Brusati, Franco - Pane e cioccolata

elisa

Motherator
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[FONT=&quot]Emigrato in Svizzera un italiano non ha vita facile: licenziato dal ristorante in cui lavora come cameriere, trova dapprima rifugio presso un'esule greca, poi perde tutti i suoi averi, incautamente affidati a un capriccioso connazionale miliardario, e si riduce a vivere con un gruppo di immigrati clandestini, stipati in un pollaio trasformato alla meglio in dormitorio.

E' un film complesso questo di Brusati, regista colpevolmente dimenticato, che prende una posizione molto forte nei confronti degli immigrati italiani, tutto core e mandolino, a cui manca la consapevolezza e la forza della ribellione a condizioni di vita subumane e al proprio atteggiamento di rinuncia al cambiamento. Atto d'accusa che viene in parte mitigato dall'interpretazione sentita e sofferta di Nino Manfredi, un uomo che percorre diversi stadi di sottomissione pur di avere un lavoro ma che arriva alla fine alla consapevolezza del suo essere persona ed avere una sua precisa identità. Film attualissimo perché parla di integrazione e lo fa in modo politico e scomodo, Si ride dolceamaro. Da vedere assolutamente. [/FONT]
 
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