Moorhouse, Jocelyne- The Dressmaker. Il Diavolo è tornato

isola74

Lonely member
Tlly è tornata. Da Dungatar, paesino desertico di qualche centinaio di anime in cui è nata e cresciuta, era stata cacciata decenni prima, per un incidente che l'ha traumatizzata al punto da averlo rimosso e ora ci torna come affermata stilista. Siamo nel 1951 e Tilly porta con sè una ventata di modernità, di abiti su misura alla moda che mettono in risalto le forme di donne che parevano aver dimenticato tutto, chiuse nel bigottismo locale. Non si tratta però di un ritorno pacifico. Fare vestiti per gli abitanti di Dungatar è solo un modo per iniziare a scoprire cosa ci sia nel suo passato, cosa abbia fatto impazzire sua madre, perché ancora venga insultata e in ultima analisi, vendicarsi. (dal sito Mymovies)

L'inizio del film è molto bello, con scene da film western e senza la patina di molti film "incartati". Man mano che si va avanti, pur cedendo il passo a qualche richiamo romantico (che sembra inevitabile al giorno d'oggi), la storia prende forma, si scopre qual'è il segreto per cui Tilly è stata mandata via tanti anni prima dal paese e, proprio quando tutto sembra risolto e pronto per il lieto fine, ecco un nuovo colpo di scena che prepara la strada alla vendetta finale.
Ciò che ho apprezzato di questo film- più di tutto- è il fatto che non si caschi nell'happy end ad ogni costo, ma si guardi avanti verso lo scopo prefissato.
Brava la Winslet, lontana dalla ragazza del Titanic, nel film è una donna molto sensuale che sa quale sia il potere del fascino femminile e lo usa come un'arma.
Promosso.
 
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