207° MG - Il libro dell'inquietudine di Fernando Pessoa

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Da stasera io e bonadext inizieremo a leggere questo meraviglioso libro (non lo chiamo romanzo perché tale non è).
Per me sarà la seconda lettura, ma ora è un'edizione diversa (Newton Compton) e una diversa traduzione con delle aggiunte al testo.
Quella che ho già letto invece è della Feltrinelli, tradotta dal mio amato Antonio Tabucchi :ad:.
Ho appena controllato su Anobii: l'avevo iniziato sempre a novembre, il 1°... questo è un segno :HIPP, ma poi l'ho sospeso per un po' e l'ho finito solo il 1° luglio, infatti questa è un'opera da centellinare, lo consiglio anche a bona di non spolparselo tutto insieme :wink:.

Io riporterò le citazioni che mi colpiranno di più... chissà se con la traduzione diversa ci sarà la stessa magia :boh:.
Sarà difficile commentarle perché sono emozioni quelle che trasmettono, non è facile renderle reali, bisogna assaporarle e basta perciò avviso già il mio compagno di lettura di non aspettarsi troppe parole da me.
Però leggerò volentieri le sue, sperando che siano positive e che questo libro abbia su di lui lo stesso impatto di immedesimazione che ha avuto su di me (anche se forse gli auguro che sia il contrario... leggendolo capirà cosa intendo :SISI).
 
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bonadext

Ananke
Da stasera io e bonadext inizieremo a leggere questo meraviglioso libro (non lo chiamo romanzo perché tale non è).
Per me sarà la seconda lettura, ma ora è un'edizione diversa (Newton Compton) e una diversa traduzione con delle aggiunte al testo.
Quella che ho già letto invece è della Feltrinelli, tradotta dal mio amato Antonio Tabucchi :ad:.
Ho appena controllato su Anobii: l'avevo iniziato sempre a novembre, il 1°... questo è un segno :HIPP, ma poi l'ho sospeso per un po' e l'ho finito solo il 1° luglio, infatti questa è un'opera da centellinare, lo consiglio anche a bona di non spolparselo tutto insieme :wink:.

Io riporterò le citazioni che mi colpiranno di più... chissà se con la traduzione diversa ci sarà la stessa magia :boh:.
Sarà difficile commentarle perché sono emozioni quelle che trasmettono, non è facile renderle reali, bisogna assaporarle e basta perciò avviso già il mio compagno di lettura di non aspettarsi troppe parole da me.
Però leggerò volentieri le sue, sperando che siano positive e che questo libro abbia su di lui lo stesso impatto di immedesimazione che ha avuto su di me (anche se forse gli auguro che sia il contrario... leggendolo capirà cosa intendo :SISI).

Finora ho letto solo la biobibliografia, dove si parla tanto dei suoi eteronimi (dove tra l'altro vengono descritti tutti) :OO Da quello che ho dedotto, Pessoa sembra il classico genio incompreso, tra follia e normalità :paura:

Questo "libro", che poi sono circa 450 frammenti, è considerato più un anti-libro :wink:

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La nostra edizione è quella della Newton, con la traduzione di Piero Ceccucci
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Sì, sono frammenti ed impressioni sparse, in effetti è un libro "sui generis". Molto intimistico e pieno di pensieri che a volte possono sembrare surreali per quanto sono intensi. Man mano li scoprirai :wink:.
 

bonadext

Ananke
Ho letto il saggio introduttivo di Ceccucci, e devo dire che è una delle più belle introduzioni che abbia mai letto :ad:

I temi che tratta Pessoa in questo libro sono tutti a me cari: il decadentismo, la solitudine, la sofferenza, il sogno, la filosofia nietzschiana, il nichilismo... il tutto in prosa ma in chiave poetica, viene definita una "poesia della depressione" :OO


PS: sarà sicuramente da prendere a piccole dosi, per non rischiare un'overdose :paura: :mrgreen:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Io il saggio devo ancora leggerlo però ho letto la biobibliografia anche se molte cose le sapevo già, ma alcune le avevo dimenticate.

Poi ho letto l'introduzione di Pessoa e la prefazione di Bernardo Soares (il suo eteronimo per quest'opera).

Nell'edizione della Feltrinelli i frammenti sono 259 ed hanno un altro numero tra parentesi che però non corrisponde a quelli dell'edizione che stiamo leggendo, avrei voluto fare un paragone di traduzione ma è difficile purtroppo...
Sicuramente Ceccucci e la Abbati avranno fatto un ottimo lavoro ma il mio Tabucchi sarà insostituibile per me e poi era molto legato a Pessoa, anche per la saudade* che io condivido con entrambi. Ma cercherò di non essere troppo prevenuta :wink:.

*L'atteggiamento di nostalgico rimpianto, ritenuto caratteristica spirituale del popolo portoghese, spec. nelle sue manifestazioni letterarie e musicali.

Hai citato la poesia della depressione quindi ora inizierai a capire perché io ti ho augurato di non immedesimarti troppo nel testo :mrgreen:.
 

Tanny

Well-known member
Libro meraviglioso :sbav:

Mi piacerebbe rileggerlo assieme a voi, ma purtroppo ho troppe cose da leggere e proprio non riesco, vi seguirò con interesse :wink:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Certo che non ha più senso leggere la vecchia edizione di Tabucchi, ha la metà dei frammenti! :boh:

Io l'ho letta nel 2009 (era la 13esima edizione). La prima edizione è del 1986.
Se fossi stata in te l'avrei comunque letta (e te l'avevo anche detto), ma dovendo rileggerlo insieme a me è convenuta questa della Newton e poi avevo già capito che tu eri più orientato per questa nuova e completa :wink:.
 

bonadext

Ananke
Ho letto l'introduzione di Bernardo Soares, e non mi ha piaciuta più di tanto, è un po troppo "lagnosa" :boh: Forse bisogna essere in condizioni di spirito ottimali per leggere queste inquietudini :paura: Di sicuro per me non va bene leggerle alla sera, che poi mi rovina il sonno e la serata :OO Adesso proverò a leggere qualche frammento durante il giorno :wink:

PS: ho letto il primo frammento ed è molto bello, certo che commentare questo libro è veramente... impossibile! :mrgreen:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Non ci avevo pensato che a te alla sera poteva dar fastidio, allora leggilo di giorno che forse è meglio :wink:.
L'introduzione sulla Feltrinelli non c'è quindi non posso fare il paragone, c'è solo la prefazione ma è più breve.

Questa parte però (verso il finale dell'introduzione) è molto poetica e mi ci ritrovo già parecchio:
La mia vecchia zia* faceva solitari durante le infinite serate. Queste confessioni sul modo di sentire sono i miei solitari.
Vivere è fare la calza con una intenzione altrui. Ma, nel farla, il pensiero è libero, e tutti i principi incantati possono passeggiare nei loro giardini tra un’immersione e l’altra dell’ago di avorio con la punta ritorta. Uncinetto delle cose… Intervallo… Niente
Del resto, su quale cosa di me posso contare? Una orribile acutezza delle sensazioni, e la comprensione profonda di stare sentendo… Una intelligenza acuta per distruggermi, e un potere di sogno avido di intrattenermi… Una volontà morta e una riflessione che la sta cullando, come un figlio vivo… Sì, uncinetto…

* da me li fa mia mamma :wink:

Il 1° frammento la dice lunga sul groviglio di pensieri ed idee del Nostro :

Devo scegliere tra cose che detesto – o il sogno, che la mia intelligenza ricusa, o l’azione, che alla mia sensibilità ripugna; l’azione, per la quale non sono nato, o il sogno, per il quale nessuno è nato.
Così, siccome detesto entrambi, non scelgo; ma, poiché ad un certo momento, devo o sognare o agire, mescolo una cosa con l’altra


Ieri sera ho acquistato anche la versione ebook così posso sbizzarrirmi con le citazioni :mrgreen:.
 

bonadext

Ananke
Letto il frammento 2... la poetica di Pessoa è eccellente, ma la cosa che mi turba assai è la mancanza di speranza (e la speranza è l'unica cosa che tiene in vita gli uomini!) :paura: la rassegnazione del protagonista (alias Pessoa) è veramente terrificante! Io che mi immedesimo nei libri che leggo è come precipitare in un abisso senza fine, non so se mi spiego, mi fa paura :paura: La vita di Pessoa dev'essere stata un incubo totale a occhi aperti! :? :paura:

Quello che manca alla poetica pessoiana per farne un capolavoro "vivo" (visto che sembra un libro che ispira più alla morte, alla bellezza della morte), a mio avviso, è la mancanza d'amore.... :boh:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Sarà che io nell'abisso mi ci ritrovo già perciò questi frammenti non mi scuotono più di tanto in senso negativo, anzi ritrovandomi in parecchi di loro mi sembra di stare meglio, per la serie: mal comune, mezzo gaudio :wink:.

Ne ho letti già 20 ma aspetto te per postare le citazioni segnate.
Prenditi tutto il tempo che vuoi, te l'avevo già detto che bisogna centellinarli.
Essendo una seconda lettura per me è anche più facile gestirli.
 

bonadext

Ananke
Ho letto fino al frammento numero 5, che è molto bello, una parte era riportata nell'introduzione e mi aveva colpito molto per la sua negatività :paura:
Se vuoi riportarlo la evidenzio :wink:
 

bonadext

Ananke
Frammento 6: finalmente un po di ironia! :YY Questo frammento è molto fantozziano, le descrizioni dell'ufficio e lui che non sa/non vuole mollarlo come se fosse dipendente da una droga! Questo è un classico esempio di paralisi joyciana :wink:
 
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