"In quelle tenebre" ispira anche a me, quindi grazie del consiglio, tra parentesi.
Dunque, negli anni ho letto diversi libri sull'Olocausto, gli ultimi non li conosco bene, credo che ultimamente siano uscite principalmente storie vere adattate in romanzo, vorrei recuperarne qualcuna ma sono talmente tante le proposte che non so bene come orientarmi. Comunque cercando su google trovi sicuramente tantissimi spunti, per cui cerco di consigliarti qualcosa di meno conosciuto.
Un libro che racconta una parte della Shoah spesso poco approfondita è "La baracca dei tristi piaceri": parla delle donne nei campi di concentramento costrette a fare le prostitute per gli altri prigionieri o per i nazisti che contorllavano il campo. Non mi era mai capitato di trovare un libro su questo argomento.
Un altro che ti consiglio è "Gli ultimi 7 mesi di Anne Frank" di Willy Lindwer: parte dall'arresto della famiglia Frank ossia dove il famoso Diario si interrompe per raccontare attraverso testimonianze vere ed interviste ai sopravvissuti gli ultimi mesi di vita di Anne Frank e dei suoi familiari nei campi di Westerbork, Auschwitz e infine Bergen Belsen.
Sempre sul tema due biografie su Anne Frank: quella di Melissa Muller e una quasi introvabile (che però mi è piaciuta di più) di Carol Ann Lee "Storia di Anne Frank": entrambe ricostruendo in modo molto preciso la vita della Frank naturalmente decsrivono anche la realtà dei campi e in generale delle persecuzioni naziste dell'epoca nei Paesi Bassi.
Sono punti di vista tutti "al femminile" (o quasi) ma descrivono in modo molto accurato le dinamiche dei campi di sterminio. Altrimenti "Sonderkommando Auschwiz" di Sholmo Venezia, la testimonianza di un prigioniero membro del Sonderkommando che accompagnava i gruppi di prigionieri alle camere a gas.
Più interiore e testimonianza di un percorso intellettuale e spirituale autentico di una giovane donna ebrea durante il nazismo è il Diario di Etty Hillesum, insieme alle sue Lettere da Westerbork scritte ad amici e parenti: la donna morì a 29 anni ad Auschwitz, non volle tentare di scappare pur avendone la possibilità in nome della condivisione del destino comune, e ha lasciato nel suo diario riflessioni intellettuali, religiose, introspettive, spirituali di sorprendente forza e sensibilità , narrando ovviamente anche delle persecuzioni naziste ad Amsterdam e successivamente a Westerbork.
Spero di averti dato qualche spunto interessante!