214° MG - Palomar di Italo Calvino

Spilla

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Elisa, Minerva6, roberto89 ed io stiamo per iniziare questo libro (meno noto? :?) del grande autore ....italo-cubano :wink:

Chi è pronto? E chi no?
 
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Minerva6

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Anche io, però mi sa che elisa non è ancora pronta. Per me non è un problema aspettare tanto sto già leggendo altro.
 

elisa

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io l'ho preso oggi, edizione Einaudi del 1983 :) con in copertina la riproduzione di Il disegnatore della donna coricata di Albrecht Durer

Palomar_copertina.jpg
 

Minerva6

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Allora se siete tutti pronti parto anche io stasera.
Ho la versione digitale comprata su ibs, edizione Mondadori Oscar moderni, in copertina c'è un bel cielo azzurro con splendide nuvole bianche :).
 

Roberto89

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Mi sa che ho la stessa versione di Elisa. In realtà non bado quasi mai alle edizioni.
 

elisa

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Mi sa che ho la stessa versione di Elisa. In realtà non bado quasi mai alle edizioni.

io invece sono molto curiosa e amo sapere tutto del libro che sto leggendo, leggo anche dove è stato stampato :)

Questo è l'incipit (ed è già amore a prima vista):


“Il mare è appena increspato e piccole onde battono sulla riva sabbiosa. Il signor Palomar è in piedi sulla riva e guarda un’onda. Non che egli sia assorto nella contemplazione delle onde. Non è assorto, perché sa bene quello che fa: vuole guardare un’onda e la guarda. Non sta contemplando, perché per la contemplazione ci vuole un temperamento adatto, uno stato d’animo adatto e un concorso di circostanze esterne adatto: e per quanto il signor Palomar non abbia nulla contro la contemplazione in linea di principio, tuttavia nessuna di quelle tre condizioni si verifica per lui. Infine non sono “le onde” che lui intende guardare, ma un’onda singola e basta: volendo evitare le sensazioni vaghe, egli si prefigge per ogni suo atto un oggetto limitato e preciso.”
 

Spilla

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La capacità di Calvino di utilizzare la lingua italiana è sempre stupefacente :sbav:. Onore al merito :paura:.
Io ho la stessa edizione di Minerva, ma in cartaceo perciò la mia lettura procederà meno spedita (che mi conosce sa che leggo, per problemi di vista e per non disturbare i miei familiari di sera a letto, prevalentemente in digitale, al cartaceo riservo qualche ritaglio di tempo nelle ore di luce, ma sempre di corsa ;) ).

Domanda scioccherella: dove mettete l'accento, leggendo "Palomar"?
 

Roberto89

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Io invece, pur essendo gelosissimo dei miei libri (mi si deve chiedere il permesso per toccarli, aprirli, sfogliarli :OO, e non li presto se non in casi rarissimi (e sto in pena fino al loro ritorno)), trascuro invece cose come queste. In casi particolari mi informo solo riguardo alla traduzione, e cerco la versione che ritengo migliore)
 

elisa

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La capacità di Calvino di utilizzare la lingua italiana è sempre stupefacente :sbav:. Onore al merito :paura:.
Io ho la stessa edizione di Minerva, ma in cartaceo perciò la mia lettura procederà meno spedita (che mi conosce sa che leggo, per problemi di vista e per non disturbare i miei familiari di sera a letto, prevalentemente in digitale, al cartaceo riservo qualche ritaglio di tempo nelle ore di luce, ma sempre di corsa ;) ).

Domanda scioccherella: dove mettete l'accento, leggendo "Palomar"?

tratto da http://www.cisi.unito.it/artifara/rivista5/testi/CALVINO.asp#_ftnref17

Lo stesso Calvino dà la risposta in una nota:

[17] Cfr. Segre, Se una notte d’inverno uno scrittore sognasse un aleph di dieci colori, cit.; C. Ossola, L’invisibile e il suo ‘dove’: «geografia interiore» di Italo Calvino, in «Lettere italiane», xxxix, 2, aprile-giugno 1987, pp. 220-255. Su Palomar, cfr. anche L. Tornabuoni e Calvino , Calvino , l’occhio e il silenzio, in «La Stampa», 25/11/1983, p. 3: “il nome Palomar mi piaceva per il simbolo e anche per il suono. C’è il problema di come pronunciarlo: gli americani dicono Pàlomar, ma essendo un termine di origine spagnola mi sembra più giusto dire Palomàr. Significa colombaia, e questo con il libro non c’entra. A me, la prima associazione di parole che mi fa venire in mente è il palombaro: il personaggio è come un palombaro che s’immerga nella superficie.”
 

Minerva6

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La capacità di Calvino di utilizzare la lingua italiana è sempre stupefacente :sbav:. Onore al merito :paura:.
Io ho la stessa edizione di Minerva, ma in cartaceo perciò la mia lettura procederà meno spedita (che mi conosce sa che leggo, per problemi di vista e per non disturbare i miei familiari di sera a letto, prevalentemente in digitale, al cartaceo riservo qualche ritaglio di tempo nelle ore di luce, ma sempre di corsa ;) ).

Domanda scioccherella: dove mettete l'accento, leggendo "Palomar"?

Ovviamente l'incipit (essendo Calvino un autore italiano e non uno tradotto) è lo stesso per tutti, ma siccome io sono fusa lo stavo postando, mi sa che ero rimasta ancora all'Onegin di Puskin :mrgreen:.

Per la pronuncia, basandomi su quello che ha postato elisa, ho scoperto che io lo dico all'americana. E tu?
 

Spilla

Well-known member
Anche a me veniva la pronuncia americana, ma obbedirò a Calvino e proverò a spostare l' accento:mrgreen:.
Ho letto il primo racconto. Ci credo che P abbia l' ulcera :wink:! Già mi immagino un ometto piccolino, stempiato, tracagnotto, un po' avulso dal genere umano :mrgreen:
Mi ha ricordato subito Marcovaldo, altro omino buffo dedito a fantasticherie, e Le cosmicomiche, per la fantasmagorica trasformazione delle osservazioni scientifiche in... calvinerie :mrgreen:!
 

Roberto89

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Ieri avevo iniziato la lettura, poi ho visto la nota di Calvino riguardo alla divisione del libro in "racconti". Credo sia importante tenere conto di questa nota per una lettura più consapevole, quindi riparto da 1.1.1.
 

Spilla

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Ieri avevo iniziato la lettura, poi ho visto la nota di Calvino riguardo alla divisione del libro in "racconti". Credo sia importante tenere conto di questa nota per una lettura più consapevole, quindi riparto da 1.1.1.

...quale nota? Non so se la mia edizione la riporta :?
 

Roberto89

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Guarda alla fine, dovrebbe essereesserci parte integrante del libro. Altrimenti (credo) possiamo trascriverla qui.
 

elisa

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io ho solo capitoli e alla fine una nota che spiega la suddivisione dell'indice...
 

Roberto89

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Elisa, noi dovremmo avere lo stesso libro. La nota parla del significato dei numeri 1, 2 e 3 nei vari racconti. Calvino (dubito che la nota non sia sua) dice:
"Le cifre 1, 2, 3, [...] non hanno solo un valore ordinale ma corrispondono a tre aree tematiche, a tre tipi di esperienza e di interrogazione che, proporzionati in varia misura, sono presenti in ogni parte del libro."

A mio parere dovrebbe essere piuttosto importante.
 

elisa

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pagina 25

allora è la stessa che ho anche io, ma visto che l'ha messa alla fine del libro la leggerò alla fine, con Calvino sarò pedissequa :mrgreen:

ho letto tutti i tre bozzetti di Palomar sulla spiaggia e li ho trovati fantastici, mi ha commosso soprattutto il terzo "La spada del sole" perché anche io ho vissuto le stesse sensazioni. Ho iniziato la seconda serie di Palomar in giardino con il geniale "L'amore delle tartarughe"
 

Spilla

Well-known member
Ok, nota trovata. Elisa, puoi leggerla come anche no, però spiega che ha diviso i racconti per "contenuto", per così dire... è una cosa carina da sapere, mette in evidenza i "colori" di ciascun racconto :wink:
 
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