Alcesti - appena arrivata

Alcesti

New member
Ciao a tutti!
Ho l’impressione di adorare i libri fin da quando so leggere.
Amo soprattutto i grandi classici della letteratura, ma anche tra gli autori contemporanei trovo molto spesso delle vere e proprie perle. Non disdegno i saggi, le biografie e i libri di storia contemporanea e filosofia (reminescenze universitarie...^^’)
Ho imparato a conoscere la settima arte più tardi, forse per questo non l’ho mai amata con l’ardore adolescenziale con cui ho amato molti libri, ma di un sentimento più pacato e razionale (ma non per questo meno tenace).
Non so precisamente perché sono qua: amo leggere, amo scrivere, amo dire la mia e ascoltare le opinioni altrui. Forse un po’ troppo timida per farlo “in pubblico”, nascosta dietro alla protagonista di una tragedia greca mi sento un po’ più al sicuro ;-)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
ciao Alcesti, la tua presentazione è piena di fascino...:)
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Ciao e benvenuta! Anch'io sono parecchio timido ma qui mi sto trovando benissimo. Sono certo che sarà lo stesso anche per te.
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Benvenuta Alcesti :)
Non sai perchè sei qui ma ci auguriamo ti potrai fermare a lungo!
Sarei curioso di curioso di conoscere i nomi di qualcuna di queste perle contemporanee... :) (io li amo molto molto poco).
 

Marian

New member
Benvenuta Alcesti :)
Non sai perchè sei qui ma ci auguriamo ti potrai fermare a lungo!
Sarei curioso di curioso di conoscere i nomi di qualcuna di queste perle contemporanee... :) (io li amo molto molto poco).

Condivido Des Esseintes. Anche io li amo poco.
Benvenuta Alcesti,
Bello il nome dell'omonima tragedia greca!!!
Alcesti, donna coraggiosissima... Ottima scelta!
 

Alcesti

New member
Grazie a tutti per il benvenuto!
Mi rassicura sapere che non sono l'unica a guardare con diffidenza alla letteratura contemporanea... Eh sì, perché per qualche bel libro di scovato quante delusioni! :-(
Però ogni tanto qualche “perla” si trova, mi permetto di citarne qualcuna qui: non si sai mai potesse dare qualche spunto a qualcuno per future letture ;)
- Patrick Chamoiseau, uno scrittore martinichese di cui in italiano è uscito Texaco. Saga popolare che ripercorre più di un secolo di storia della Martinica, narrata dal punto di vista della brulicante baraccopoli di Texaco. La lingua di Chamoiseau, tutt’altro che semplice, è una tessitura di francese e di creolo, che non lesina i neologismi e non teme gli arcaismi, e che alterna un linguaggio aulico e poetico alla parlata popolare. Ovviamente in traduzione si perde molta di questa ricchezza (io ho comunque apprezzato quella di Sergio Atzeni per i tipi del Maestrale), ma resta l’affresco di un mondo unico e – spesso – poco conosciuto.
- Jonathan Coe. Nonostante alcuni dei suoi libri siano stati delle gran belle delusioni, La banda dei brocchi è uno dei migliori libri inglesi che ho letto negli ultimi anni: l’ho trovato “anarchico” senza essere confuso e veramente divertente. (In compenso il suo Donna per caso mi ha veramente annoiata)
- Mo Yan, Sorgo rosso. Mi è stato regalato dopo che l’autore ha ricevuto il Nobel per la letteratura nel 2012 ed ho aspettato diversi anni per leggerlo perché “non mi attirava”. Per fortuna che un giorno in cui non sapevo cosa iniziare a leggere l’ho preso in mano e l’ho iniziato. La sensazione (un po’ strana) che ho avuto leggendo questo libro è stata quella di essere di fronte a un classico. E poco importa se è stato scritto negli anni ottanta! :) Il romanzo ripercorre i momenti salienti della storia Cinese dai primi decenni del XX secolo (dagli anni ’20) fino all’invasione giapponese (ed oltre...) attraverso le vicende di una famiglia nella regione dello Shandong, tra matrimoni, omicidi, tradimenti, faide e l’implacabile cammino della storia che – attraverso guerre e carestie – travolge la vita quotidiana di tutti i personaggi.
- Di Jean Claude Izzo consiglio la cosiddetta “Trilogia di Marsiglia”: Casino totale, Chourmo e Solea. Per chi può, inoltre, consiglio la lettura in francese, perché in traduzione i dialoghi risultano molto “libreschi”, mentre in francese sono veraci e palpitanti di vita. Una trilogia noir che mi ha riconciliato con un genere che non mi è mai interessato per niente. Dopo averla finita ci ho messo un bel po’ a “uscirne”. Per me i suoi tre libri più riusciti: ho letto anche Marinai perduti e Il sole dei morenti, che ho apprezzato perché ho potuto ritrovare la voce di questo scrittore che ho amato, ma che forse ad un lettore imparziale (e ammetto di non esserlo con Izzo) possono risultare un po’ “indigesti”.
In ordine sparso mi vengono in mente ancora Erri De Luca (di cui però ho letto solo qualche romanzo, trovandone alcuni buoni, altri mediocri, Philip K. Dick (“scrittore di genere” si sarebbe detto un tempo...), Eleanor Catton (I luminari) e Daniel Pennac (ma solo all’inizio della saga dei Malaussène).
E poi c’è la questione Gabriel Garcia Marquez: lo consideriamo un contemporaneo? Se sì devo aggiungere Cent’anni di solitudine... ^^
 
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