Dallolio
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La malata sensibilità del tardo romanticismo viene esaltata in quest'opera, questo breve romanzo che ben compendia ogni caratteristica del romanzo scapigliato: passione, morte e decadenza fisica vengono intrecciati in un amplesso indiscernibile.
La fabula narra di Giorgio, aitante militare, innamorato della bella Clara e con la quale ha una tenerissima relazione; ben presto però, a questa rassicurante figura femminile, si sovrappone quella ben più inquietante della malata e sfatta Fosca. Fosca è una donna di rara intelligenza, disfatta nel corpo da un morbo mortale che la condanna ad assumere le fattezze scheletriche, che ben ricordano quelle della morte. Al termine del romanzo, Giorgio, respinto da Clara, si getta in una scena di amore delirante e morboso ai piedi di Fosca e la notte del loro malato amore sarà fatale per la fragile e malata ragazza.
Lo consiglio a tutti quelli che cerchino un romanzo italiano lontano dal moralismo da sacrestia di Manzoni o dall'eccesso di realismo fotografico alla Verga.
Da sottolineare: Tarchetti non potè finire il romanzo che venne terminato da Salvatore Farina; si spense consumato dalla tisi e dalla povertà, portando a termine un processo di identificazione tra la sua vita e i personaggi che delinea.
voto: 7/8
La fabula narra di Giorgio, aitante militare, innamorato della bella Clara e con la quale ha una tenerissima relazione; ben presto però, a questa rassicurante figura femminile, si sovrappone quella ben più inquietante della malata e sfatta Fosca. Fosca è una donna di rara intelligenza, disfatta nel corpo da un morbo mortale che la condanna ad assumere le fattezze scheletriche, che ben ricordano quelle della morte. Al termine del romanzo, Giorgio, respinto da Clara, si getta in una scena di amore delirante e morboso ai piedi di Fosca e la notte del loro malato amore sarà fatale per la fragile e malata ragazza.
Lo consiglio a tutti quelli che cerchino un romanzo italiano lontano dal moralismo da sacrestia di Manzoni o dall'eccesso di realismo fotografico alla Verga.
Da sottolineare: Tarchetti non potè finire il romanzo che venne terminato da Salvatore Farina; si spense consumato dalla tisi e dalla povertà, portando a termine un processo di identificazione tra la sua vita e i personaggi che delinea.
voto: 7/8
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