Ficarra & Picone- L'ora legale

isola74

Lonely member
Salvo e Valentino sono cognati e vivono a Pietrammare, paesino della Sicilia dove gestiscono insieme un chiosco sulla piazza principale. Il marito della sorella di Valentino, a sua volta sorella della moglie di Salvo, è Pierpaolo Natoli, un professore di liceo dagli elevati valori morali e la condotta integerrima. Pierpaolo si candida a sindaco di Pietrammare contrapponendosi a Gaetano Patanè, il primo cittadino in carica, un concentrato di corruzione e malaffare: vuole proporre un cambiamento radicale che metta fine al degrado etico ed estetico che Patanè ha incoraggiato nel paese. A sorpresa, i compaesani votano Natoli sindaco, ma una volta eletto questi esigerà il rispetto assoluto delle regole: e si sa, in Italia chi invoca la legalità lo fa sempre riferendosi agli altri, mai a se stesso. Salvo e Valentino rappresentano bene la popolazione di Pietrammare: da una parte i molti, come Salvo, che nel malcostume ci sguazzano, traendone il proprio piccolo o grande tornaconto; dall'altra i pochi come Valentino che vorrebbero un paese migliore, più onesto e rispettoso del prossimo. Ma i due cognati scopriranno di essere meno diversi di quanto pensassero perché quella verso la legalità è una strada in salita, soprattutto per chi non è mai stato abituato a percorrerla. (Mymovies.it)


Si ride abbastanza con questo film, ma se si vuole andare oltre le battute divertenti e le gags dei due comici siciliani si può trovare anche un tentativo -a modo loro- di denuncia sociale. E abbastanza ben riuscito direi.
Il film è una finestra sul Paese, (una finestra che si affaccia proprio sugli ultimi accadimenti politici) dove tutti si lamentano ma in fondo non vogliono cambiare le cose. Perchè cambiare le cose significa soprattutto cambiare se stessi....
Emblematico questo scambio di battute (vado a memoria:??):
- (Picone) .... ma prima le regole non c'erano proprio!
- (Ficarra)... e ci siamo sempre trovati bene!

La battuta più amara invece, "Con questa crisi che c'é, l'Italia l'onestá non se la può permettere" sembra, purtroppo, drammaticamente vera.

Consigliato per trascorrere un piacevole serata al cinema.
 

Meri

Viôt di viodi
Guardando questo film ho pensato le stesse cose che ha detto Isola. La vera denuncia è che non si vuole cambiare. Simpatico, divertente, ma triste allo stesso tempo.
 
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