210° MG - Suite francese della Némirovsky

Marzati

Utente stonato
Ciao, eravamo d' accordo di aprire questo 3d oggi, nessuno l' ha fatto, allora vi anticipo io (non spetta ai mod farlo giusto?).
Possiamo iniziare a leggere Suite francese, ormai per me è tardi, inizierò domani!

Qualcosa sul libro:
Nei mesi che precedettero il suo arresto e la deportazione ad Auschwitz, Irène Némirovsky compose febbrilmente i primi due romanzi di una grande "sinfonia in cinque movimenti" che doveva narrare, quasi in presa diretta, il destino di una nazione, la Francia, sotto l'occupazione nazista: Tempesta in giugno (che racconta la fuga in massa dei parigini alla vigilia dell'arrivo dei tedeschi) e Dolce (il cui nucleo centrale è la passione, tanto più bruciante quanto più soffocata, che lega una "sposa di guerra" a un ufficiale tedesco). Pubblicato a sessant'anni di distanza, Suite francese è il volume che li riunisce.
Altro non so dirvi, è stata massimamente una scelta casuale, non credo neanche sia il mio genere, ma mi aspetto sorprese :mrgreen:

P.s se può essere utile: ho l' edizione della Newton Compton, voi? Magari ci sono delle differenze...
 
Ultima modifica di un moderatore:

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Hai fatto bene, può aprire chiunque, io ho solo messo in rilievo il 3d e sistemato il titolo :wink:.

Buona lettura :)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ho letto all'incirca le prime sessanta pagine ...inizia bene, e mi piace l'idea di tante storie parallele, la storia di ciascuna famiglia all'interno della Storia con la S maiuscola.
 

Marzati

Utente stonato
Sono andato avanti, devo dire che l' autrice è riuscita a descrivere bene le emozioni di chi si trova in quella brutta situazione, mentre leggevo fremevo e mi arrabbiavo, soffrivo e soprattutto divenivo vittima dell' ansia e della tristezza dei vari personaggi. Brutto vedere come le mutate condizioni fanno riemergere la regola homo hominis lupus, e che l' affabile mamma dona cristianamente e senza ritegno le proprie provviste, salvo poi smettere di colpo quando si rende realmente conto della grave situazione in cui le persone versano. Alcune scene, come le strade intasate, le descrizioni dei profughi sanno tanto di film apocalittico; c' è però la forza del sentimento, che si acuisce nella ricerca della salvezza e del conforto per i propri cari.

Ma ormai, in tutte le stazioni i cancelli erano chiusi e sorvegliati dall' esercito. La folla si aggrappava alle cancellate, le scuoteva, poi rifluiva disordinatamente nelle strade vicine. Donne correvano in lacrime, coi figli in braccio.

Poche erano le persone che pensavano alle proprie ricchezze; si abbracciava stretta tra le braccia una donna o un figlio, e il resto non contava nulla; il resto poteva bruciare nelle fiamme.
 

isola74

Lonely member
Io sto andando un po' a rilento, ma non per colpa del libro... sono giorni pesanti questi:MM e arrivo a sera stanca morta
Comunque questi brevi racconti iniziali di vite diverse e modi diversi di affrontare la paura della guerra mi stanno piacendo.... tante persone accomunate da un solo destino...
ieri ho letto questo pezzo che mi ha colpito molto:

I Michaud si erano alzati alle cinque del mattino per avere il tempo di riordinare e pulire a fondo l’appartamento, prima di abbandonarlo.
Certo, era un po’ strano prendersi tanta cura di cose senza valore e destinate con ogni probabilità a finire in pezzi sotto le prime bombe che sarebbero cadute su Parigi. Ma, pensava la signora Michaud, forse che non si lavano e si vestono i morti, che marciranno poi sottoterra? È un ultimo omaggio, un’estrema prova d’amore a ciò che fu caro......
 

Nefertari

Active member
Io ho letto l'introduzione con un po' di biografia dell'autrice e la storia di queste pagine "dimenticate" in una valigia per anni, e poi i primi due capitoli. Ho trovato la scrittura molto scorrevole e piacevole. Mi piace molto.
 

isola74

Lonely member
Questa descrizione di esodo di massa mi fa venire in mente i profughi di oggi..... come cambiano poco le cose........
 

Nefertari

Active member
fino al cap. 10

Mi sta coinvolgendo parecchio, le storie di queste famiglie che devono preparare tutte le cose per scappare in luoghi più sicuri evitando i pericoli della guerra mi mettono un pò di ansia. E' come se fossi lì con loro a sistemare la biancheria nella valigia. La scrittura è molto scorrevole e piacevole, le pagine scorrono che è un piacere.
 

darida

Well-known member
Sto proseguendo, con calma ma avanzo :wink:
Lettura scorrevole e argomento straziante. Quadri vividi e angoscianti.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Spoiler

Sono arrivata a pag 215, quasi alla fine della prima parte "Tempesta di giugno".
La narrazione mi coinvolge, soprattutto per quanto riguarda le vicissitudini della famiglia Pericand. I fatti narrati sono crudi, ad esempio lo è il capitolo sulla morte di Philippe o la continua descrizione delle cattiveria delle persone, o meglio l'egoismo spietato, che emerge nelle situazioni più tragiche, però allo stesso tempo lo stile è quasi leggero, cosa che rende più lieve la lettura ma allo stesso tempo, dal mio punto di vista, le toglie pathos e questo non mi piace.
 

darida

Well-known member
Spoiler

Fino a pag. 145
Mi è piaciuta molto la descrizione della scorribanda notturna del gatto Albert,di proprietà della piccola Pericand.
Ignaro delle brutture della guerra ritrova in campagna il piacere dell'istinto felino forse un po soffocato dagli agi cittadini :wink:
Terribile la descrizione della fine del primogenito Pericand, crudele e affatto inaspettata...
 

isola74

Lonely member
spoiler

Fino a pag. 145
Mi è piaciuta molto la descrizione della scorribanda notturna del gatto Albert,di proprietà della piccola Pericand.
Ignaro delle brutture della guerra ritrova in campagna il piacere dell'istinto felino forse un po soffocato dagli agi cittadini :wink:
Terribile la descrizione della fine del primogenito Pericand, crudele e affatto inaspettata...

Siamo più o meno allo stesso puntoi............. ci sono rimasta malissimo quando è morto il sacerdote, proprio non me lo aspettavo:OO
 

Marzati

Utente stonato
:OO:OO mi dispiace....
E di che, sono stato io sbadato! Comunque ho letto un po' e ho raggiunto anche io quella parte... non posso che confermare quanto detto da te: simpatica e curiosa la
parte del gatto, un particolare punto di vista della storia. Mi dispiace per il Pèricand, e do' atto alla Nemirovsky che è riuscita davvero a far trasparire moltissimo le emozioni dei suoi personaggi, le paure dei poveri sfollati.
P.s solo io, fra le diverse storie, faccio fatica a ricordare a chi appartengono i nomi? :?
 
Alto