Dallolio
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Ci sono narratori di molti tipi: narratori di vasto respiro, che nei loro romanzi danno vita a gallerie infinite di personaggi, ognuno vivo e vitale, che sfugge dalle pagine del libro per assurgere a vita propria e autonoma, come Dostoieski, e altri narratori, come Tozzi, che ripercorrono sovente tematiche analoghe, personaggi simili, situazioni accostabili. Tozzi, ciononostante, è un genio; egli, buon primo nella triade Svevo Tozzi Pirandello, riesce ad analizzare le angosce dell'uomo moderno dalla sua iperprovinciale (letterariamente) Siena, dando vita a una galleria di personaggi angosciati, disturbati, folli, incapaci di vivere normalmente i rapporti umani. Ma la tematica tozziana non si limita a delineare dei travet di provincia disadattati, ma mira a mostrare l'essenziale disumanità e scelleratezza di ogni rapporto umano, di ogni vivere civile. L'episodio che riassume tutta la poetica tozziana è allorquando l'allucinato protagonista di Ricordi di un impiegato vede un uomo senza gambe e pensa che quest'uomo voglia stroncare le sue. Il secondo tema affrontato da Tozzi è quello della figura paterna, costantemente (ed è un dato biografico tozziano) raffigurata come violenta, priva di ogni comprensione nei confronti dei figli e ossessiva, fino a giungere, come ne il caso de Il podere, a controllare la vita del proprio anche dopo morto; accanto a questa ci è una galleria di madri morti giovani, consumate da morbi, o assenti.
Le opere principali sono Con gli occhi chiusi, Ricordi di un impiegato, Bestie, Tre Croci, Il Podere, Giovani.
Le opere principali sono Con gli occhi chiusi, Ricordi di un impiegato, Bestie, Tre Croci, Il Podere, Giovani.
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