Dollmann, Eugen - Roma nazista

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L’autore, Eugen Dollmann, era l’interprete ufficiale presso l’ambasciata tedesca a Roma dagli anni 30 fino alla fine del conflitto mondiale. Uomo di grande cultura, con una perfetta conoscenza della nostra lingua, era molto stimato dai vertici del nazismo che gli conferirono il titolo di colonnello delle SS pur senza che egli avesse fatto una sola giornata di servizio militare. Accompagnava e faceva da interprete, nei loro viaggi in Italia, sia istituzionali che da diporto, personaggi come Hitler, Himmler, Heidrich, e anche negli incontri di vertice politici ufficiali che fanno contrassegnato l’alleanza dell’asse era sempre presente. Per il suo incarico aveva libero accesso nei luoghi “ufficiali” del potere, e conosceva personalmente ministri, generali, grandi gerarchi del potere fascista ed era amico personale dell’epicureo capo della polizia mussoliniana. Era un tedesco anomalo, per lo stereotipo che abbiamo noi del “tedesco”, amava la bella vita ed era di casa nei salotti della nobiltà monarchica che contava. Senza dubbio, per il suo incarico, ha conosciuto da vicino molti di questi uomini molto più degli storiografi ufficiali e i ritratti che ne descrive sono, in molti casi, addirittura sorprendenti.
Certo non si può, a mio avviso, attribuire rigorosa valenza storica al modo in cui egli descrive i più drammatici avvenimenti che hanno contrassegnato quel fatale e catastrofico, per l’umanità intera, conflitto mondiale, per il fatto che l’autore, catturato dagli alleati a fine guerra ha subito due processi per fatti molto gravi (terminati con la sua assoluzione) e non si può escludere che descriva molti avvenimenti “pro domo sua”. Consiglio però a tutti di leggere questo libro, soprattutto a chi ha un certo interesse per questo periodo storico della nostra Italia. Gli garantisco che il tempo speso per questa lettura non sarà sprecato, soprattutto perché descrive gli avvenimenti più importanti che hanno contrassegnato la nostra tragedia nazionale dalla parte opposta a quella che la nostra storiografia ufficiale, ormai molto diffusa, soprattutto per la meritoria opera della TV di stato, ci ha, fino ad ora, presentato. Il libro inoltre è scritto abbastanza bene e si può leggere quasi come un romanzo.
 
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