Peeters, Barbara - Monster - Esseri ignoti dai profondi abissi (1980)

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Monster - Esseri ignoti dai profondi abissi (Humanoids from the Deep, 1980) di Barbara Peeters

Nella cittadina statunitense di Noyo si sta per celebrare il “75° Festival del salmone” ma la tensione è alta a causa del progetto di una grande società che prevede di sfruttare a livello industriale la pesca al salmone. A ciò si aggiungono alcune strane morti e sparizioni. Un pescatore locale, Jim, un nativo indiano, Johnny e una scienziata, Susan, cercheranno di allertare gli abitanti del villaggio.
SPOILER
Il fatto è che alcuni esseri umanoidi che paiono mescolati ai pesci infestano le coste della cittadina e il loro scopo è riprodursi il più velocemente possibile per potersi evolvere maggiormente. Questi umanoidi sono il risultato di alcuni esperimenti che la grossa ditta aveva fatto su un gruppo di salmoni per poterne accelerare lo sviluppo. Alcuni di questi salmoni esano però fuggiti ed erano stati ingeriti da organismi nei pressi di Noyo causandone la terribile mutazione. Al culmine del festival vi sarà l’invasione degli esseri mostruosi e la situazione verrà risolta a favore dei residenti mediante della benzina che brucerà gli uomini-pesce. Nel finale una delle ragazze fecondate da alla luce un mostro.
FINE SPOILER

Tipico film di serie B che si regge su una trama esile ma, in questo caso, funzionante. Infatti la pellicola prodotta da Roger Corman ha almeno un paio di meriti: un buon ritmo e diverse scene raccapriccianti. Non ci si annoia di certo vedendo i mostri umanoidi (che sono di ottima fattura essendo stati creati dal maestro del trucco, premio Oscar, Rob Bottin) uccidere i malcapitati villici e stuprare le avvenenti abitanti (in questo caso le scene sono solo abbozzate). Per essere un film di inizio anni ’80 intrattiene senza fatica al netto di diverse scene che potrebbero apparire sciocche (il ventriloquo nella tenda sulla spiaggia). Corman ha deciso, per motivi di “botteghino”, d’insaporire il tutto con diversi nudi delle prosperose protagoniste. Il disgustoso aspetto, molto credibile, dei mostri e il festival di morte finale rendono questa pellicola un “must see” per tutti gli amanti del cinema trash. Il riferimento a Lovecraft (“La maschera di Innsmouth”) e al precedente film di Sergio Martino, il modesto “L’isola degli uomini pesce”, sono valori aggiunti. Sorprendente che un film tanto misogino (la formula è pur sempre quella del “kill men and rape women”) sia stato diretto da una donna, Barbara Peeters, altrimenti nota per essere stata alla regia di due stagioni di “Falcon Crest” (che negli anni ’80 fu il rivale del celeberrimo “Dallas”). Ultima annotazione per la colonna sonora: molto poco rilevante ma realizzata da James Horner, ossia “mr Titanic” (doppio Oscar per colonna sonora a canzone in “Titanic”). Il film ha avuto un remake per la TV nel 1996.

VOTO 6
 
Alto