Io sono, John Clare - traduzione personale

Marzati

Utente stonato
Salve a tutti. Grazie ad internet, tempo fai scoprii una poesia che mi piacque moltissimo e che tutt’ ora rimane fra le mie preferite, quella del titolo. Purtroppo, nelle mie ricerche, non ho mai trovato nessun libro che contenesse le poesie di John Clare tradotte in italiano, e quelle presenti su internet mi sembrano traduzioni amatoriali. Così un giorno, controllando l’aderenza di una traduzione che mi piacque particolarmente col testo originale (volevo postarla sul forum) ho scoperto che non mi soddisfaceva, così ho deciso di provare a fare io una traduzione, qui pubblico il risultato.
Ci tengo a precisare che si tratta di un mio lavoro, che talvolta è simile* a quello di altri e soprattutto che io non sono un esperto d’ inglese o di poesia, insomma, anche la mia è una traduzione amatoriale che non ha pretesto alcuno se non fornire un’alternativa ulteriore a chi non conosce proprio l’inglese.
Nella realizzazione di questa traduzione ho cercato di:
1. Rispettare la punteggiatura e il significato dell’originale (nei limiti del possibile).
2. Essere originale rispetto alle altre traduzioni.
3. Ricreare le stesse atmosfere con parole della stessa area semantica dell’originale (per esempio: è ricorrente il tema del vapore, di un elemento volatile, l’ho voluto rispettare anche nei verbi), non sempre riuscendoci.
Inoltre bisogna sapere che:
4. Alcuni versi sono quasi totalmente diversi (nella parole, non nel significato) dall’originale, contrariando il punto 1, questo per delle “incompatibilità” fra le lingue o dei tocchi d’originalità; questi casi però non sono molti.
5. Pubblico questa poesia per far sì che tutti la usino liberamente e gratuitamente, chiedo al massimo una citazione, è giusto che la cultura circoli, anche se il traduttore è ‘na chiavica.
6. Consiglio comunque di leggere la poesia nella forma originale, è bellissima in inglese (qui link: https://goo.gl/bXAou6).
8. Sono consapevolissimo dell’imperfezione del mio operato, così se volete intervenire per perfezionarlo o confrontarvi con me, mi fareste un piacere, questa poesia merita una buona traduzione.
Sono sempre a disposizione per ogni chiarimento.
Marzati

Io sono, di John Clare. Tradotto da Marzati.
Io sono, ma cosa nessuno sa o gli importa;
abbandonato dagli amici come un ricordo smarrito:
Io sono la vittima dei miei affanni,
si levano e sprofondano nell’ oblio disperso,
come ombre nei soffocati spasimi dell’amore.
Eppure io sono e vivo, come nebbia scossa

Nel nulla dello scherno e del rumore,
nel brulicante mare di sogni ad occhi aperti,
dove non v’è vita o gioia,
ma solo il grande naufragio dei miei meriti;
perfino i più cari, quelli che più amai
mi sono estranei, o meglio: più estranei degli altri.

Bramo paesaggi mai d’uomo percorsi
un luogo dove mai donna sorrise o pianse
per dimorare col mio Creatore Dio,
e dormir come in fanciullezza dolcemente dormii,
imperturbabile e imperturbato dove giaccio
l’erba sotto, sopra, la volta del cielo.​



*Alcuni passaggi sono simili a quelli di altre traduzioni perché, inevitabilmente, le parole inglesi non cambiano col traduttore e in alcuni casi è stato impossibile sostituirle, in altri casi, ben più rari, le similitudini sono dovute al mio apprezzamento per alcune traduzioni, che meglio della mia hanno adattato il testo alla nostra lingua. Se necessario sono disposto al confronto e alla citazione delle persone in questione.
 
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