Coe, Jonathan - Numero undici

Minerva6

Monkey *MOD*
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Il titolo prende il nome dal fatto che si tratta dell'undicesimo romanzo di questo scrittore inglese (e io li ho letti tutti :wink:) che usa questo numero anche in diverse situazioni all'interno delle storie che si snodano nella narrazione, soprattutto per i numeri civici. Lasciatemi dire che la mia casa natale dove ora vivono solo i miei genitori, ma io ci vengo tutti i giorni -anche ora scrivo da qui- è all'11 :paura: :mrgreen:.
L'inizio mi ha un po' spiazzata per i troppi riferimenti (in un caso anche piuttosto scurrili) ad eventi attuali come i Reality e FB che io detesto e che non mi permettevano di riuscire a ritrovare lo stile pacato ed antico dei suoi precedenti libri, poi però proseguendo e dopo aver superato le varie malattie che non gradisco mai trovare nelle mie letture ho iniziato ad apprezzarlo di più fino alla fine.
inizio spoiler Ma epilogo escluso perché c'è stata una virata verso l'horror/fantastico che non ho gradito, anche se sicuramente era una metafora di altro non l'ho trovato lo stesso piacevole; pur adorando io i ragni non mi è piaciuta proprio la scelta di un finale così per nulla realistico. Di certo i personaggi di questo romanzo sono legati tra loro da sottili fili di una ragnatela estesa, così come lo sono gli eventi attuali e del passato che si intrecciano tra loro, però io avrei scelto un diverso finale. fine spoiler
Ora sono curiosa di sapere cosa ne pensano gli altri fan di Coe...
La parte che ho preferito è stata quella della ricerca del film del marito di Laura, anche a me è successo da bambina però non ho mai trovato il titolo ( e a questo punto, visto come è andata a finire, non lo cercherò mai) e poi come lui ho sempre questo sguardo al passato che anche io rimpiango (non so se faccio bene).
Qualcuno aveva scelto per lui, affidarsi a qualcuno, prendere decisioni al posto suo, la gente si fidava di chi era al potere... sono parole che vengono spesso in mente anche a me con un senso di nostalgia verso la mia infanzia e giovinezza (non che a 40 anni sia così vecchia, ma spesso mi ci sento :().
Uno dei personaggi ad un certo punto dice ironicamente (cito a memoria): credi che stia per scoppiare la rivoluzione, che il popolo si prepari a salire sulle barricate e rispolveri la ghigliottina? Tranquilla, non succederà mai perchè la gente preferisce seguire comodamente i suoi reality e non si alza facilmente dal divano per protestare. Sarà vero?
Ho trovato molti punti di contatto tra la nostra Italia e la sua Gran Bretagna (anche se ormai è uscita dall'Europa), soprattutto per la corruzione della classe politica e per le ancora forti disparità sociali presenti sul territorio.
 
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velmez

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c'è qualcosa che non va nel titolo di questo post perché non riesco a visualizzare il libro nell'elenco di piccola biblioteca... :?

comunque a me è piaciuto molto, forse l'inizio mi è sembrato un po' troppo forzato... Credo che Coe abbia un po' esagerato tentando di mettersi nei panni di una ragazzina... però ci sono molti spunti interessanti (riferimenti all'attualità, la ricerca del film, il rapporto tra Laura e il figlio, anche la parte dei reality mi è piaciuta!)
E, dopo 10 romanzi (anch'io letti tutti), forse finalmente sono riuscita a venire a patti con i suoi finali! Credo che sia il primo ad essermi piaciuto (insomma non il massimo, ma ha il suo perché!)
 
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