

New member
Ho apprezzato particolarmente questo romanzo. La scrittura della Némirovsky è sempre impeccabile, ed è impeccabile il suo modo di descrivere i sentimenti, le emozioni, gli stati d'animo dei personaggi. L'ho trovato un romanzo profondo, coinvolgente e, a tratti, delicato (la fine particolarmente). Allo stesso tempo un po' duro, sopratutto nella prima parte, quando descrive la vita di Ada nei sobborghi della sua città d'origine, la diversità dirompente tra ricchi e poveri, la descrizione dei giorni del pogrom e, nella seconda parte, quando Ada vede che tutto ciò che la rende felice distruggersi. Verso la fine, negli ultimi quattro capitoli precisamente, ho iniziato ad avere un po' di amaro in bocca, sensazione che mi è rimasta fino alla fine del libro, nonostante il finale sia di una dolcezza assurda. Cosa si fa per gelosia: si rovinano i sogni altrui, solo per pura cattiveria e solo per il gusto di vedere i propri rivali cadere in basso. E cosa si fa invece per amore: si abbandona il proprio amato per cercare di salvarlo. Quanta forza c'è stata in Ada, quanta forza in tutte quelle persone che hanno dovuto vivere tante sventure! Mi è piaciuto a tal punto da dargli un bel 5, lo consiglio a tutti.
 

Grantenca

Well-known member
Ho letto di questa autrice, oltre a questo libro, "Suite francese" e "il ballo". Forse perché mi aspettavo troppo devo dire che tutte queste opere sono molto interessanti, la scrittura è accattivante, le ho lette volentieri, ma mi è sembrato sempre, alla fine della lettura, che manchi qualcosa (o ci sia qualcosa in più non saprei dire) per migliorarne la qualità. Forse ho letto traduzioni non di alta qualità.
 

Dallolio

New member
Un destino di fallimento lega Ada, Ben, la zia Raissa e Madame Mimì...qualunque tentativo per migliorare la propria condizione (Ben) o per raggiungere una dimensione superiore di amore(Ada) è destinato a scontrarsi con un agro destino, scritto nel sangue e nella razza.
L'autrice ha descritto con mirabile perfezione i caratteri dei protagonisti... il punto più alto è la scena del pogrom, che non viene descritto direttamente ma tramite il gioco di ricostruzione della realtà di Ben e Ada...
Consigliato: 9
 
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