Dobbiamo ammettere che Henry James ha vinto. Quel cortese, mondano, sentimentale vecchio signore riesce ancora a farci avere paura del buio.
Virginia Woolf
Due bambini orfani vengono affidati alle cure di una giovane governante. Il clima iniziale è di idilliaca serenità, poi nella vicenda iniziano a insinuarsi le misteriose presenze di due servitori, ormai morti, che nella convinzione della governante hanno corrotto i bambini, e altri segnali inquietanti.
I servitori sono davvero fantasmi? I bambini sono corrotti o innocenti? L'istitutrice è una visionaria? Molti critici hanno tentato di rispondere a queste domande.
In realtà è proprio questa ambiguità il risultato a cui tendeva lo scrittore: fare del mistero lo strumento per costruire il più inquietante dei racconti.
Mi è piaciuto molto! La sua ambiguità non fa che accentuarne il mistero.. Il personaggio dell'istitutrice mi è parso molto ben caratterizzato e secondo me rappresenta l'eroina ideale: razionale ma allo stesso tempo sensibile ad eventi fuori dal normale, dolce ma allo stesso tempo risoluta, debole ma anche forte.
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