Anche gli psichiatri piangono

Vorrei iniziare una discussione sulla così detta sanità mentale. UN METODO MOLTO PERICOLOSO di John Kerr, Editore Frassinelli è un libro che ha ispirato l'omologo film diretto da David Cronenberg. Qui si racconta di un rapporto medico paziente, dove la paziente è la diciottenne Sabina Spielrein e il medico è Carl Gustav Jung, il luogo è una clinica psichiatrica di Zurigo. Altro personaggio che compare nel saggio e Sigmund Freud nel suo rapporto di amicizia e professionale con Jung.
Per approfondire e verificare il saggio di Kerr, ho aggiunto un altro saggio scritto da Aldo Carotenuto e intitolato DIARIO DI UNA SEGRETA SIMMETRIA. Sabina Spielrein tra Jung e Freud, Casa Editrice Astrolabio. In questo saggio ci sono anche le lettere di Sabina Spielrein a Carl G. Jung.
Devo dire che questa relazione sessuale fra Sabina e Jung mi ha molto stupito quando ho visto il film, mi sembrava molto strano che il grande maestro Jung avesse oltrepassato il limite medico-paziente con una relazione extra coniugale, credevo fosse tutta una storia inventata per quello che allora erano le mie scarse conoscenze di Jung.
Ora se so molto di più e ho capito tante cose in più. Ad esempio il confine tra normalità e patologia e lievissimo, tra la normalità abbiamo intrecciati alcuni segni di patologia, fra la patologia abbiamo molte possibilità se ci vengono offerte di guarigione.
Vorrei discutere con persone del forum interessati a questo argomento.
attendo molte adesioni. caio.
 

Dallolio

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Anche ne "Sul lettino di Freud" di Yalom si verifica una situazione analoga
 
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