Un film particolare, di una lentezza tutta orientale che all'inizio può scoraggiare, di certo una trama avvincente non è il suo punto forte ma è bello perché umano, tenero, ricco di sentimento seppur nella sua semplicità.
La signora Toku ha 76 anni e si presenta all'improvviso nel locale in cui un giovane triste e frustrato, deriso dalle giovani clienti, vende dorayaki (dolci ripieni di pasta di fagioli rossi, non penso che mi piacerebbero ) senza nessun entusiasmo. La donna vuole a tutti i costi essere assunta; l'uomo dapprincipio diffida, poi, dopo aver assaggiato la sua "an", cambia idea...
Si tratta di una storia prevalentemente interiore, del racconto dell'incontro tra due solitudini, un incontro (non del tutto casuale) tra due persone che trasformano l'una la vita o quantomeno l'interiorità dell'altra. La signora Toku è un personaggio dolcissimo, quasi fiabesco.
Mi ha stupito il fatto che questo film parlasse dei malati di morbo di Hansen, più conosciuto come lebbra, non ne avevo quasi più sentito parlare, se non in qualche sporadico caso (reale). Scenario stupendo (soprattutto i ciliegi).
La signora Toku ha 76 anni e si presenta all'improvviso nel locale in cui un giovane triste e frustrato, deriso dalle giovani clienti, vende dorayaki (dolci ripieni di pasta di fagioli rossi, non penso che mi piacerebbero ) senza nessun entusiasmo. La donna vuole a tutti i costi essere assunta; l'uomo dapprincipio diffida, poi, dopo aver assaggiato la sua "an", cambia idea...
Si tratta di una storia prevalentemente interiore, del racconto dell'incontro tra due solitudini, un incontro (non del tutto casuale) tra due persone che trasformano l'una la vita o quantomeno l'interiorità dell'altra. La signora Toku è un personaggio dolcissimo, quasi fiabesco.
Mi ha stupito il fatto che questo film parlasse dei malati di morbo di Hansen, più conosciuto come lebbra, non ne avevo quasi più sentito parlare, se non in qualche sporadico caso (reale). Scenario stupendo (soprattutto i ciliegi).
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