Avati, Pupi - La mazurca del barone, della santa e del fico fiorone

elisa

Motherator
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[FONT=&quot]Siamo in Romagna e una grossa pianta di fico è oggetto di venerazione da parte del popolo poiché su quel fico si era rifugiata Santa Gerolama dopo essere stata violentata dai barbari soldati di Liutprando nel 726 e sul quel fico aveva dato alla luce un bambino. Alcuni miracoli erano avvenuti nel corso dei secoli e, nel 1400, la Chiesa aveva riconosciuto la venerazione al santo fico, posto nella proprietà dei baroni Pellacane. Su quel fico era salito, dopo una vittoria sportiva nel 1936, anche il giovane barone Anteo Pellacane; ma un ramo del fico si era spezzato, rendendo irrimediabilmente storpio il giovane. Da questa disgrazia era derivata la sua miscredenza, l'avversione alla religione e al venerato fico, che, divenuto unico padrone della proprietà, cercherà inutilmente di distruggere con tutti i mezzi.

Film irriverente con una vena di goliardia, che irride alla superstizione popolare, alla vita bigotta e godereccia della provincia, caricaturando i personaggi ma con un pizzico di malignità e benevolenza nello stesso tempo. Un gran cast per uno stile di Avati che è andato sempre più via via ammorbidendosi. [/FONT]
 
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