better57
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Descrizione libro:
Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell'epoca non povera di geniali e scellerate figure. Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouchè, Bonaparte, oggi è caduto nell'oblio, non è certo perchè Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri e immoralità, bensì perchè il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori.
Jean-Baptiste Grenouille, nato il 17 luglio 1783 nel luogo più puzzolente di Francia, il Cimetière des Innocents di Parigi, rifiutato dalla madre fin dal momento della nascita, rifiutato dalle balie perchè non ha l'odore che dovrebbero avere i neonati, anzi perchè «non ha nessun odore», rifiutato dagli istituti religiosi, riesce a sopravvivere a dispetto di tutto e di tutti. E, crescendo, scopre di possedere un dono inestimabile: una prodigiosa capacità di percepire e distinguere gli odori. Forte di questa facoltà, di quest'unica qualità, Grenouille decide di diventare il più grande profumiere del mondo, e noi lo seguiamo nel suo peregrinare tra botteghe odorose, apprendista stregone che supera in breve ogni maestro passando dalla popolosa e fetida Parigi a Grasse, città dei profumieri nell'ariosa Provenza: sempre accompagnati da quella prosa sontuosa che consente a Suskind - geniale alchimista della scrittura lui stesso - di evocare all'ammaliato lettore colori, sfumature, sapori ed essenze, aromi, odori. L'ambizione di Grenouille non è quella di arricchirsi, nè ha sete di gloria; persegue, invece, un suo folle sogno: dominare il cuore degli uomini creando un profumo capace di ingenerare l'amore in chiunque lo fiuti, e pur di ottenerlo non si fermerà davanti a nulla.
E' uno dei rari casi in cui prima ho visto il film e poi ho letto il libro. Come spesso capita il libro era nettamente migliore rispetto al film. Anzi molte cose scritte nel romanzo non venivano nemmeno citate nel film. In conclusione questo è un libro piacevole da leggere e nemmeno troppo impegnativo.
Voto da 1 a 5: 8) 8) 8)
Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell'epoca non povera di geniali e scellerate figure. Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouchè, Bonaparte, oggi è caduto nell'oblio, non è certo perchè Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri e immoralità, bensì perchè il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori.
Jean-Baptiste Grenouille, nato il 17 luglio 1783 nel luogo più puzzolente di Francia, il Cimetière des Innocents di Parigi, rifiutato dalla madre fin dal momento della nascita, rifiutato dalle balie perchè non ha l'odore che dovrebbero avere i neonati, anzi perchè «non ha nessun odore», rifiutato dagli istituti religiosi, riesce a sopravvivere a dispetto di tutto e di tutti. E, crescendo, scopre di possedere un dono inestimabile: una prodigiosa capacità di percepire e distinguere gli odori. Forte di questa facoltà, di quest'unica qualità, Grenouille decide di diventare il più grande profumiere del mondo, e noi lo seguiamo nel suo peregrinare tra botteghe odorose, apprendista stregone che supera in breve ogni maestro passando dalla popolosa e fetida Parigi a Grasse, città dei profumieri nell'ariosa Provenza: sempre accompagnati da quella prosa sontuosa che consente a Suskind - geniale alchimista della scrittura lui stesso - di evocare all'ammaliato lettore colori, sfumature, sapori ed essenze, aromi, odori. L'ambizione di Grenouille non è quella di arricchirsi, nè ha sete di gloria; persegue, invece, un suo folle sogno: dominare il cuore degli uomini creando un profumo capace di ingenerare l'amore in chiunque lo fiuti, e pur di ottenerlo non si fermerà davanti a nulla.
E' uno dei rari casi in cui prima ho visto il film e poi ho letto il libro. Come spesso capita il libro era nettamente migliore rispetto al film. Anzi molte cose scritte nel romanzo non venivano nemmeno citate nel film. In conclusione questo è un libro piacevole da leggere e nemmeno troppo impegnativo.
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