LXXXIV GdL - Evgenij Onegin di Puškin

Minerva6

Monkey *MOD*
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Domani, lunedì 6 febbraio, partirà questo nuovo gruppo di lettura che ci vedrà alle prese con un romanzo in versi dello scrittore russo Puskin, edito nel 1825, dopo quasi 8 anni dall'inizio della sua composizione.
L'opera è composta da 389 stanze in tetrametri giambici con l'inusuale schema "AbAbCCddEffEgg", inventato appositamente per quest'opera dall'autore, per un totale di 5446 versi (fonte Wikipedia).

Le partecipanti per ora saranno:

Minerva6
Spilla
francesca
estersable
elisa

Spero che qualche altro utente si unirà a noi in questa splendida avventura :D
 

Minerva6

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Ho adottato questo autore per il 2017, lo conoscevo solo di nome, ho già letto con soddisfazione La donna di picche e La figlia del capitano, ora voglio cimentarmi anche in quest'altra opera che ho spesso sentito nominare in diversi libri, però ho piacere di leggerlo insieme a voi visto che si tratta di un poema e non so ancora l'effetto che mi farà :boh:.
 

estersable88

dreamer member
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Io comincio nel pomeriggio. Ho visto che è breve, ma in effetti il fatto che sia scritto in versi è un po' un'incognita. Vedremo presto come si comporta!
 

Spilla

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Ho letto un paio di pagine. La mia edizione è quella del Meridiani Mondadori, 202 pagine.
La traduzione vuole rispettare lo schema metrico (o almeno le rime, sui giambi dovrei ripassare un po'), e per ora il racconto sembra avere un tono scanzonato. Eugenio Onieghin (così è tradotto) è un giovanotto che ha condotto vita dissipata e ora è costretto ad assistere uno zio morente (penso per assicurarsi l'eredità) nonostante desideri fare tutt'altro.
Non mi è parso complicato, anzi, ma vedremo nel prosieguo.
 

Minerva6

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Io inizierò stasera, sto cercando di finire prima il libro di Jerome, anche se mi mancano ancora 25 pagine e non so se ce la farò...
La mia edizione è in digitale scaricata gratis in rete, credo sul sito di Liber Liber (quello dove avevo trovato anche le novelle di Pirandello).
 

estersable88

dreamer member
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fino all'inizio del terzo capitolo

Va beh... io ci provo ad andare piano, ma proprio non ci riesco. In due ore ho letto due capitoli interi ed ho cominciato il terzo. La mia edizione è quella curata da Sansoni del 1925, con traduzione, introduzione (luuunga) e note di Ettore Lo Gatto (pp. 271).
La storia ci viene raccontata da un narratore, presumibilmente lo stesso autore, che si svela alla fine del primo capitolo accennando alla sua amicizia con Onegin. Quest'ultimo ci viene descritto come un bon vivant che, giunto in campagna per assistere uno zio morente, al suo arrivo trova uno scenario inaspettato. Nel secondo capitolo compaiono altri personaggi: il bello ed ardimentoso poeta Vladimiro Lensky e la famiglia Larin, vicina di Onegin... ma è nel terzo capitolo che avviene l'incontro con Tatiana.
 
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Minerva6

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fino all'inizio o metà del secondo capitolo

Anche io ho letto quasi tutto di filato, non si riesce ad andare lentamente, le rime scorrono veloci, però alcune parti non le ho ben capite, nel senso che ci sono troppi nomi a me sconosciuti e non mi andava di andare a cercarli. In più nella mia versione digitale le note sono a fine capitolo e non essendoci la divisione non posso leggerle una alla volta (ma non posso lamentarmi, l'ho scaricata gratis :mrgreen:, anche se mi sa che non è quella di Liber Liber come credevo :??).
Mi sono chiesta: ma come ha fatto il traduttore a trovare le parole in rima? Lo so che forse è una domanda stupida, ma io mi sono meravigliata di ciò, forse perché di romanzi stranieri in versi ne ho letti davvero pochi.
Preferisco le opere teatrali che fino a qualche anno fa credevo fossero ostiche per me e invece ora le adoro :sbav:.
Leggere un romanzo così mi disorienta un po', per fortuna non è lungo e ci siete voi, altrimenti forse non sarei riuscita a finirlo :boh:.
Consiglio per chi legge Puskin per la prima volta: se non vi sta particolarmente piacendo sappiate che La dama di picche e La figlia del capitano sono tutta un'altra cosa :wink:.
 

Spilla

Well-known member
....ehm.... non trovo il libro.... l'ho già detto, che sono disordinata? :W
Domani lo cerco con più attenzione :boh:
 

elisa

Motherator
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Domani, lunedì 6 febbraio, partirà questo nuovo gruppo di lettura che ci vedrà alle prese con un romanzo in versi dello scrittore russo Puskin, edito nel 1825, dopo quasi 8 anni dall'inizio della sua composizione.
L'opera è composta da 389 stanze in tetrametri giambici con l'inusuale schema "AbAbCCddEffEgg", inventato appositamente per quest'opera dall'autore, per un totale di 5446 versi (fonte Wikipedia).

Le partecipanti per ora saranno:

Minerva6
Spilla
francesca
estersable
elisa

Spero che qualche altro utente si unirà a noi in questa splendida avventura :D

mi mancano 70 pagine alla fine di Omaggio alla Catalogna, ho paura che quando le avrò finite sia finito anche questo GdL :MUCCA
 

estersable88

dreamer member
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Per rispondere a Minerva: la mia versione non è in rima, infatti in più momenti mi sono chiesta se non fosse a dirittura in prosa, salvo poi verificare che è in versi, come riportato in copertina. Credevo che leggere un romanzo in versi mi avrebbe causato qualche noia, invece devo ricredermi. Fila via senza problemi! Oggi non ho più letto altro, altrimenti lo finisco troppo presto.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Per rispondere a Minerva: la mia versione non è in rima, infatti in più momenti mi sono chiesta se non fosse a dirittura in prosa, salvo poi verificare che è in versi, come riportato in copertina. Credevo che leggere un romanzo in versi mi avrebbe causato qualche noia, invece devo ricredermi. Fila via senza problemi! Oggi non ho più letto altro, altrimenti lo finisco troppo presto.

Ecco... allora la mia meraviglia era lecita :wink:.
Se ti va riporta l'incipit, appena riesco lo farò anche io. Vale anche per le altre utenti con edizioni diverse.

Anche io non lo trovo noioso, ma neppure appassionante come un romanzo normale.
Per intenderci: con gli altri 2 di Puskin (letti da poco) la sera ero davvero contenta di riprenderli, con questo non tanto, proseguo solo perché lo sto leggendo con voi. Anche se è molto poetico, non riesce a conquistarmi, forse proprio perché è troppo poetico per i miei gusti.
 

Spilla

Well-known member
Tutto cospira contro di me, sono riuscita a leggere solo due o tre pagine. Onieghin è a teatro, ma ora deve andare altrove, non ho capito bene quale sia il suo impegno.

La mia edizione riporta delle strofe vuote, sostituite da puntini (e in effetti la narrazione sembra frammentaria), ne sapete niente, voi? Sono andate perse o cosa? :?
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
La mia edizione riporta delle strofe vuote, sostituite da puntini (e in effetti la narrazione sembra frammentaria), ne sapete niente, voi? Sono andate perse o cosa? :?

Anche nella mia edizione ci sono alcune strofe vuote con i puntini... volevo chiedere la stessa cosa ma poi me ne sono dimenticata.
Non ho ancora fatto ricerche in merito, ho poco tempo e poca voglia, aspetto che qualcuno di voi mi dica qualcosa in più :wink:.

Credo di essere arrivata alla fine del III capitolo ma ora mi fermo perché ho bisogno di leggere qualcosa di più coinvolgente.

Puskin mi sa che amava l'Italia, cita Dante, Petrarca, Venezia...
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Incipit (dopo la dedica)

CAPITOLO PRIMO

E di vivere ha fretta,
e fretta di sensazioni.

Principe Vjazemskij

I
«Mio zio così preciso e retto,
Or che sul serio s'è ammalato,
Si è fatto portare rispetto
E proprio il meglio ha escogitato!
Il suo esempio sia di lezione:
Ma, Dio mio, quale afflizione
Notte e dì un malato vegliare
Mai un passo potendo fare!
E quale perfidia meschina
Già mezzomorto vezzeggiarlo,
Sui cuscini accomodarlo,
Dargli mesto la medicina,
Sospirando e pensando fra te:
Ti porti il diavolo con sé!»
 

Spilla

Well-known member
fine libro 1

CAPITOLO PRIMO

E di vivere ha fretta,
e fretta di sensazioni.

Principe Vjazemskij

I
«Mio zio così preciso e retto,
Or che sul serio s'è ammalato,
Si è fatto portare rispetto
E proprio il meglio ha escogitato!
Il suo esempio sia di lezione:
Ma, Dio mio, quale afflizione
Notte e dì un malato vegliare
Mai un passo potendo fare!
E quale perfidia meschina
Già mezzomorto vezzeggiarlo,
Sui cuscini accomodarlo,
Dargli mesto la medicina,
Sospirando e pensando fra te:
Ti porti il diavolo con sé!»
Mi sa che hai la mia traduzione :?

Sono alla fine del primo libro, Eugenio è cambiato, da giovane dandy svagato è diventato cupo ed annoiato, disinteressato ad ogni cosa (però continua a partecipare alle riunioni mondane, dove fa lo stoccafisso malinconico e musone e fa mostra di non divertirsi affatto. Mah!)
Se riesco nel fine settimana mi porto avanti :wink:
 

estersable88

dreamer member
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Allora... io ho finito! Scusatemi se non posto l'incipit, ma l'ho letto in audio e l'edizione Sansoni non si trova in rete, quindi dovrei trascriverlo non rispettando i versi.
Posso postare il commento finale o vi aspetto?
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Allora... io ho finito! Scusatemi se non posto l'incipit, ma l'ho letto in audio e l'edizione Sansoni non si trova in rete, quindi dovrei trascriverlo non rispettando i versi.
Posso postare il commento finale o vi aspetto?

Scusa tu, mi ero dimenticata che leggi in audio, perdonami :oops:.

Ero curiosa di leggerlo per il fatto che avevi detto che non era in rima, mio padre ha diversi libri in edizione Sansoni, anni 60 o 70, ne ho letto anche qualcuno, ma Puskin non mi ricordo di averlo visto :??.

Se vuoi postare il commento finale e c'è qualche spoiler segnalalo nel titolo :wink:.

Io mi sono fermata così aspetto Spilla ed anche perché non mi sta entusiasmando più di tanto... meno male che ho iniziato prima con gli altri 2 così so che Puskin merita comunque di essere letto. Il problema è mio che non amo particolarmente i poemi, o almeno la loro lettura integrale, perché a scuola non mi dispiaceva studiarli in parte.

Ma francesca che fine ha fatto :boh: ?
 
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